Noci, invaso artificiale a disposizione dei reflui affinati
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- Pubblicato Lunedì, 30 Novembre -0001 00:49
- Scritto da La redazione
A Casamassima c’è un depuratore nuovo che ancora non funziona, le trincee drenanti che costruiranno e un invaso artificiale che si chiama lama Cupa. A Noci c’è un depuratore altrettanto nuovo, funzionante dal 2009, che licenzia un refluo affinato in trincee drenanti e un invaso artificiale che si chiama lago Milecchia. Pur non avendo problemi col recapito finale, che sono le trincee drenanti, a Noci la regione Puglia ha finanziato un progetto, già realizzato, che trasforma lago Milecchia in invaso di stoccaggio e recupero dei reflui affinati per il loro utilizzo in agricoltura attraverso una rete di distribuzione dell’acqua già realizzata, invaso che dista dal depuratore tre chilometri.
Casamassima, nonostante abbia, costruiti e da costruire, gli stessi impianti, nonostante abbia un invaso artificiale più vicino al depuratore, scarica attualmente nella falda un refluo che è quasi fogna tal quale con la previsione -molto prossima- di disperdere le acque reflue in “tabella 4” nella lama San Giorgio a Rutigliano a ridosso di una strada e in un’area a forte sensibilità ambientale e culturale. Due situazioni simili, due modi diversi di operare, due diverse soluzione, a Noci più intelligente, a Casamassima meno.
La soluzione di Noci (depuratore, lago artificiale, accumulo e distribuzione in agricoltura dei reflui affinati) è la stessa proposta dal comitato intercomunale Salviamo lama San Giorgio in relazione a Casamassima, proposta definita “fesseria” dal dirigente regionale Luca Limongelli in una assemblea pubblica che si è tenuta a Rutigliano qualche sera fa.
Qui sotto l’intervista al sindaco di Noci Domenico Nisi e al suo assessore alle Infrastrutture, nonché vicesindaco, Marino Gentile. I due amministratori ci spiegano la soluzione che hanno prima progettato, poi realizzato, nel loro comune per rendere più efficiente e chiudere meglio il ciclo della depurazione.
L’assessore regionale al ramo, con dirigente e tecnici al seguito, non ha da sforzare troppo le meningi, non ha da chiedere aiuto al Prefetto per sedare la “rivolta” a Rutigliano. Ha da fare la cosa più elementare che c’è: copiare. La regione faccia a Casamassima quello che ha permesso di fare a Noci con un finanziamento di 800mila euro. Così i problemi si risolvono e tutti vivono felici e contenti, a Casamassima e a Rutigliano.
Buona visione