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Sfilata degli Ordini Cavallereschi. Strana richiesta di 5200 euro

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Da Rutiglianoonline oggi in edicola

Sin dall’inizio ci siamo domandati cosa c’entrassero gli “Ordini Cavallereschi uniti in Cristo e nei Santi” con la Festa di Sant’Antonio Abate che si svolge ab illo tempore nella città di Rutigliano. A parte il fatto che non ci risulta esistano ordini cavallereschi “uniti in Cristo e nei Santi”, o perlomeno noi non ne abbiamo trovati, la cosa che ha destato il nostro interesse è stata quella di sapere chi avesse organizzato una simile sfilata, in rappresentanza di chi, o di cosa, se ci fosse stata una richiesta di finanziamento e l’eventuale consistenza di tale richiesta. Abbiamo scoperto cose che ci lasciano perplessi.

Partiamo da un fatto alquanto evidente a tutti: il consigliere comunale Nicola Giampaolo ha presentato la conferenza degli ordini cavallereschi in sala consiliare la mattina del 17 gennaio e sempre lui ha sfilato per le strade del paese, insieme agli altri “templari”, mantellato di nero con croce bianca; suo è l’indirizzo email che il 13 gennaio scorso ha recapitato in redazione quattro suggestivi manifesti della sfilata.sfilata-cavalieri-0

Nicola Giampaolo sembra, dunque, aver avuto un ruolo nell’organizzazione dell’evento cavalleresco in questione, ma non è stato lui a firmare la richiesta di 5.200 euro per il finanziamento della sfilata e di tutti gli annessi e connessi; perché una richiesta, in effetti, c’è stata. E’ arrivata al comune di Rutigliano il 29 dicembre 2014 ed è stata protocollata col n. 316 il 12 gennaio 2015. Chi sottoscrive questa “proposta” di “manifestazione sociale e culturale”, e relativa richiesta di finanziamento, è il sig. Vito Giovanni Cannone “rappresentante dello IAIO i.s.s.”. A meno che non si tratti di omonimia, Vito Giovanni Cannone è anche uno dei 190 candidati delle dodici liste che alle amministrative scorse portavano sindaco proprio Nicola Giampaolo, precisamente della lista “Futura Etica Libertà”.

Per diversi giorni abbiamo cercato un contatto col sig. Cannone per chiedergli informazioni sulla richiesta e sui  dati che figurano a piè di pagina, codice fiscale, indirizzo email e numero di cellulare. Nonostante i diversi tentativi fatti, non siamo riusciti a contattare questo signore.

Partiamo, dunque, dal codice fiscale. Quello che appare nella lettera è 93130060424. Da una banale verifica è venuto fuori che si tratta del CF/P. Iva dello IAIO Fondo Integrativo che nulla c’entra con la richiesta di finanziamento della sfilata fatta dal sig. Cannone o, per lo meno, così ci ha direttamente riferito il presidente dello stesso Fondo Filippo Bambara, il quale è sceso dalle nuvole quando ha saputo che c’era la partita Iva del suo IAIO su quella richiesta.  

Ci ha riferito che da Rutigliano è arrivata, qualche mese fa, la sollecitazione a farla lui quella richiesta, sollecitazione a cui ha risposto con una mail inviata a Nicola Giampaolo nella quale lo stesso presidente Bambara definisce i compiti affidati ai rappresentati dello IAIO i.s.s. di Rutigliano, cioè quelli di badare alla logistica della permanenza sua e di altre persone (pernottamento e ristorante). Altro, i rutiglianesi, non dovevano fare.

In effetti, il dott. Bambara, con altre persone dello IAIO nazionale, è venuto a Rutigliano il 17 gennaio scorso, ma dopo l’intervento sul Fondo Integrativo in sala consiliare, è andato via senza partecipare alla sfilata. La permanenza a Rutigliano dei rappresentanti dello IAIO Fondo Integrativo (ristorante e alloggio), ci ha tenuto a precisare il presidente, è avvenuta a totale spesa degli stessi rappresentanti.
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Comunque, questa richiesta di contributo per la sfilata degli ordini cavallereschi, prima di farla al dott. Bambara, Nicola Giampaolo l’ha fatta alla presidente dell’associazione IAIO Puglia (che è cosa diversa e autonoma dallo IAIO Fondo Integrativo), la sig.ra Domenica Romano, la quale si è rifiutata di inoltrare al comune di Rutigliano una richiesta di contributo a proprio nome.

Quella che la presidente Romano riteneva opportuna, invece, era la sola partecipazione dello IAIO Puglia alla manifestazione senza alcuna richiesta di contributo. La stessa sig.ra Romano ci riferisce che, qualche giorno dopo la sfilata, lei è venuta a Rutigliano per chiedere al comune, con una lettera scritta a mano e consegnata al protocollo, se fosse stata presentata una richiesta di contributo a suo nome, o a nome dello IAIO Puglia, in relazione a quella sfilata. Qui le hanno detto di no ed è andata via tranquillizzata. 

La richiesta, invece, è stata presentata, non, certo, a nome della presidente Romano, ma a nome di Vito Giovanni Cannone  che si qualifica come rappresentante dello IAIO i.s.s. presumibilmente di Puglia perché l’indirizzo a piè di pagina è Largo Veneziani Monopoli (BA), lo stesso indirizzo che è nell’atto costitutivo dell’associazione denominata “IAIO Servizi Sanitari Regione Puglia”.

Insomma, abbiamo l’impressione che qualcuno da Rutigliano abbia forzato la propria rappresentanza fino al punto di presentare una richiesta di contributo non autorizzata sia dallo IAIO Fondo Integrativo, sia dallo IAIO servizi sanitari regionale, come i due presidenti ci hanno riferito.
La parte che più impressiona di questa vicenda, molto poco chiara, è che pur avendo lo IAIO Puglia un suo codice fiscale (93412230729) il firmatario della richiesta di contributo in questione, o chi per lui, ha utilizzato, nella stessa richiesta, il codice fiscale prima citato dello IAIO Fondo Integrativo. Nel caso, dunque, il comune dovesse pagare i 3.000 euro (su 5.200 chiesti) che ha impegnato e non ancora liquidato, questi sarebbero fatturati al Fondo Integrativo e non allo IAIO Puglia.
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Poi c’è la storia dell’indirizzo e-mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) che appare sulla richiesta, sempre a piè di pagina, e che sembrerebbe non esistere perché una mail da noi inviata è tornata indietro come errore, indirizzo di posta elettronica sconosciuto alla stessa presidente Romano.
Sulla richiesta è riportato anche un numero di cellulare che abbiamo digitato e a cui ha risposto un signore il quale prima ci ha chiesto chi fossimo, ci ha fatto parlare,  ha risposto che dello IAIO in quel momento non c’era nessuno e, immediatamente dopo, ci ha liquidato veloce dicendoci che avevamo sbagliato numero. Dopo quella chiamata, al numero in questione non ha risposto più nessuno.

E’ evidente, dunque, che siamo di fronte a una situazione poco chiara rispetto alla quale la giunta comunale di Rutigliano doveva fare più attenzione prima di deliberare lo stanziamento di 3.000 euro in risposta alla richiesta fatta dal sig. Cannone. Una delibera (la n.11) che, facciamo notare, la giunta approva il 16 gennaio 2015, cioè il giorno immediatamente prima della sfilata che si è voluto finanziare con quell’atto.

Sembrerebbe che quella delibera sia stata preparata e approvata all’ultimo momento, non si sa bene sotto la sollecitazione, o pressione, di chi e non senza una certa riluttanza da parte dei funzionari del comune. Tant’è che nella stessa delibera si legge che “il parere favorevole di regolarità contabile espresso dal Responsabile del Servizio” è stato dato “alla seguente condizione: per il contributo il parere è subordinato alla previa verifica dello Statuto e delle finalità istituzionali dell’Associazione”.

Precauzione ribadita nella determina dirigenziale di “impegno spesa” dell’ufficio cultura, la n. 201 del 6 febbraio 2015, con cui il responsabile del servizio stringe ancora di più le maglie subordinando la liquidazione dei 3.000 euro alla “presentazione di dettagliato rendiconto” su spese sostenute, fatture o altra documentazione contabile, modalità di liquidazione ecc. ecc.

Fino ad oggi, chi ha fatto la richiesta di fondi, tutta questa documentazione non l’ha ancora presentata, ma quand’anche la presentasse, riteniamo che quei 3.000 euro dovrebbero essere liquidati previa spiegazioni circa le perplessità che emergono da questa vicenda e le incongruenze notate nella richiesta di contributo economico arrivata al comune il 29 dicembre 2014.