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Il balordo delle buste gialle, e non solo, abbandonate sulla strada

di Gianni Nicastro

Ce l’ha di vizio. Probabilmente è uno, o una, che tutti i giorni fa quella strada. Forse lavora nella zona industriale di via Adelfia o a Bari, quindi passa da lì per prendere la statale 100. Abbandona la sua quotidiana busta sempre sul lato destro andando verso Adelfia. In questo periodo sta usando buste di colore giallo, buste cariche di immondizia non differenziata che abbandona all’altezza del ponte della circonvallazione, ma non disdegna buste bianche e, a volte, azzurre.

Capita pure che le abbandoni prima di arrivare al ponte, sulla svolta per Bari. Quelle buste abbandonate, poi, sistematicamente vengono schiacciata dalle auto che passano, si lacerano e rilasciano il loro contenuto ai bordi della carreggiata. Da diversi giorni, prima del ponte in questione, sotto al guardrail, c’è -appunto- una striscia di rifiuti lascito di quel “gentile” signore e, forse, anche di altri gentili “signori” che non vogliono essere da meno.

Ora, in questo momento quelle buste gialle sono ancora lì, chiuse, i Vigili Urbani potrebbero, con la ditta appaltatrice, recarsi sul posto e “sequestrarle”, aprirle per vedere se il deficiente è deficiente fino al punto di aver lasciato qualche traccia da cui risalire alla sua identità. L’ispezione delle buste di immondizia abbandonata è il sistema che ha permesso, alla Polizia Municipale, in questi tre anni di differenziata domiciliare, di risalire agli incivili e multarli.

Ci sarebbe un altro sistema per stanare questi incalliuti untori dell’immondizia, Rutiglianoonline lo suggerisce da sempre: la verifica, attraverso gli operatori della ditta appaltatrice, dei civici che non espongono mai, o raramente, le pattumelle della differenziata. Magari l’incivile di via Adelfia non la fa, la differenziata, quindi non espone i mastelli la sera e, attraverso questo tipo di verifica, un giorno potrebbe vedersi i Vigili Urbani bussare alla sua porta -e a quella degli altri suoi pari- per chiedere spiegazioni su come smaltiscono i propri rifiuti non essendoci più cassonetti per strada.

Può succedere, anche, che un giorno il balordo di via Adelfia venga fotografato, con tanto di targa, da un automobilista che si trovi a seguirlo proprio nel momento in cui, col braccino fuori dal finestrino, lancia la sua, quotidiana, busta di immondizia sotto al ponte.