Grandaliano invita Rubino a valutare una sospensione della gara d’appalto ARO 7
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- Pubblicato Martedì, 21 Febbraio 2017 21:41
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
E’ successa una cosa molto interessante. E’ stato lo stesso sindaco di Noicattaro Raimondo Innamorato a comunicarla ieri in consiglio comunale. Il commissario ad acta dell’Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il Servizio di Gestione dei Rifiuti, Gianfranco Grandaliano, stamattina ha invitato il RUP dell’ARO 7/BA Oscar Rubino “a valutare l’opportunità di un breve aggiornamento delle operazioni di gara nelle more della disamina delle questioni oggetto del ridetto parere”.
Il parere a cui fa riferimento l’avv. Grandaliano è quello che ieri gli ha dato nelle mani il sindaco di Noicattaro, il famoso parere legale la cui redazione, lo stesso Innamorato, aveva chiesto di affidare a un legale nell’assemblea ARO del 26 gennaio scorso, affidamento che gli altri cinque sindaci non gli hanno concesso.
C’era da risolvere, con urgenza, le “anomalie” riscontrate nelle procedura di gara e, non avendo avuto riscontro -su questa necessità- dai sindaci di Triggiano, Rutigliano, Capurso, Cellamare e Valenzano, il sindaco di Noicattaro si è rivolto, solitario, a un importante studio legale di Lecce, quello del prof. avv. Sticchi Damiani. Questi ieri stesso ha inoltrato al sindaco di Noicattaro un parere legale di undici pagine che disamina tutte le criticità formalmente sollevate dallo stesso sindaco e portate a conoscenza del RUP, nonché presidente della commissione aggiudicatrice, Oscar Rubino sin dal 22 dicembre scorso. Facciamo notare che, in sostanza, Grandaliano chiede al RUP le stesse cose che Innamorato ha chiesto agli altri cinque sindaci nell’assemblea ARO del 26 gennaio, cioè di sospendere temporaneamente la gara per un approfondimento legale sulle criticità.
Ora, non sappiamo di preciso a che ora la nota di Grandaliano sia arrivata al RUP, certo è che, al momento in cui pubblichiamo, non c’è ancora nessuna comunicazione ufficiale dello stesso RUP di sospensione della gara e, considerando che l’ultima seduta di commissione, nella quale la gara si aggiudicherà, è stata fissata per le ore 08:30 di domani 22 febbraio, la stessa sospensione potrebbe non esserci.
Intanto ieri sera il consiglio comunale di Noicattaro ha approvato con 12 voti favorevoli, 2 astenuti e 1 contrario, una mozione presentata dalla maggioranza sulla vicenda Piano industriale e gara d’appalto. Una mozione che chiede al sindaco di “valutare e dimostrare” se è vero che il comune di Noicattaro introiterà i benefici delle economie di scala con la gestione unitaria, se il piano industriale risulti penalizzante per lo stesso comune considerando l’aumento dei costi, se la procedura di gara ARO in atto “non sia colpita da criticità”. La mozione è stata approvata con un emendamento proposto dal consigliere di opposizione Rocco Pignataro che prevede la costituzione di una commissione consiliare ad hoc che analizzi e valuti tutta la vicenda dei maggiori costi della gestione unitaria per il comune di Noicattaro e le criticità nella procedura di gara.
Due cose ancora su quanto dichiarato dai sindaci di Triggiano Antonio Donatelli, di Capurso Francesco Crudele, di Cellamare Michele De Santis, di Valenzano Antonio Lomoro e di Rutigliano Roberto Romagno, in un comunicato apparso sulla pagina facebook del sindaco di Capurso l’8 febbraio scorso: “In primo luogo non accettiamo la «difesa» d’ufficio dei comuni da noi amministrati su un presunto aumento dei costi di gestione dei rifiuti”.
Un comunicato polemico, di risposta agli “attacchi” mediatici sferrati dal sindaco di Noicattaro ai cinque suoi colleghi ARO per aver impedito l’approfondimento legale di cui si è scritto sopra. Di quel comunicato a noi ha sorpreso il fatto che l’aumento dei costi della gestione dei rifiuti, così come viene fuori da questa gara d’appalto, sia stato definito “presunto” da quei cinque sindaci; come dire, questo aumento è tutto da dimostrare.
Ora, noi non abbiamo la pretesa di insegnare nulla a nessuno e neanche di avere la verità in tasca, ma verificare cosa verrà a costare la gestione unitaria dei rifiuti nei sei comuni dell’ARO in rapporto a quello che costa oggi, non è difficile. Soprattutto non è difficile per i sindaci dei comuni interessati, data la facilità con la quale possono accedere ai dati sui costi delle attuali gestioni dei rifiuti e dell’igiene urbana nei rispettivi comuni.
Lo abbiamo fatto noi a giugno del 2015 in una inchiesta proprio sull’aumento dei costi della gestione dei rifiuti che deriva dal Piano industriale allestito da Cincavalli e altri. I costi indicati nel disciplinare tecnico di questa gara sono più o meno simili a quelli preventivati nel Piano industriale, tranne che per i comuni di Noicattaro e Rutigliano.
Vediamo il “presunto” aumento dei costi nei sei comuni dell’ARO BA/7. I costi delle gestioni attuali sono ricavati dai piani finanziari della TARI e dalle determine di aggiudicazione dei servizi reperibili sugli albi pretori on line di ogni comune; i costi della futura gestione unitaria sono ricavati dal disciplinare tecnico allegato agli atti della gara d’appalto in itinere. Tutti i costi della tabella qui sotto sono Iva inclusa insieme a quelli degli oneri della sicurezza e dei rischi interferenziali relativi alla gara d’appalto ARO in corso.
Correggiamo qui il dato sui costi del comune di Triggiano rispetto a quello indicato nell’inchiesta del 2015. Allora abbiamo confrontato il costo della gestione attuale Iva esclusa col costo del Piano industriale Iva inclusa, abbiamo dato, quindi, un aumento dei costi di oltre 400mila euro che in realtà non c’è stato. Quell’errore, unico in tutta l’inchiesta, allora non ci ha fatto notare una cosa molto interessante: Triggiano è l’unico comune dell’ARO BA/7 che si è visto aumentare del solo 2% i costi della gestione di Piano su quelli della gestione attuale.
Tutti i comuni dell’ARO si vedono aumentare i costi, e anche in modo vertiginoso, Triggiano no, perché? Eppure è il comune con più abitanti e quello che dal Piano industriale è beneficiato in maggiori attrezzature e materiali di consumo, oltre che del servizio di raccolta del vetro a domicilio insieme al comune di Capurso, mentre gli altri quattro comuni questo servizio non ce l’hanno.
Nessuno ha spiegato fino ad oggi per quale motivo l’aumento dei costi si è avuto in tutti i comuni tranne che in quello di Triggiano, che conserva, sostanzialmente, il costo con cui ha aggiudicato la gara all’attuale appaltatore cinque anni fa.
Un’altra cosa interessante è il confronto tra i servizi proposti nei disciplinari tecnico-prestazionali allegati agli atti della gara d’appalto in itinere (e che, forse, si aggiudicherà domani) e quelli che attualmente si svolgono nei comuni. Questo confronto qui lo possiamo fare solo sul comune di Rutigliano per una questione di conoscenza dei dati. Ecco la tabella:
C’è da dire che i servizi indicati nella tabella sono quelli del Piano industriale relativo al comune di Rutigliano prima della decurtazione di 350mila euro dei costi operata dai progettisti dello studio Cincavalli-De Pascali su richiesta dello stesso comune di Rutigliano. Decurtazione che è avvenuta, come a Noicattaro (500mila euro), a fronte di un taglio lineare dei servizi. Così, infatti, scrivono gli stessi progettisti in una nota inviata al sindaco di Rutigliano, al commissario ad acta ARO7/BA Angelini e la RUP-Ufficio comune ARO Oscar Rubino, il 15 settembre 2015: “1. Riduzione dei costi dell’appalto: non risulta possibile una decurtazione tout court del costo del servizio se non, come di recente chiesto dal comune di Noicattaro, a fronte di una decurtazione dei servizi”.
Questa è la situazione dei costi e dei servizi (su Rutigliano) che derivano dal Piano e dagli atti di gara. Come ne verranno fuori domani con l’aggiudicazione dell’appalto, lo staremo a vedere; vedremo a chi sarà aggiudicato l’appalto di 117.000.000 di euro in 9 anni e in sei comuni, con quale ribasso e quali migliorie proposte sul servizio di raccolta rifiuti e igiene urbana.