FSE, arresti per distrazione e dissipazione del patrimonio aziendale (300milioni di euro)
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- Pubblicato Giovedì, 01 Febbraio 2018 16:12
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Procura della Repubblica di Bari
Ufficio Stampa
COMUNICATO STAMPA
1 Febbraio 2018
Nella mattinata di oggi militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione all’ ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali emessa dall’ Ufficio G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta di questa Procura, all’esito di complesse ed articolate attività d’ indagine relative ad un consolidato sistema di dissipazione del patrimonio di F.S.E. - Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici s.r.l., società interamente partecipata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ammessa alla procedura di concordato preventivo con provvedimento del Tribunale di Bari del 16 gennaio 2017.
L’indagine ha accertato un radicato sistema di affidamenti ad personam di incarichi professionali e di appalti per servizi, lavori e forniture, che ha determinato – unitamente ad altre condotte di distrazione/dissipazione del patrimonio aziendale – una esposizione debitoria di circa trecentomilioni di euro.
Il provvedimento di applicazione della misura degli arresti domiciliari è stato eseguito nei confronti di:
- FIORILLO Luigi, già amministratore unico e legale rappresentante di F.S.E. s.r.l
- SCHIANO Angelo, amministratore occulto e procuratore alle liti di F.S.E. s.r.l.
- BITONTE Ferdinando, amministratore/gestore di ELTEL s.r.l., CENTRO CALCOLO s.r.l., BIT INFORMATICA MERIDIONALE s.r.l.
- BELTRAMELLI Carlo, amministratore di FILBEN s.r.l.
- NERI Carolina
- NERI Gianluca
- CEZZA Franco
- GIANNUZZI Rita
- CEZZA Gianluigi
- CAMILLI Fabrizio Romano, amministratore/liquidatore di SVICAT s.r.l.
- VITTUCCI Fausto, revisore dei conti di F.S.E. e socio accomandatario di VITTUCCI & C. s.a.s.
Ad ALFONSO Nicola, già dirigente di F.S.E. s.r.l., è stata applicata la misura interdittiva del divieto di esercizio di attività professionale.
Nei confronti delle stesse persone (ad eccezione di VITTUCCI ed ALFONSO), delle società rispettivamente amministrate/gestite, nonché nei confronti di ANGIULLI Francesco Paolo, PRATO Vito Antonio, DI COSOLA Nicola e GARRONE Giorgio è in corso l’ esecuzione del contestuale provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca - ai sensi dell’ art. 240, 1° comma c.p. e art. 321, 2° comma c.p.p. – per un ammontare complessivo di oltre novantuno milioni di euro.
Il provvedimento cautelare ha ad oggetto numerose condotte di bancarotta fraudolenta patrimoniale, documentale e c.d. impropria ascritte in concorso al FIORILLO ed alle persone sopra indicate, anche mediante l’affidamento di servizi, lavori e forniture senza l’ osservanza di procedure di evidenza pubblica e senza alcuna valutazione di congruità delle prestazioni offerte. Le condotte di appropriazione/distrazione per ingenti valori economici hanno depauperato significativamente il patrimonio sociale di F.S.E. s.r.l., come già evidenziato nell’ iniziativa di questa Procura con la richiesta di fallimento formulata al Tribunale di Bari il 21 luglio 2016.
In particolare, le indagini hanno accertato come la bancarotta documentale sia stata prodotta da varie condotte di confusione di dati contabili tali da non rendere ricostruibili il patrimonio ed il movimento degli affari, con confusione in un unico conto delle somme derivanti dalla concessione del servizio di trasporto (circa centocinquantamilioni di euro) e quelle derivanti dai contributi pubblici vincolati ai singoli investimenti (circa ottocentocinquantamilioni di euro nei vari anni), così incidendo sull’ aumento dei debiti e sui relativi costi bancari (oneri, interessi) per circa sessantamilioni di euro dal 2007 al 2016.
La bancarotta societaria si realizzava attraverso vari artifici contabili che hanno determinato condotte di falsificazione dei bilanci d’ esercizio, in violazione dei precetti di correttezza e veridicità della rappresentazione, attraverso iscrizioni di ricavi privi di certezza ovvero con alterazione di voci di debito mutate arbitrariamente in crediti.
La bancarotta patrimoniale, infine, si realizzava con l’ “esternalizzazione” di servizi fondamentali a costi crescenti e mai comparati, con l’ ingiustificata moltiplicazione di incarichi e contratti di appalto a prezzi fuori mercato in diverse, tra l’ altro:
- con la nomina da parte del FIORILLO di ANGIULLI Francesco Paolo, dirigente del Settore Investimenti di F.S.E. s.r.l. quale Responsabile unico del procedimento (R.U.P.) di vari appalti di opere pubbliche – con distrazione della somma di euro 2.751.920,40 – con successivo reciproco conferimento ad esso FIORILLO, da parte dell’ ANGIULLI, delle funzioni di “supporto” ed “assistenza” al R.U.P. e conseguente liquidazione al FIORILLO dell’ importo di euro 4.909.273,15, falsamente imputato in bilancio a “spese del personale”
- con la corresponsione di somme per oltre diciannovemilioni di euro da F.S.E. s.r.l. all’ ing. PRATO Vito Antonio, alla società ad esso riferibile PRATO ENGINEERING s.r.l. e a GARRONE Giorgio per servizi che la Regione Puglia non ha ritenuto di rimborsare nell’ ambito dei contributi pubblici comunitari e nazionali
- con il fittizio frazionamento di incarichi affidati senza procedura comparativa pubblica a società diverse - ma tutte di fatto riconducibili a BITONTE Ferdinando - con compensi sproporzionati, per servizi di gestione e manutenzione informatica, per oltre cinquantatremilioni di euro
- con l’ acquisto di treni da FILBEN s.r.l., società riferibile a BELTRAMELLI Carlo senza procedura di gara, con sovrapprezzo rilevante; i mezzi peraltro non erano idonei alla percorrenza sulle linee concesse a F.S.E. s.r.l.
Sono stati accertati numerosi altri affidamenti di incarico, senza alcuna procedura comparativa, per la gestione dell’ archivio storico di F.S.E. s.r.l. (oltre duemilioni di euro a CEZZA Franco, al coniuge GIANNUZZI Rita ed al figlio CEZZA Gianluigi), per incarichi professionali all’ avv. SCHIANO, per il servizio di e-government affidato alla società SIL s.r.l. riferibile a NERI Carolina (oltre quattromilioni di euro), per l’acquisto di gasolio da SVICAT s.r.l. a prezzo maggiorato rispetto al mercato (per oltre quattordicimilioni di euro).