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“Sprecovia” e raccolta dell’olio, un successo alla “Settanni”

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di Gianni Nicastro

Continua l’interessante campagna di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare e per la raccolta dell’olio esausto. Sbarcata nella scuola “Settanni” la settimana scorsa ha coinvolto tutte le classi. Il format è ormai sperimentato, attraverso il gioco si “colpiscono” gli imballaggi da eliminare, si impara a non sprecare il cibo durante i vari pasti giornalieri e, soprattutto, a smaltire correttamente l’olio vegetale esausto, quello che avanza dopo aver fritto il pesce, le patate... Questo olio va recuperato per evitare che entri nel ciclo dell’acqua e della terra con gli smaltimenti inappropriati e illegali, perché fonte di grande inquinamento ambientale. I bambini della primaria questa lezione l’hanno capita bene, l’hanno fatta propria e portata a casa con grande successo.
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Anche nella scuola “Settanni”, da anni presidio ambientale e attivissima nella raccolta differenziata, è stato messo il contenitore di raccolta dell’olio.
Noi siamo stati a scuola il giorno della campagna di sensibilizzazione, abbiamo intervistato le maestre Maria Giuliano e Cecilia Guarnieri insieme a Marianna Morgese, presidente di “Spicchio verde” cooperativa che si occupa di educazione ambientale che sta curando la campagna di sensibilizzazione nelle scuole a Rutigliano.

«Praticamente continuiamo il nostro discorso di sensibilizzazione all’educazione ambientale», ci ha detto subito l’insegnate Maria Giuliano. «Lei sa che noi siamo presidio di Legambiente, quindi abbiamo un compito speciale, che è quello di promuovere tutte le iniziative possibili di educazione ambientale. In particolare questa mattina i nostri alunni sono in Aula Magna per sensibilizzare le famiglie, innanzi tutto, alla raccolta degli oli esausti. Quindi sono qui i bambini per farsi portavoce di questa iniziativa verso le famiglie perché sappiamo bene che i messaggi che arrivano attraverso i bambini a volte sono più efficaci perché sanno essere molto più incisivi degli adulti e molto più attenti».

Lo scopo della scuola, ci ha detto ancora la maestra Giuliano, è quello di «continuare questo sprecovia-settanni-3messaggio di educazione ambientale con particolare riferimento alla raccolta differenziata e, soprattutto, al riutilizzo dei materiali. Nella nostra scuola da anni c’è un laboratorio per il riutilizzo dei materiali, qui educhiamo i nostri giovani cittadini e, in questo momento, stiamo puntando sulla raccolta degli oli esausti che creano notevoli problemi ambientali. A partire da domani, nel cortile della scuola, sarà sistemato un contenitore presso cui le famiglie potranno portare i loro oli domestici. Speriamo che questa iniziativa possa coinvolgere quante più famiglie possibili in modo da far diventare, la nostra, una scuola che si attesti a livelli alti in termini di partecipazione ed educazione ambientale».

Mi è parso di capire, maestra Giuliano, che si parteciperà ad un concorso a chi raccoglie più olio, una sorta di competizione tra gli istituti scolastici. E’ così? «Non penso, non va vista in questa ottica. Noi non puntiamo alla competizione, noi puntiamo all’educazione». Certo... «Quindi, il nostro obiettivo è educare, attraverso i bambini, ad un corretto uso delle nostre risorse e, in questo caso, al riutilizzo. Certo, c’è questo concorso che, forse, è nato per stimolare i bambini, per creare in loro la giusta motivazione e curiosità verso questo argomento. I bambini produrranno dei disegni che saranno raccolti e una giuria, poi, sceglierà quello che diventerà il simbolo del manifesto per la raccolta degli oli».

«Tanto è vero -ha aggiunto la maestra Cecilia Guarnieri- che poi, questa iniziativa di far fare i disegni ai bambini, sarà per noi un motivo, una risorsa in più 0per “Festa ambiente” che ogni anno organizziamo. In quella occasione organizzeremo una mostra dei disegni dei bambini».

«“Sprecovia” è una delle iniziative che proponiamo sulla prodizione dei rifiuti e sullo spreco alimentare nel momento in cui mangiamo, quindi, colazione, pranzo e cena», ha spiegato Marianna Morgese presidente di “Spicchio verde”. Come stanno reagendo i bambini a questa vostra sollecitazione, in modo particolare sull’olio esausto. «Benissimo -ha risposto- tanto è vere che nell’altro istituto scolastico già il giorno dopo il contenitore era mezzo pieno, perché i bambini sono andati a casa, hanno raccontato l’importanza del corretto smaltimento dell’olio, quali sono gli effetti negativi. Perché noi spieghiamo che basta un solo chilo di olio sversato erroneamente in campagna ad inquinare un’area vasta quanto un campo di calcio».
Vi limiterete alla scuola primaria, o andrete oltre. «Allora, per quanto ci riguarda, c’è stata commissionata questa campagna per questi due istituti di scuola primaria. Non sappiamo se poi ci sarà un prosieguo».

Stamattina la ditta “Raccolio” è andata alla "Settanni" per svuotare il contenitore della raccolta che, in pochissimi giorni, si è già riempito di bottiglie d’olio esausto fino al punto che ce n’erano molte a terra perché non ne entravano più. C’è da dire ancora che là dove è stato posizionato il contenitore dell’olio c’è, già da tempo, una compostiera da circa 200 litri dove i bambini depositano gli avanzi della colazione che fanno a scuola la mattina e anche gli avanzi della mensa.

Insomma, la “Settanni” è una centrale del riciclo, la raccolta differenziata è totale, si recupera tutto. Un approccio alla problematica dei rifiuti moderno, intelligente, ecologico, rispettoso non solo dell’ambiente, ma anche delle risorse energetiche e minerali che tanto si risparmiano con il riutilizzo e il riciclo dei materiali recuperati.


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