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Costringeva 4 bambine a subire atti sessuali, arrestato collaboratore scolastico

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Procura della Repubblica di Bari
Ufficio Stampa

COMUNICATO STAMPA
30 gennaio 2018

Nella mattinata odierna, personale dell'Aliquota Carabinieri presso la Sezione di Polizia Giudiziaria della locale Procura della Repubblica coadiuvati da quelli della Stazione di BITETTO, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari n.14188/17 RGG emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari Dott. Annachiara MASTRORILLI, su richiesta del Sost. Proc. della Repubblica Dott.ssa Simona FILONI, nei confronti di R.P. 58 enne originario di Bitetto, con l’accusa di violenza sessuale aggravata perché, con condotte reiterate ed inequivocabili, mediante violenza ed abuso di autorità, nonché abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica delle persone offese dovute alla età, costringeva ed induceva 4 minori di sesso femminile, a subire atti sessuali contro la loro volontà. L’uomo infatti, approfittando della propria qualità di collaboratore presso l’Istituto Scolastico Comprensivo "EL/7 C.D. MONTELLO - S.M. SANTOMAURO", sito in Bari, nonché della condizione di inferiorità fisica e psichica, dovuta all’età delle persone offese, in diverse occasioni, abbracciava, palpeggiava e baciava, anche sulla bocca e sul collo, le giovani vittime.

Le indagini venivano avviate a seguito di un esposto-denuncia presentato, nel mese di novembre 2017, da N. A., genitore di una delle piccole vittime, di anni 12, alla Dirigente dell'Istituto, seguito poi dall'esposto presentato dal genitore di un'altra minore M.M.; entrambe le piccole avevano deciso di confidare quanto stava accadendo a scuola ai rispettivi genitori, avendo percezione della gravità e nefandezze delle condotte poste in essere dal bidello a loro danno.

I successivi ascolti in modalità protetta delle due alunne permettevano di raccogliere elementi utili al fine di delineare un quadro complessivo di abusi e molestie sessuali a cui il bidello le sottoponeva, approfittando del molo rivestito e carpendo la loro fiducia, mostrandosi loro quale amico e confidente, lusingandole con complimenti e facendo sì che le giovani, almeno in un primo momento, scambiassero tali sue perverse manifestazioni lascive ed erotiche, con ingenue manifestazioni di affetto. Nel prosieguo delle indagini venivano identificate altre alunne le quali, sempre con le modalità dell'ascolto protetto, venivano ascoltate in merito ai comportamenti tenuti dal bidello nei loro confronti. Anche queste ultime confermavano le cattive abitudini del collaboratore allorquando le piccole tornavano dal bagno, nel momento in cui imboccavano la parte di corridoio dell'Istituto nascosto alla vista dell'altra collaboratrice ove, quindi, poteva agire indisturbato.

 

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