Lama San Giorgio, opere abusive alla Masseria “Localzo”
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- Pubblicato Martedì, 25 Ottobre 2016 15:51
- Scritto da Vito Solenne
di Vito Solenne
La Cooperativa Sociale “Ruha”, a giugno scorso, aveva segnalato al comune di Rutigliano l’inizio di lavori che riguardavano la manutenzione straordinaria di consolidamento statico e di restauro conservativo della Masseria “Localzo”, ubicata a ridosso della lama San Giorgio, in contrada Caggiano.
In realtà, i lavori hanno riguardato anche la costruzione di nuove opere per le quali erano necessarie una serie di autorizzazioni e non una semplice Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia). Per questo i lavori sono stati bloccati ed è stata disposta la demolizione delle opere abusive e il ripristino dello stato dei luoghi entro novanta giorni dalla notifica del provvedimento.
È quanto emerge dall’ordinanza n. 33 Reg. Gen. 178 del 19-10-2016 affissa all’albo pretorio online del comune di Rutigliano il 19 ottobre scorso, firmata dal responsabile dell’ufficio dell’Area Urbanistica – Edilizia Privata, ing. Erminio d’Aries. A seguito di un sopralluogo effettuato nel passato mese di settembre, l’Ingegnere comunale insieme alla Polizia Locale hanno accertato la demolizione di opere già esistenti e la realizzazione di nuove costruzioni.
In particolare, le nuove opere «hanno alterato l’aspetto esteriore dell’edificio» recita l’ordinanza sopra citata, per le quali era necessaria una preliminare autorizzazione paesaggistica di cui all’art. 146 del D. lgs. 42/2004 “Codice dei Beni Culturali”, ovvero l’autorizzazione di cui all’art. 90 delle Norme Tecniche di Attuazione (Nta) del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (Pptr) della Puglia, approvate con delibera di G.R. n. 176 del 16.02.2015.
Infatti, la Masseria è ubicata in un’area vincolata con legge n. 431/1985 e fa parte dei Beni paesaggistici e ulteriori contesti paesaggistici riportati nella cartografia del Pptr. Inoltre, le nuove costruzioni realizzate necessitavano di un preliminare studio dei calcoli strutturali di cui all’art. 93 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380.