Gara d’appalto rifiuti ARO BA/7, cinque sindaci “contro” uno
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- Pubblicato Giovedì, 02 Febbraio 2017 17:36
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Il presidente dell’assemblea ARO 7, nonché sindaco di Noicattaro -comune capofila- Raimondo Innamorato, è stato lasciato solo con le sue perplessità, o meglio, “anomalie” organizzative e procedurali, riscontrate nella gestione della gara d’appalto in itinere da aprile 2016 e che sta per aggiudicare un servizio di raccolta rifiuti e igiene urbana in sei comuni di 117 milioni di euro a base di gara per 9 anni.
Si sarebbe dovuta concludere il 20 gennaio scorso con l’ultima seduta di commissione giudicatrice, senonché, esattamente il giorno prima, il presidente della commissione Oscar Rubino, che è pure il responsabile dell’ufficio comune di ARO, è stato invitato dall’assemblea dei sindaci a sospendere la gara almeno fino al 26 gennaio successivo, per dare, agli stessi sindaci, la possibilità di approfondire quelle “anomalie” attraverso una consulenza legale qualificata. Quindi, c’era da incaricare un legale al quale affidare questa consulenza, incarico che non ha avuto seguito.
Partiamo, appunto, dalla necessità di questa consulenza legale pienamente condivisa dai sindaci presenti nell’assemblea ARO che si è tenuta il 19 gennaio scorso. Tutto inizia da una nota che il sindaco di Noicattaro manda al dott. Oscar Rubino il 22 dicembre 2016, nella quale il presidente dell’ARO solleva una serie di “anomalie” che riguardano la composizione della commissione di gara, la procedura di gara e la presidenza della commissione.
Sulla commissione Innamorato scrive a Rubino di non comprendere “le ragioni per le quali ha autonomamente assunto la Presidenza della Commissione, non essendo in possesso di specifiche competenze in materia (tra l'altro risulta essere in possesso di Laurea in Lingue)”. Competenze richieste non solo dal Codice degli appalti, vecchio e nuovo, ma che Rubino stesso richiama come necessarie diverse volte nelle numerose determinazioni da lui prodotte sia in qualità di responsabile dell’ufficio ARO, sia in qualità di dirigente del Settore 5-Polizia Locale di Noicattaro. E’ interessante, qui, soffermarsi -prima di proseguire nella cronaca più recente di questa vicenda- su quelle “competenze” e su come sono state ritenute importanti e necessarie, come detto prima, dallo stesso Rubino.
Commissione, presidente tecnico esperto no RUP
A febbraio 2016 Rubino invia una nota a tutti i comuni associati con la quale ricerca “la preventiva disponibilità di personale dipendente” con “comprovata esperienza nel settore ed in possesso di Laurea in Architettura - Ingegneria Civile - Ambientale - Edile o Equipollenti, al quale conferire la ‘Nomina’ a ‘Componente della Commissione’”. Nel verbale di sorteggio pubblico del 4 aprile 2016 si legge che “il dirigente dell’Ufficio comune ARO (cioè Oscar Rubino, n. d. r.), nel superiore interesse sia dell’Amministrazione comunale di appartenenza e sia dell’Associazione dei comuni costituenti il ‘Bacino ARO7/BA-Entroterra Pianura’, ha ritenuto opportuno che anche il ruolo e le funzioni di ‘Presidente’ della ‘Commissione Giudicatrice di Gara’, in alternativa al ‘R.U.P.’ e quindi in Sua sostituzione, fossero attribuiti ad un qualificato e competente ‘Esperto Tecnico di Settore’ ”.
Più avanti nello stesso verbale anche i “Referenti ARO” rivolgono “gentili premure al Dirigente dell’Ufficio comune di ARO”, cioè a Oscar Rubino, “nella sua veste anche di R.U.P. a provvedere con sollecitudine agli ulteriori adempimenti (...) con invito a voler considerare, al fine di assicurare i generali principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento dell’azione amministrativa che sono alla base dell’agire di questo ‘Ufficio comune di ARO7/BA’, che la funzione di ‘Presidente della commissione’, in sostituzione del ‘R.U.P.’, sia attribuita attraverso la lettura di ciascun curriculum vite, al componente che risulterà in possesso di una qualificazione professionale più attinente alla procedura di gara in parola”.
Dunque, non solo Rubino, ma l’intero ufficio comune ARO si orienta, giustamente, a non affidare al RUP (“in alternativa al ‘R.U.P.’ ”, “in sostituzione del ‘R.U.P.’ ”) la presidenza della commissione, ritiene opportuno affidarla ad un tecnico esperto. Dal sorteggio, di cui dà conto il verbale in questione, vengono fuori i nomi di tre ingegneri e un dottore (rispettivamente Vincenzo Guerra, Salvatore Mastrorillo, Natale Decaro e Donato Pasqualicchio, quest’ultimo segretario verbalizzatore).
Il 21 aprile 2016, in qualità di responsabile del servizio-settore 5 P.L., Rubino ribadisce, ancora una volta e con una certa solennità -come si legge nella determinazione n. 250- tutti i concetti espressi sino ad allora. Scrive infatti: “(...) il ‘Dirigente dell’Ufficio comune’, al fine di assicurare i generali principi costituzionali e comunitari, non suscettibili di deroga, di imparzialità, trasparenza e buon andamento dell’azione amministrativa (...), ha reso noto la sua personale considerazione circa la costituzione e nomina della riferita ‘Commissione di Gara’, affermando che la stessa deve essere composta, esclusivamente, da competenti Esperti di Settore che siano in grado di valutare, per comprovata e documentata capacità professionale nella materia di che trattasi, le diverse offerte e relativi Piani Industriali che sono stati presentati dalle Imprese partecipanti”.
Dunque, sempre “nel supremo interesse” dell’amministrazione comunale a cui lui appartiene, e dei comuni dell’ ARO, egli “ha reso noto che il ruolo e la funzione di presidente della commissione aggiudicatrice”, ancora una volta, “in alternativa al ‘R.U.P.’ e quindi in Sua sostituzione, saranno attribuiti ad un qualificato e competente ‘Esperto Tecnico di Settore’ ”. Coerentemente con queste reiterate, interessanti, solenni precisazioni, e con la stessa determinazione 250, Rubino ricompone la commissione di gara che è la stessa citata prima, ma con una new entry, l’ing. Silvio Maria Cristiano Binetti che entra al posto dell’ing. Decaro nel frattempo rinunciatario dell’incarico. La presidenza della commissione viene data a Vincenzo Guerra, quindi a un ingegnere, ma non finisce qui.
Rubino presidente
La composizione della commissione cambia ancora esattamente un mese dopo perché un altro componente, l’ing. Salvatore Mastrorillo, rinuncia all’incarico. Insomma, dal 7 al 29 aprile, prima rinuncia Decaro, poi Mastrorillo. Non conosciamo i motivi di queste rinunce perché non si leggono negli atti che abbiamo a disposizione, sappiamo solo che i due un mese prima danno la loro disponibilità a far parte della commissione.
Il 10 maggio 2016, quindi, con una sua determina (la n. 286) Rubino, in qualità di responsabile della Polizia Locale, prende atto della “rinunzia” di Matrorillo e, sulla problematica "de qua” chiede “apporto collaborativo” ai “Referenti dello ‘Ufficio comune di ARO’, i quali -si legge nella determina citata- nella seduta del 9.05.2016 e con proprio Verbale n. 15, nel prendere atto dell’intervenuta ‘Rinunzia’ da parte dell’Ing. Salvatore MASTRORILLO, hanno unanimemente condiviso l’opportunità che la funzione di ‘Presidente’ della ‘Commissione Giudicatrice di Gara’, nonostante le motivazioni e ragioni espresse nel precedente Verbale n. 13 del 23.03.2016, sia riassunta dal ‘R.U.P.’, ivi considerando che l’attribuzione di detta ‘funzione’, che tra l’altro viene disposta in mancanza di altre candidature disponibili, risulta, ope legis, scelta obbligata per questa Stazione Appaltante”.
Qui si produce un clamoroso cambio di indirizzo: referenti e Rubino si rimangiano tutti i buoni propositi sulla necessità che il presidente della commissione abbia specifiche competenze tecniche e sull’opportunità che non fosse il RUP ad assumere quel ruolo in virtù dei principi di trasparenza, imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa. Cade tutto e Oscar Rubino, RUP e laureato in lingue, assume la presidenza della commissione concentrando su se stesso “quattro uffici diversi”, come il sindaco di Noicattaro fa notare, in modo critico, nella lettera del 22 dicembre scorso: “RUP, Presidente della commissione giudicatrice, Dirigente dell'Ufficio Unico di ARO/BA7 Entroterra Pianura, Dirigente del Settore 5° - Polizia Locale di Noicattaro”. Da questo momento la commissione si compone di Rubino presidente, Guerra e Binetti componenti, Pasqualicchio segretario e non subisce più nessuna variazione.
Altre criticità
Tornando alla cronaca recente, sulla procedura di gara, sempre il sindaco di Noicattaro, nella sua lettera a Rubino, solleva “alcune criticità”: CIG (codice identificativo di gara) acquisito il 20 ottobre 2015 rispetto a una “gara d’ambito” indetta oltre un mese dopo, il 26 novembre, contestualmente all’approvazione degli atti di gara; obbligo, dal 1° novembre 2015, di servirsi di una Centrale Unica di Committenza imposta dall’art. 33 del Codice degli Appalti; criteri precisi, essere ingegneri o architetti, per l’individuazione dei componenti della commissione di gara e Rubino è parte della commissione, e anche con funzioni di presidente, senza essere né uno, né l’altro.
La nota di Innamorato solleva anche la questione del “numero sconsiderato” di sedute svolte dalla commissione dal 30 aprile fino a dicembre 2016, “circa 60” dal costo di 300 euro a seduta per tre componenti su quattro più le spese di viaggio; la “confluenza” su una sola persona, Oscar Rubino, “di quattro uffici diversi", come detto prima. Queste le più importanti criticità sollevate dal sindaco di Noicattaro e discusse nell’assemblea dei sindaci dell’ARO il 19 gennaio scorso, alla quale hanno partecipato quattro sindaci su sei. Oltre allo stesso Raimondo Innamorato, il sindaco di Cellamare Michele De Santis, di Valenzano Antonio Lomoro e di Rutigliano Roberto Romagno; assenti il sindaco di Triggiano Antonio Donatelli e di Capurso Francesco Crudele.
In assemblea Innamorato riferisce che il 13 gennaio Rubino risponde alla sue perplessità fornendo chiarimenti “non del tutto idonei a superare le iniziali perplessità”; riferisce anche “la volontà di individuare un nuovo dirigente dell’Ufficio ARO, quanto meno per sgravare il dott. Oscar Rubino da almeno uno degli incarichi allo stesso ascrivibili” e pone la necessità di approfondire le questioni attraverso la consulenza di un legale.
Nella delibera della seduta del 19 si legge che “L’Assemblea condivide le prospettazioni del Presidente e unanimemente manifesta l’opportunità di approfondire l’intera problematica ('anomalie' rilevate dal Sindaco di Noicattaro e successiva risposta del Dirigente) avvalendosi di uno studio legale esperto in materia e, nel frattempo, invitare il Presidente della commissione di gara a sospendere le relative operazioni, almeno fino alla prossima riunione dell’Assemblea”. Dunque, i tre sindaci presenti il 19 gennaio condividono quanto detto dal sindaco di Noicattaro.
Assemblea "incompetente"
Nell’assemblea successiva, quella del 26, alla presenza di tutti e sei i sindaci Innamorato “riferisce in ordine all'esito degli approfondimenti effettuati in settimana, così come concordato nella precedente seduta del 19 gennaio u.s” , si legge nel relativo verbale. “Termina il suo intervento -si legge ancora- ribadendo Ia necessita di effettuare ulteriori e più approfondite verifiche, sulle ipotizzate ‘anomalie’ organizzative e procedurali, da commissionare possibilmente a uno studio legale ‘fuori Regione’ e pertanto di reiterare l'invito al Presidente della Commissione di soprassedere per il memento da ulteriori operazioni”.
Qui si apre il dibattito che vede, sostanzialmente, cinque sindaci compatti contro l’impostazione e le proposte del presidente dell’assemblea. Il sindaco di Capurso, Francesco Crudele, ritiene “che I'Assemblea -è scritto nel verbale- sia formalmente incompetente a riscontrare Ia proposta del Presidente, perché a suo giudizio, l'invito al RUP a sospendere Ia gara comporta l'esercizio di poteri gestionali, che non sono assegnati all'Assemblea ne dal TUEL n. 267/2000 ne dalla convenzione AR0/7”.
Per Crudele è necessario andare avanti perché a Capurso il servizio è gestito con una gara ponte e, comunque, “rivolgersi, se sussistono dubbi di legittimità sull'espletamento della gara in questione, alle Autorità competenti”. Crudele, quindi, declina ogni responsabilità sul controllo e demanda diretamente alla magistratura l'eventuale necessità di una verifica sulle “anomalie” denunciate dal presidente dell'ARO, come se non spettasse all’organo politico, cioè l’assemblea ARO, l'esercizio del controllo sul suo organo esecutivo come altro non è, a nostro giudizio, l’ufficio comune ARO che, per convenzione, funge da stazione appaltante di una gara relativa alla gestione dei rifiuti proprio nei comuni dei sei sindaci, quindi anche nel comune di Crudele.
Questa cosa dell’incompetenza dell’assemblea è ribadita all’unisono anche dai sindaci di Rutigliano, Cellamare e Valenzano che aggiungono “che ogni decisione, in merito alla procedura di gara stessa, dovrà essere assunta, nell'ambito della propria autonomia gestionale, dal Dirigente dell'Ufficio ARO nonché Presidente di Gara”. Il sindaco di Triggiano dice che non è favorevole alla sospensione della gara e ribadisce l’incompetenza e “che le attività gestionali sono in capo al RUP/Presidente della commissione il quale è responsabile della legittimità degli atti”.
Controllato e controllore
Dunque, per i cinque sindaci chi deve esercitare il controllo sulla gara in questione, chi deve verificare la legittimità degli atti di questa gara è il responsabile dell’Ufficio comune ARO, cioè Oscar Rubino. Ma oscar Rubino non è solo il responsabile dell’Ufficio comune ARO, è anche RUP e presidente della commissione di gara, oltre ad essere responsabile settore 5-Polizia Locale; quindi Rubino è controllore e controllato allo stesso tempo dal momento che Crudele, Romagno, Lomoro, Donatelli e De Santis si ritengono “incompetenti” a verificare le criticità e le “anomalie” sollevate dal sindaco del comune di Noicattaro, nonché presidente dell’assemblea ARO 7.
Insomma, lascia alquanto perplessi la posizione dei cinque sindaci, anche perché sospendere la gara temporaneamente per verificare con un consulente legale la correttezza di atti e comportamenti, mette la stessa gara d’appalto, quindi i sindaci che hanno bisogno di concludere perché sono in proroga o con gare ponte, nelle condizioni di proseguire meglio e, magari, di evitare futuri contenziosi proprio su quelle “anomalie”.
Non si capisce davvero cosa abbia spinto, in modo particolare i sindaci di Triggiano, Cellamare e Rutigliano, a non perdere qualche giorno di tempo -o un mese- a fronte del fatto che la loro attuale gestione dei rifiuti è garantita fino al 2019-2020; non hanno, insomma, problemi di precarietà e incertezza del servizio.
Rubino e Romagno si incontrano
tra una assemblea e l'altra
Un'altra cosa che aggiunge perplessità a perplessità, sulla quale chiediamo conto a chi ne sa più di noi e che riguarda il sindaco di Rutigliano Roberto Romagno e il presidente della commissione giudicatrice nonché RUP ecc. ecc. Premettiamo, innanzi tutto, che nell’assemblea del 19 gennaio Romagno è stato il sindaco più vicino a Raimondo Innamorato, fino al punto da essere stato lui a convincere il recalcitrante Lomoro a invitare il presidente Rubino a sospendere la gara fino al 26 gennaio. E’ stato Romagno a suggerire al sindaco di Noicattaro il nome di un esperto legale al quale poteva rivolgersi per la verifica sulle “anomalie”.
Ora, tra Roberto Romagno e Oscar Rubino c’è stato un incontro a “quattr’occhi” martedì 24 gennaio scorso, cioè due giorni prima l’assemblea dei sindaci che si è tenuta il 26 e che ha visto lo stesso Romagno assumere una posizione diversa rispetto a quella del 19. Il presidente della commissione si è recato al comune di Rutigliano, ci dicono, alle ore 17:00 circa, quindi a comune chiuso.
L’altro ieri abbiamo chiesto a Roberto Romagno il perché di quella visita e se l’avesse chiesta lui. Ci ha riferito che a chiedere di incontrarlo è stato Rubino, il quale -è sempre Romagno che ce lo ha detto- gli ha chiesto quali fossero i suoi dubbi avendo lui appoggiato l’invito a sospendere la gara proposto dal sindaco di Noicattaro. A quel punto a Romagno abbiamo chiesto se Rubino avesse fatto la stessa cosa anche con gli altri quattro sindaci, ci ha risposto che non lo sapeva.
Insomma, è successo che Oscar Rubino, destinatario di una parte importante delle critiche che Raimondo Innamorato ha mosso nella lettera del 22 dicembre 2016, sulle quali critiche, o “anomalie”, lo stesso sindaco di Noicattaro ritiene sia necessario una consulenza legale, ha chiesto di incontrare privatamente il sindaco che quella necessità ha condiviso più degli altri due presenti nell’assemblea del 19 gennaio. Ora, Roberto Romagno ci ha detto anche che su quella necessità il 26 gennaio non ha cambiato opinione a causa dell’incontro con Rubino e noi, ovviamente, non possiamo che prendere atto di quanto riferito dal sindaco di Rutigliano.
Innamorato va avanti, da solo
Infine, la riunione del 26 gennaio si conclude con il presidente dell’assemblea ARO che “non condivide l'analisi e le conclusioni alle quali sono pervenuti i suoi colleghi” si legge nel verbale. “AI contrario -continua- lamenta approssimazione e superficialità, non solo da parte del Dirigente/Rup/Presidente della Commissione, ma anche da parte dell’Assemblea che quale unico Organo politico e di governo di vertice, avrebbe potuto presidiare maggiormente il procedimento (data Ia rilevanza e Ia complessità dell'appalto) emanando atti di indirizzo finalizzati a introdurre misure organizzative e/o cautele idonee a distinguere, nelle varie fasi dell'appalto, le funzioni di gestione del procedimento di gara da quelle di controllo della regolarità delle stessa”.
Il verbalizzatore scrive ancora che il sindaco di Noicattaro “esprime, altresì rammarico perché nella scorsa Assemblea del 19 gennaio, l'orientamento dei presenti era sostanzialmente diverso e improntato all'approfondimento, con l'ausilio di uno studio legale esperto in materia, delle riscontrate anomalie”. Sempre Innamorato, si legge ancora, “prosegue affermando che in ogni caso il Comune di Noicattaro si riserva, alla luce delle posizioni espresse, di assumere autonome iniziative”.
Al momento la gara è ancora sospesa e non sappiamo quando, e se, riprenderà.