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La CGIL di Rutigliano contro l'attacco ai diritti e al lavoro

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Verso la manifestazione nazionale C.G.I.L. del 25 ottobre
“Con la CGIL per il lavoro, per la libertà, per la dignità e l’eguaglianza”

Anche La Cgil di Rutigliano sta mettendo a punto gli ingranaggi per la manifestazione di Roma del 25 ottobre. "Il sindacato è preparato ad una lunga campagna per affermare le ragioni del lavoro, insistendo sulla necessità di modificare la delega, con l’obiettivo di estendere i diritti ed eliminare la precarietà nel mondo del lavoro. Chiediamo un piano straordinario di occupazione a iniziare dai giovani perché la vera emergenza del Paese è l’occupazione e la risposta non può essere la diminuzione dei diritti e la precarizzazione, ma la creazione di lavoro”.cgil-segretario-rutigliano-1
Nel nostro Parlamento stanno accadendo cose inaccettabili c'è il rischio che si vada a modificare non solo lo Statuto dei lavoratori, ma lo stesso articolo 1 della Costituzione, riconoscendo all’imprenditore ogni libertà, con il rischio concreto, che si possa arrivare a una condizione servile dei lavoratori. Questo non può e non deve passare. Chiediamo che nei luoghi di lavoro, qualora ci sia un'ingiustizia individuale, non sia né un sindacalista nè un imprenditore a decidere, ma un giudice, come avviene in tutti i paesi democratici.

Fin anche in Germania, paese che viene preso a riferimento per il modello del lavoro, lì la reintegra esiste dal 1951, da noi è stata introdotta venti anni dopo, nel 1970 e oggi la si vuole cancellare.

Nelle aziende, ormai il sentimento diffuso è il tradimento. In molti avevano puntato, per questo Governo e il tema del cambiamento era un tema vero su cui si riponeva fiducia. Oggi, invece, accade che il Governo sta cercando di dare un colpo definitivo ai lavoratori, e di conseguenza, al sindacato. Di fronte allo sfacelo della L300/70 che è molto di più di una legge, quello che indigna di più i lavoratori è il timore di essere licenziati. Ci chiediamo, che senso ha il contratto a tutele crescenti senza l'articolo 18?

Se togliamo le tutele, togliamo il tempo indeterminato e si diventa tutti precari. Non si può raccontare che tale cgil-segretario-rutigliano-2processo crei più occupazione, perché, come ci ha dimostrato la Fornero, questo non è vero. Tra l'altro, con quella legge si era già depotenziato l'articolo 18 senza ottenere alcun effetto positivo sull'occupazione, anzi, al contrario i licenziamenti sono decuplicati. Insomma, alla luce di questi fatti il conflitto con il Governo diventa inevitabile. La CGIL, Sindacato di proposta, ha suggerito importanti soluzioni attraverso il “Piano del Lavoro” per fermare la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, indicando nella revisione del Patto di stabilità – abbiamo avviato anche un referendum contro l’austerità - uno degli elementi su cui agire, che permetta agli enti locali di fare una quantità enorme di investimenti.

Da qui al 2020, gli unici soldi da spendere saranno appunto quelli dell'Unione Europea, ma per farlo, bisogna che il Governo ci permetta di usarli. Si fa un decreto sull'articolo 18, e non si dice nulla sul Patto di stabilità o in tema di evasione, di falso in bilancio, di appalti, di lavoro nero, di legalità. Cosa intende fare urgentemente il Governo su tali questioni?

C'è bisogno, di un dialogo vero tra istituzioni, imprese e sindacati anziché delegittimare gli interlocutori, ricevendoli un'oretta e dichiarando il giorno prima di mettere la fiducia su un provvedimento di tale portata. Stessa cosa che il Governo si appresta a fare sul Def, inserendo in calendario un incontro con i sindacati per il 27 ottobre, dopo che il 16 l'avrà già depositato in Europa, e quindi sarà immodificabile. Prima di programmare un tavolo negoziale, c'è bisogno di rispettarsi a vicenda e di riconoscere il ruolo che ognuno rappresenta nel Paese.

Il 25 ottobre andiamo a Roma per dire questo, se vuoi unirti a noi puoi farlo contattando gli organizzatori dei pullman presso la sede della CGIL di Rutigliano in via Spalato n. 13

Vito Pascazio
coordinatore della CGIL di Rutigliano


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