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“Dant-iAmoCi”, un meraviglioso viaggio alla scoperta della Divina Commedia

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di Michele Pesce

È andato in scena ieri all’interno del Cortile del Castello a Rutigliano, il primo dei 4 appuntamenti con “Dant-iAmoCi”, la rassegna di incontri dedicati a Dante e alla Divina commedia nell’anno in cui ricorre il VII centenario dalla morte del grande Poeta fiorentino.

Il progetto, ideato e fortemente voluto dalla dott.sa Giovanna Ruospo di Associazione Biancofiore e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Rutigliano, rientra nell’alveo del “Patto di lettura”, un’unione tra enti, associazioni e comuni limitrofi pensata per sensibilizzare persone di tutte le età alle attività di lettura in un contesto, quello attuale, in cui la figura del libro, del testo scritto, e soprattutto la sua comprensione, vengono troppo spesso soppiantati e bypassati dalla “comodità” del supporto digitale.dantiamoci-art -1

A guidare una discreta ed attenta platea in questa prima tappa del viaggio alla scoperta di Dante, incentrata sul V Canto dell’Inferno, le impeccabili ragazze dell’Associazione Biancofiore: Miriam Buono, Maria Grazia Colamussi, Stefania Giardinelli, Maria Laura Masotti e Teresiana Santamaria. Esemplare la lettura di quest’ultima delle terzine narranti la storia di Paolo Malatesta e Francesca Da Polenta, i due cognati amanti uccisi dal marito di lei (fratello di lui) solo pochi anni prima della discesa di Dante nell’Inferno, e che il poeta colloca nel girone dei “Lussuriosi”.

Nell’Inferno dantesco, le anime dei Lussuriosi sono lasciate al buio e sono battute in eterno da una bufera infernale che cambia direzione in ogni momento, sbattendoli ora dall’una ed ora dall’altra parte. La punizione inflitta ai dannati ha ovviamente un forte significato simbolico: in vita, furono accecati dalla passione, perdendo il lume della ragione, ed ora sono costretti a stare al buio per l’eternità. E mentre in vita furono travolti dalla passione, ora vengono travolti in eterno da una violenta bufera.dantiamoci-art -3

Ma i veri protagonisti dell’evento, promosso dall’Associazione Biancofiore - realtà oramai consolidata sul territorio e da sempre promotrice di forme di aggregazione e integrazione -, sono stati i bambini, tra i più attenti e partecipi tra il pubblico. A margine della lettura del Canto, infatti, si sono cimentati con una piccola sessione di laboratorio, nella quale hanno dovuto raffigurare su un cartoncino colorato quello che per loro rappresenta l’amore. Ebbene, la loro “risposta” a queste sollecitazioni letterarie si potrebbe definire quasi disarmante nella sua semplicità. Non c’è nulla di più puro e bello al mondo che ammirare un gruppo di bambini di diverse comunità mentre ascolta i versi di Dante, interagisce con i più grandi e finanche esprime la propria idea di amore, tentando di superare quel comprensibile imbarazzo che parlare in pubblico reca con sé e che spesso condiziona ognuno di noi, a prescindere dall’età.  dantiamoci-art -2

«Nonostante la complessità del linguaggio di Dante, è importante credere nella capacità dei bambini di poterlo recepire» - spiega l’ottima Maria Laura Masotti, autrice, ieri sera, di una bellissima oltre che magistrale introduzione all’evento – «Abbiamo voluto metterli nelle condizioni di fare uno sforzo intellettivo per comprendere la bellezza della sua poetica, e i risultati, come si è visto, sono incredibilmente gratificanti.»
Certo, non c’è dubbio, si tratta di un proposito davvero encomiabile, soprattutto se pensiamo che opere come la Divina Commedia vengono studiate a scuola da ragazzi di almeno 15 anni e che spesso anche “i grandi” fanno fatica ad avvicinarsi ad un testo così complesso e carico di significati e allegorie.

Per chi come chi vi scrive, negli anni del liceo ha avuto la fortuna di approcciarsi a Dante sotto la guida sapiente di una docente di prim’ordine, quella di ieri è stata l’occasione per fare un meraviglioso tuffo nel passato, e vedere tanta curiosità, partecipazione e spirito di iniziativa negli occhi di quei bambini, è stato davvero emozionante.

Il prossimo appuntamento con “Dant-iAmoCi”, è per venerdì 25 luglio, sempre alle 19:30 e sempre a Rutigliano all’interno del Cortile del Castello: tema del secondo viaggio insieme al Padre della lingua italiana, naturalmente, il Purgatorio.

 


                           

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