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Paola Saffi, il tocco rutiglianese al matrimonio indiano

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di Rosalba Lasorella


«Se dovessi provare a descrivere con una sola parola l’esperienza vissuta direi: wow!». Ha ancora gli occhi gonfi di meraviglia Paola Saffi, la giovane rutiglianese chiamata a far parte del team di fioristi che ha contribuito a rendere incantevole il tanto discusso matrimonio indiano.

Scenografie cangianti, composizioni maestose e materie prime olandesi hanno impreziosito le nozze di Ritika Agarwal –terzogenita del magnate indiano del ferro- e Rohan Metha, celebrate tra Fasano e Savelletri dal 3 al 5 settembre. Tre giorni di festa, lusso e sfarzo («tanto, troppo sfarzo»), che hanno elegantemente ignorato le polemiche sorte alla luce del caso Marò.paola-saffi-fiorista-1

«È stata un’emozione unica e un’esperienza anche molto impegnativa» ha commentato Paola, raccontando di aver lavorato intensamente con professionisti del settore per realizzare accuratamente i progetti elaborati da Daniel Ost, master flower designer di fama mondiale. «Abbiamo raggiunto la location già il sabato precedente e abbiamo lavorato tantissimo: iniziavamo alle otto e finivamo anche alle tre di notte, con un’ora di pausa per ristorarci». La stanchezza, però, era compensata dall’atmosfera fiabesca di cui si poteva godere solo di nascosto, dietro le quinte, e dalla gioia di condividere quest’avventura con altri 32 fioristi provenienti da tutta la Puglia.

Il team, coordinato dal Presidente dell’Associazione Fioristi Pugliesi Emilio Lorusso e dai colleghi Michele Zaurino e Giuseppe Armenise, ha maneggiato artisticamente orchidee, garofani, calle colorate, rose inglesi e tanti altri fiori di importazione olandese (precisa direttiva della società milanese che ha organizzato l’evento), facendo sfoggio della propria maestria e della propria capacità di portare avanti con puntualità gli incarichi presi.

«Nell’arco di quella settimana ho imparato molto» - conferma la giovane fiorista rutiglianese- «Avevamo orari da rispettare ed obiettivi da raggiungere in pochissimo tempo. Non potevamo permetterci di sbagliare e dovevamo attenerci ai progetti che Daniel ci presentava: ogni giorno un tema diverso, per cui ogni giorno addobbi diversi».

Sfogliando le foto scattate quei giorni, Paola mostra ancora tutto il suo entusiasmo, ammettendo di essersi imbattuta in una situazione decisamente “eccessiva”, ai limiti del reale, ma di essere tornata a casa più ricca, professionalmente e personalmente parlando: «Ho conosciuto tante persone in gamba e so che per loro mi metterei a disposizione anche gratuitamente, perché così si cresce».





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