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Febbraio, dai Lupercalia alla Candelora

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Storia e tradizioni del mese della Purificazione

di Teresa Gallone

Lasciato alle spalle gennaio, il mese bifronte che pare essere più lungo di quello che è, febbraio arriva con una anomala dolcezza primaverile.
Si tratta di un mese molto importante per la tradrizione latina e quella cristiana. Vediamo di scoprire insieme perché.

Un po’ di etimologia…
La parola febbraio deriva dal nome latino februarius, a sua volta derivante dal verbo februare, ciò purificare. A Roma infatti questo mese era dedicato alle celebrazioni del dio Februus e della dea Febris, con riti che prevedevano purificazioni.

Febbraio nell’antica Roma: i Lupercalia
Le purificazioni in onore di Ferbuus e Febris culminavano nei Lupercalia, celebrati fra il 13 e il 15 febbraio. Si trattava di celebrazioni in onore del dio Lupercus (o Fauno), divinità campestre metà uomo e metà capra. In questi giorni gli iniziati al culto, i Luperci, si riunivano sul Palatino nei pressi della leggendaria grotta in cui Romolo e Remo furono allattati dalla lupa. Guidati dal superiore (magister), indossavano delle pelli di ovini sacrificati per l’occasione e portavano con sé i februa, strisce di pelle di capra che fungevano da fruste. I Luperci correvano intorno al colle colpendo con i februa il ventre delle donne per assicurare loro fertilià.

Febbraio nel cristianesimo: dai Lupercalia alla Candelora
I Lupercalia vennero sostituiti molto tardi dalla cultura cristiana e non si conosce il periodo preciso. Probabilmente fu papa Gelasio (492-496 d.C.) ad ottenere la cessazione dei riti dal senato.
Secondo alcuni storici la tarda abolizione di questa festa pagana fu dovuta alla partecipazione delle comunità cristiane ai Lupercalia, celebrazione che ormai era svuotata del significato religioso ed era diventata momento di aggregazione sociale e folkloristica.
Nel VII secolo d.C. venne però istituita una festività totalemente cristiana, la Candelora. Anche questa celebrazione ha le sue radici nel concetto di purificazione. La Vergine infatti avrebbe presentato Gesù al Tempio dopo i tradizionali quaranta giorni di purificazione post partum, previsti dalla legge ebraica (Luca 2,22 – 40).
Secondo gli storici la festa era collocata il 14 febbraio, quaranta giorni dopo l’Epifania e probabilmente fu Giustiniano ad anticiparla al 2 febbraio, dopo l’abolizione dei Lupercalia.

Le tradizioni della Candelora
La tradizione vuole che dopo la benedizione delle candele, simbolo di Cristo che è luce che “illumina le genti” (Luca 2,30 – 32), si ponessero in casa le immagini della Vergine e di Gesù assieme alla candela benedetta, poi riportata in chiesa.
Comune in quasi tutte le regioni d’Italia e in quasi tutti i dialetti, il celebre proverbio meteorologico che prevede come andrà l’inverno a seconda del tempo che fa il 2 febbraio. In realtà questo proverbio presenta due versioni opposte a seconda della regione di provenienza.

 

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