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La statua di “Persefone” a Taranto dell’Altes Museum di Berlino

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SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA PUGLIA
COMUNICATO STAMPA

Com’è noto sono in corso i lavori di completamento del nuovo allestimento del MARTA, la cui definitiva inaugurazione è prevista nei primi mesi del 2015. Il Soprintendente per i beni archeologici della Puglia, dott. Luigi La Rocca, insieme al gruppo di progettazione scientifica diretto dalla dott.ssa Antonietta Dell’Aglio, ha accolto la proposta formulata dal progettista, arch. Augusto Ressa, di inserire nel rinnovato circuito espositivo del MARTA una replica della statua tardo arcaica di “Persefone” conservata presso l’Altes Museum di Berlino, rinvenuta a Taranto nel corso di uno scavo condotto nel 1912 tra via Mazzini e via Duca degli Abruzzi. A partire dal giugno 2014 il Soprintendente ha preso i necessari contatti con la direzione dell’Altes Museum di Berlino per definire e perfezionare gli aspetti tecnici e amministrativi della iniziativa.

Nel luglio scorso una delegazione composta dal Soprintendente, dal Progettista e dal RUP, arch. Giovanni Vinci, si è recata presso l’Altes Museum per illustrare più nel dettaglio il progetto e per meglio precisare i termini dello scambio culturale fra Italia e Germania. Si è concordato che il Museo di Berlino curerà il rilievo al laser scanner della scultura, mentre la riproduzione sarà eseguita in Italia, da un’azienda altamente specializzata, nell’ambito del lotto di lavoro di completamento dell’allestimento tutt’ora in corso.

La riproduzione con l’ausilio della tecnica del Laser Scanner è già stata utilizzata dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, oltre che nel nuovo allestimento del MARTA (la cariatide di Vaste al piano primo, il cui originale è esposto presso il Museo S. Castromediano di Lecce, la testa di Heracle di Lisippo nella hall al piano rialzato, da una copia romana in marmo), anche per l’esposizione a Pechino, in concomitanza con le olimpiadi del 2008, della Tomba dell’Atleta di Taranto. Il rilievo con la tecnica del Laser Scanner consente di acquisire tutti i dati relativi alla morfologia dell’oggetto da replicare attraverso quella che viene chiamata “nuvola di punti” che, con una complessa elaborazione computerizzata, consente di trasferire il modello tridimensionale virtuale ad una macchina a controllo numerico, in questo caso una fresatrice, che di fatto scolpisce l’oggetto nella scala e nel materiale desiderati.

Come già ampiamente testato nei casi citati, questa tecnologia consente di riproporre l’oggetto nei più minuti dettagli, ma con un aspetto del tutto neutro, legato alla natura del materiale impiegato. La delicata fase successiva di tipo artigianale consiste nella riproduzione della texture, delle originarie cromie e patine, fase questa affidata a restauratori di particolare abilità ed esperienza, che operano anche con il supporto di foto in scala reale, ad alta risoluzione.

Taranto, 6 ottobre 2014

Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia
I - 74100 TARANTO - Via Duomo 33
Tel.+39-099-4713511 - fax +39-099-4600126. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


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