Grande viabilità, stamattina ditta appaltatrice ufficio tecnico e progettista sul cantiere
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- Pubblicato Martedì, 12 Ottobre 2021 19:03
- Scritto da La redazione
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Nonostante il decreto di sospensione del provvedimento con il quale sindaco e ingegnere comunale hanno sostanzialmente ordinato alla ditta appaltatrice di rimuovere la recinzione, quindi di sfondare il muro, decreto che il presidente del TAR Bari ha pronunciato proprio ieri in tarda mattinata (qui), stamattina la ditta appaltatrice si è presentata sul cantiere della grande viabilità con alcuni mezzi. Poco dopo è arrivato uno dei progettisti della grande viabilità e un responsabile dell’ufficio tecnico comunale.
Sul posto c’era anche Rutiglianoonline perché si sapeva, e si è letto nel decreto del presidente del TAR, che stamattina la ditta avrebbe dovuto abbattere il muro di recinzione della proprietà del sig. Petruzzi.
Vicino al muro c’era un piccolo escavatore e degli attrezzi manuali, presumiamo della stessa ditta appaltatrice; ma non è successo nulla, a un certo punto la ditta è andata via, come l’altra volta.
Per quello che abbiamo potuto capire stamattina, pur essendole stato notificato -dal legale del sig. Petruzzi- il decreto di sospensione del provvedimento (notifica ieri arrivata anche al sindaco), la ditta si è presentata sul cantiere perché nello stesso provvedimento sindaco e ingegnere comunale avevano diffidato lei e il proprietario a non insistere con azione che potevano sortire ulteriori ritardi nell’ultimazione dell’opera pubblica.
Nella stessa mattinata di oggi il sig. Petruzzi si è recato alla stazione dei carabinieri di Rutigliano per sporgere denuncia querela su quello che è successo stamattina.
Il 4 novembre prossimo scade la quarta proroga di ultimazione dei lavori, la ditta quindi, dovrà richiedere la quinta proroga o, perlomeno, è prevedibile che lo faccia. Ricordiamo che la consegna dei lavori per la realizzazione del “I lotto” della grande viabilità è avvenuta il 27 maggio 2019 con ultimazione contrattuale degli stessi lavori al 21 febbraio 2020. L’opera pubblica, dunque, avrebbe dovuto essere consegnata alla viabilità urbana venti mesi fa.
Più passa il tempo più questa vicenda si complica. Su di essa pende una udienza di merito al Consiglio di Stato circa un ricorso al TAR mosso dall’ex proprietario dell’area espropriata qualche anno fa, una prima denuncia penale di qualche mese fa e, da oggi, anche una denuncia querela su quello che è successo stamattina. C’è, poi, l’incognita della camera di consiglio al TAR del 17 novembre prossimo che deve decidere sulla richiesta di sospensione del provvedimento prima citato accolta ieri, con decisione monocratica, dal presidente della sezione terza del TAR Bari.