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Nota Settimanale. Dalla ferrovia di Andria alla Promenade di Nizza!

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di Sac. Pasquale Pirulli

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Ancora sangue innocente! E’ quello delle 23 vittime dell’incidente ferroviario della tratta Andria-Corato; è quello delle altre 84 vittime dell’assalto terroristico realizzato con un camion “impazzito” sulla incantevole Promenade des Anglais della città di Nizza, perla della Côte d’Azur.

Questo lungo fiume di sangue non può far altro che richiamare la prima esperienza di odio e di morte registrata nel testo sacro del libro del Genesi quando “Caino ebbe da dire con suo fratello Abele. E mentre si trovavano nei campi, Caino si scagliò contro suo fratello Abele e lo uccise” (Gn 4, 8).

Intorno ai feretri delle vittime del “binario unico” (12 luglio) si raccoglie esterrefatta non solo la popolazione della regione Puglia ma dell’intera Italia. C’è una sola domanda ad esprimere sgomento, dolore e anche rabbia: Perché? E non basta invocare l’ipotetico errore umano oppure discettare sugli inevitabili ritardi dei necessari interventi di nuove tecnologie intesi a rendere sicuro questo necessario servizio alla comunità (pendolari lavoratori, studenti,, ecc.).

E’ il momento della solidarietà civile di cui si è fatto interprete il presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella, particolarmente commosso nella visita alle 23 salme e nell’incontro con le famiglie! E’ il momento della carità cristiana che si fa preghiera di suffragio per i defunti e invoca speranza per i feriti e i loro familiari sgomenti, come ha fatto nel suo messaggio papa Francesco. E’ il momento del silenzio, della riflessione, della solidarietà di tutti e della preghiera dei credenti!

Nizza
Maggiore sgomento suscita questo nuovo attacco alla Francia nel giorno della festa nazionale (14 luglio) che ricorda la presa della Bastiglia. E’ un attacco terroristico di matrice islamica e il kamikaze ha gridato “Allah ak bar!”(Allah è grande!) mentre guidava il suo camion nel raid assassino, che ha provocato 84 morti, tra cui molti bambini, e oltre una ventina di feriti.

Sangue che scorre sulla Promenade des Anglais! Dalle agenzie di stampa si ripete che è in atto la guerra di matrice islamica all’Europa! Questa è un’affermazione drammatica specialmente in quanto la violenza viene giustificata in nome di una fede religiosa. Ancora una volta ci si domanda se è vera religione, se è vera fede quella che spegne nel sangue la vita di innocenti.

Con la memoria ritorno sulla Promenade des Anglais, percorsa in tutta la sua lunghezza con alcuni amici, in una indimenticabile serata dell’agosto 2005, durante il ritorno dal pellegrinaggio al santuario di Lourdes, e non posso fare a meno di pregare perché anche come uomini e come credenti ci si ricordi del monito del poeta: “Uomini siate e non…pecore matte!”.

Qui ora si tratta della "pazzia" non di pecore pacifiche ma di uomini, lupi voraci e sanguinari, che diventano lupi nei confronti di altri fratelli innocenti e travisano l’immagine di un unico Dio che è Padre della vita e viene invocato come “il Misericordioso”!
                              

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