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Alma Sacco Ferrara fra fede e razionalità

Avvio del processo di beatificazione della Serva di Dio,
rutiglianese d’adozione

di Teresa Gallone

Con un editto emanato dal Cardinale Agostino Villani del Vicariato di Roma è stato ufficialmente avviato il processo di beatificazione di Alma Sacco Ferrara, ora Serva di Dio per la Santa Sede.

I comuni di Rutigliano, Noicattaro e Conversano hanno accolto entusiasticamente la notizia, contando fra gli abitanti familiari e amici di Alma Ferrara. La comunità cattolica è stata sollecitata dal Tribunale Diocesano del Vicariato di Roma a inviare, in caso di possesso, gli scritti della Serva di Dio per la Postulazione della causa.

La vita, le opere della donna sono state approfondite dal Postulatore Nicola Giampaolo nell’opera “Alma Ferrara. La rondine e l’amore del Padre”, edita da Les Flâneurs.

Alma Ferrara nasce a Teora (Avellino) il 10 giugno del 1914. L’ambiente familiare non contribuisce al suo interesse per la religione cattolica a cui si avvicina spontaneamente, tanto da richiedere il battesimo all’età di dieci anni.

La devozione religiosa non le impedirà di intraprendere la carriera accademica. Alma Ferrara si laurea in Scienze Naturali a Napoli e ricopre il ruolo di assistente presso la cattedra di Antropologia. Si sposterà poi in varie città del meridione come insegnante presso gli istituti superiori. Nel 1940 sposa il rutiglianese Francesco Sacco.

Razionalità e fede non sono mai state in contrasto nell’animo di Alma Ferrara che si auto definisce “laica di profonda fede”, passando la vita a indagare con raziocinio i fondamenti del dogma e della religione cattolica.
Molto del suo scritto “Opera d’oro – Colloqui con il Padre” è dedicato agli atei e alla spiegazione razionale dell’esistenza di Dio, oltre che a considerazioni di attualità su svariati temi.

Le comunità dell’Irpinia e del sud est barese hanno festeggiato l’avvio ufficiale della causa, speranzosi e consapevoli dell’esito positivo del processo di canonizzazione.