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Ennesimo scempio ai danni della muraglia di Azetium. Video

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Non è la prima volta che qui denunciamo lo scempio e la distruzione del nostro patrimonio archeologico. Lo abbiamo fatto tante volte, con articoli e video-reportage, ma è la prima volta che ci troviamo di fronte a una aggressione così profonda alla muraglia di Azetium. Hanno tagliato la terra alla sua base, dalla parte esterna della città archeologica, per circa un metro fino a scoprirne le fondamenta. Si vedono i grandi blocchi isodomi di carparo, su cui poggia il muro, solcati dalla punta del martellone pneumatico di un escavatore.

In quel tratto, siamo sul lato Ovest dell’area archeologica, la muraglia -edificata nel IV secolo a. C.- ha un’altezza di circa cinque metri e una larghezza tra i due e i tre metri. 

Sono visibili, in modo chiaro, due grandi crolli del muro dovuti, con molta probabilità, all’indebolimento della base; il pietrisco di riempimento ha un colore vivace, segno che il crollo è recente. Ai piedi dei due crolli non c’è il materiale franato, questo significa che il proprietario di quell’area ha macinato le pietre archeologiche insieme a quelle emerse dallo scasso del fondo.

Google Earth mostra lo stato dei luoghi prima dello scempio. L’immagine satellitare del 31 luglio 2016 mostra la muraglia integra con la vegetazione a ridosso nella parte esterna; quella dell’8 luglio 2017 mostra, invece, la trasformazione dell’area: scompare la vegetazione e la muraglia si fa più lineare, più stretta (le immagini sono nel video qui sotto pubblicato).

Davvero non si capisce il motivo per cui abbiano voluto tagliare a quella maniera la base della muraglia, come abbiano fatto a non pensare che la terra scoperta di quelle fondamenta subirà l’erosione dell’acqua. In quel tratto, dunque, è a rischio la stabilità della muraglia? Riteniamo di sì, temiamo altri crolli.

Il proprietario di quel fondo non solo ha arrecato un grande danno alle mura di Azetium, ne ha anche distrutto la folta vegetazione, macchia mediterranea, prolungamento del vicino bosco che in quel punto di lama Giotta è abbastanza fitto. La lama fungeva da difesa naturale della città peuceta di Azetium, la muraglia fu costruita proprio sul suo costone ad ulteriore difesa. Si distrugge la lama e il suo paesaggio, si distruggono le antiche vestigia difensive di un centro urbano di 2500 anni che ha dato i natali alla città di Rutigliano. Chi ha il dovere di intervenire intervenga, subito.

Il video dello scempio, buona visione.

 

 

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