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Le suggestive immagini di “Hell in the cave”. Video

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“Hell in the cave”, l’inferno, quello di Dante, nella cava. A fare da cornice, qui a Rutigliano, è stato, invece, il centro storico. Una rappresentazione teatrale acrobatica che ha visto oltre 15mila presenze, ci dicono gli organizzatori. Un successo straordinario di una manifestazione non solo culturale, ma inserita in un contesto di valorizzazione delle attività commerciali con la “Notte bianca dello shopping".
Hell in the cave in realtà è uno spettacolo che nasce per le Grotte di Castellana, prima del 27 settembre scorso a Rutigliano, non era mai uscito dal “sottosuolo”. Con la regia di Enrico Romita e la drammaturgia di Giusy Frallonardo, lo spettacolo si è dipanato per tutto il centro storico allestito con scenografie da inferno dantesco.
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«Sicuramente il regista Enrico Romita, regista di fama nazionale, ha fatto un lavoro incredibile su Rutigliano, con un impegno che è andato oltre quello che all’inizio si poteva pensare e, grazie a Rutigliano, è cominciata una collaborazione tra il Centro Studi Dante Alighieri e lo stesso Romita come regista di Hell in the cave» ci ha detto stamattina Gianvito Altieri, assessore allo Sport e al Turismo. Uno spettacolo di grande spessore culturale, è l'opinione dell’assessore, uno spettacolo che ha portato in piazza, in modo così originale, la Divina Commedia.

Ma, al di là dell’indiscutibile successo che ha avuto la manifestazione, non sono mancati problemi e polemiche. Mi raccomando il prossimo anno, assessore, per la Notte bianca dello shopping avvisate tutti i commercianti, non solo alcuni. Crediamo sia stata legittima la protesta di quelli che non sono stati invitati. Avete sbagliato su questo fronte, o no? «Sì, certamente abbiamo sbagliato, senza dubbio» ci ha francamente risposto l’assessore. «Io, purtroppo, chiedo venia -ha aggiunto- vista la mia giovane esperienza da assessore. Non ti nascondo che il sistema di comunicazione, il parlare con i commercianti, è un po’ più complesso rispetto alle associazioni, perché mentre le associazioni sono abituate a un sistema di incontri, ripetuti e, quindi, hanno una ricettività diversa, con i commercianti, invece, è tutto nuovo, è come se si partisse da zero».in-the-cave-hell-2

Lei ha ragione, però le lettere sono state mandate solo ad alcuni commercianti e non a tutti gli altri. «Devo ancora incontrare, e lo faro sicuramente in questi giorni, i commercianti che non abbiamo avvisato e che si sono uniti in questo comitato spontaneo. La prossima volta farò io personalmente il giro dei commercianti, soprattutto quelli periferici, dobbiamo muoverci prima così come stiamo facendo con la notte bianca di Natale. E, comunque, dobbiamo trovare una buona soluzione affinché le attività commerciali più periferiche possano venire in centro a partecipare all’evento» che, ci assicura Gianvito Altieri, l’anno prossimo sarà riproposto con scenografie e percorsi diversi.

Noi non abbiamo idea di cosa sia venuta a costare Hell in the cave, sappiamo solo che lo spettacolo lo ha finanziato la Provincia di Bari. Assessore, con l’eliminazione della Provincia e l’insediamento del consiglio della Citta Metropolitana cosa succederà, chi si incaricherà di finanziare il prossimo appuntamento di Hell in te cave. «Allora, questo spettacolo ha fatto parte del decentramento culturale della provincia. Io penso che nelle logiche della Città Metropolitana, presso il cui consiglio noi abbiamo la fortuna di avere un nostro consigliere (Giuseppe Valenzano del PD, n. d. r.), ci sarà lo stesso finanziamento. Perché non penso che, eliminata la provincia, venga abbandonata la utilissima attività di decentramento culturale o, probabilmente, quei fondi, saranno stanziati direttamente ai comuni in-the-cave-hell 1secondo, forse, la quantità di abitanti e questo ci farebbe piacere».

Il costo di Hell in the cave assessore. «Il comune di Rutigliano lo ha sponsorizzato, tramite l’assessorato alle attività produttive, per 5800 euro». E la provincia?. «8000 euro». Insomma quasi 14.000 euro complessivi. «Esatto. Rispetto a quelli che sono stati gli incassi dei commercianti, alla quantità di gente che c’era e che è venuta a Rutigliano, si può dire che sia stato un ottimo investimento».

Ci sono stati dei problemi tecnici, audio, soprattutto nella performance di Paolo e Francesca, che hanno danzato sospesi nell’aria, appesi al filo di una passione amorosa che li porterà nel cerchio dei lussuriosi dell’inferno dantesco. Nelle intenzioni del regista i due amanti avrebbero dovuto danzare appesi al campanile della Chiesa Madre, ma non è stato possibile e, all’ultimo momento, gli organizzatori hanno dovuto ricorrere ad un braccio meccanico che ha fatto danzare gli attori sospesi nell'aria in piazza Umberto.

Ma, al di là di tutto, problemi tecnici, polemiche, successo, ritorno economico e di immagine del paese, lo spettacolo è stato davvero suggestivo. Un’atmosfera surreale tra scenografie, attori che recitavano in mezzo alla gente  e calca, una fiumana di visitatori, molti dei quali forestieri. Un pubblico itinerante, come lo spettacolo.

Quello di Paolo e Francesca, e alcuni altri interessanti passaggi di Hell in the cave, rutiglianooline li ha colti e montati nel video che qui sotto vi proponiamo.

Buona visione



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