Puntoeacapo, ogni giorno può essere il giorno prima della felicità
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- Pubblicato Mercoledì, 02 Gennaio 2019 10:08
- Scritto da Puntoeacapo
Report gruppo di lettura del 17.12.18
a cura di APS Puntoeacapo
Finora non era mai successo.
A fine intervento introduttivo è scoppiato un applauso spontaneo, sentito, liberatorio.
La serata dedicata a “Il giorno prima della felicità” di Erri De Luca si è rivelata immediatamente speciale.
Alessandro, ospite di una comunità terapeutica che da un po’ di tempo segue il gruppo di lettura, ci ha restituito con le sue parole il senso autentico di quella attività che comunemente definiamo lettura.
Facendo riferimento alla sua storia personale, ha interpretato le parole di De Luca attraversandole e consegnandole ai presenti con un significato nuovo, pieno, denso.
Chi ha partecipato all’incontro ne è uscito sicuramente più ricco.
Chi ha partecipato avendo letto il testo ha potuto ricevere nuovi spunti o confermare le proprie riflessioni; chi ha partecipato pur non avendolo letto ha ricevuto un prezioso invito di lettura e le chiavi per goderne appieno.
A partire dall’intervento iniziale la discussione ha messo al centro soprattutto la parola “felicità” e il significato da attribuire al “giorno prima della felicità”, in maniera mai banale e sempre riferita al testo o alle proprie vicissitudini.
Parafrasando proprio il titolo, ad alcuni è parso che “il giorno prima della felicità” potesse essere “il giorno prima della libertà”.
Il giorno che segna un cambiamento, una liberazione, una crescita, la risoluzione di un problema.
<<La libertà uno se la guadagna giorno dopo giorno, la felicità viene da sé, come un dono>> ha detto proprio Alessandro, facendo riferimento alla sua esperienza personale e al giorno in cui concluderà il suo percorso in comunità.
Un giorno che trova la sua essenza più nell’ATTESA del suo arrivo che nel suo arrivo stesso, come se la vera felicità fosse nel camminare piuttosto che nel raggiungere la meta prefissata.
Particolare rilevanza ha avuto il tema della paura, di quella particolare paura di vivere non altrimenti definibile di cui spesso ci si vergogna. Quella paura che mette in atto la propria vendetta fino a quando, a detta proprio di De Luca, non si mette a fuoco il passato e non si aprono realmente gli occhi sul presente.
Dell’autore sono piaciute le descrizioni, formidabili, tratteggiate come se fossero state vissute realmente in prima persona, probabilmente anche autobiografiche (il bambino protagonista non ha un nome. Potrebbe essere Erri?). Un autore che attraverso le sue pagine, a detta di molti, è evidentemente un uomo che ha vissuto/vive appieno la propria vita, in modo intenso. Un autore che suggerisce che tutti ci possiamo in qualche modo riscattare, che riallaccia alla vita e riconcilia con la vita.
“Questa frase l’ho sottolineata anch’io” è stato ripetuto più volte dai partecipanti, ogni volta che qualcuno citava un estratto del libro, a testimonianza di un libro e di un autore apprezzatissimi.
Prossimo incontro: lunedì 28 gennaio con Solo bagaglio a mano, Gabriele Romagnoli, Feltrinelli ed.
ore 20.45 Biblioteca Comunale di Rutigliano
Attività a cura di Aps Puntoeacapo in collaborazione con Biblioteca Comunale e Assessorato alla Cultura Comune di Rutigliano
Buon anno di buone letture!