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Serve il confronto... non lo scontro

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Ho aspettato alcuni giorni per intervenire su una problematica che, permettetemi, è vecchia quasi quanto la storia della nostra società sportiva, la Polisportiva Olympia Club. Ma ne ho sentito la necessità perché ho visto e sentito una tensione che non può portare a nulla di buono ma solo ad alzare degli steccati ed a barricarsi sulle proprie posizioni. Abbiamo praticato e fatto praticare lo sport a generazioni di ragazzi e ragazze partendo dal campetto di Don Vito Suglia (posto tra via Le more e via Chiaia) e sempre a Rutigliano ci siamo scontrati con una realtà che già quando avevo appena vent’ anni consideravo indifferente ad accogliere le istanze del mondo sportivo, allora rappresentato da pochissime persone. Tanto è cambiato ….

Ed anche nel mondo sportivo tanto è cambiato. Oggi la difficoltà a disputare una gara di campionato a causa della condensa ha portato i giovani atleti della Virtus a protestare vivacemente. Una problematica quella della condensa che non si può addebitare ad alcuno se non alle condizioni meteorologiche (soffiava vento di scirocco e c’era una pioggerellina fitta fitta), in tutta la regione e parlo solo di pallacanestro sono state sette le gare rinviate e non disputate, di cui due di campionati nazionali.

Tutte le strutture tensostatiche, chi più e chi meno, hanno questo problema e la nostra stessa società nel corso degli scorsi anni ne ha fatto i conti almeno due/tre volte all’anno. Voglio segnalare che lo scorso lunedì (23 febbraio) una partita del campionato Under 14 maschile non l’abbiamo potuta disputare a causa della condensa e del campo scivoloso.

Agli atleti della Virtus dico che: solo con il confronto si può ottenere qualcosa. Oggi portare alla ribalta il problema strutturale del tensostatico può avere un senso se viene visto come un occasione per incontrarci e portare avanti un tavolo di lavoro con l’amministrazione che peraltro abbiamo già iniziato ad avere nei mesi scorsi. Non voglio fare il difensore di nessuno ma oggi addossare colpe all’attuale amministrazione è pretestuoso e porta ad uno scontro che io da dirigente della Polisportiva Olympia Club non posso condividere. Sull’impiantistica sportiva del nostro comune altri possono dire la loro (nel bene e nel male) e la storia della nostra comunità ce lo insegna.

Marco Dell’Edera
Dirigente responsabile della Polisportiva Olympia Club

 

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