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Minuti di forte piaggia mettono in crisi città e rete fognaria

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Che Rutigliano mostri la sua particolare vulnerabilità nei momenti di pioggia è un fatto risaputo. La mancanza di una adeguata rete di fogna bianca rende impraticabili intere zone del paese, del centro e della periferia. Ma anche là dove opere di difesa idraulica sono state fatte, come di fronte alla stazione delle FSE, la situazione non è cambiata, il lago d’acqua si forma come prima.

Ieri, durante l’acquazzone che si è scatenata nel primo pomeriggio, abbiamo filmato quello che è successo di fronte alla stazione ferroviaria e in altre zone del paese; poco meno di una ventina di minuti di forte pioggia hanno provocato disagi, allagamenti e straripamento della fogna in modo particolare in pineta, via Poerio, e su via Noicattaro.
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Qui la stecca di case che si interpone tra il letto alluvionale e la strada -in alcuni punti- ha problemi di allagamento probabilmente dovuto al fatto che l’acqua che viene da via Noicattaro non finisce più nel letto alluvionale, ma batte sul muro di contenimento alzato di un metro con la ristrutturazione dello stesso canale. Una di queste case ieri si è allagata e sono dovuti intervenire pompieri e protezione civile di Rutigliano. Sempre su via Noicattaro, da via Puglia in poi, è saltata la rete fognaria. Dai tombini straripava acqua di pioggia mista a fogna.

Su corso Mazzini e corso Cairoli si sono allagati alcuni esercizi commerciali per lo scorrere disordinato dell’acqua dovuto, probabilmente, ai lavori non completati di ristrutturazione dei marciapiedi. L’acqua li ha scavalcati, approfittando anche degli scivoli anti barriere architettoniche, e si è infilata nei pozzi d’aria di alcuni scantinati. Pure su corso Mazzini sono intervenuti i Vigili del Fuoco chiamati perché lo scantinato di un bar si è allagato fino a venti centimetri d’acqua, un fenomeno mai successo prima anche con lo stesso tipo di pioggia. Su corso Cairoli l’acqua è entrata in un negozio allo stesso modo, scavalcando il marciapiede.

Ci chiediamo come mai il comune non abbia approfittato dei lavori di riqualificazione stradale per realizzare, a ridosso dei marciapiedi di corso Mazzini, la rete di fogna bianca per alleggerire il carico d’acqua in superficie su una strada a così forte pendenza. Un canale sottotraccia, con una serie di raccoglitori, che convogli l’acqua piovana direttamente nel canale alluvionale situato più a valle, in via San F. D’assisi. Ci chiediamo, ancora, se -a monte del progetto di riqualificazione- sia stato fatto uno studio su come l’acqua si muoverà con le nuove pendenze e tutte le anse che la rinnovata architettura dei marciapiedi disegna.

Una cosa è certa, così come è oggi, l’acqua sui corsi Mazzini e Cairoli si muove diversamente da prima e crea problemi. Non sappiamo cosa succederà quando l’opera sarà terminata.




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