L’uva, i prezzi, i costi, la solitudine. Parlano gli agricoltori
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- Pubblicato Mercoledì, 16 Aprile 2014 15:56
- Scritto da La redazione
Ieri sera abbiamo intervistato gli agricoltori e i braccianti del neonato movimento “Cittadinanza attiva-Nuovi Orizzonti” capeggiato dal presidente Vito Lamorgese. Si è parlato di agricoltura, delle difficoltà -grandi- che i coltivatori incontrano nella gestione delle loro piccole aziende. La rivendicazione più importante è quella di conoscere i prezzi del prodotto: come può succedere che da 40 cent alla pianta un chilo di uva arrivi a costare anche 6 euro al consumatore?
Il gap è enorme, inaccettabile e neanche più sostenibile perché alla fine l’uva, se le cose non cambiano, la faranno solo i grandi produttori che sono, poi, anche grandi commercianti, sono quelli che detengono le redini della commercializzazione di uva e ortofrutta in generale. Gli agricoltori si sentono soli, abbandonati e sé stessi dalla politica, dalle istituzioni e dai sindacati di categoria.
Soli in un mondo sempre più globalizzato che li fa essere più piccoli di quello che già non siano, soli di fronte al grande problema dei rifiuti agricoli, teli e contenitori di fitofarmaci per i quali pagano all’origine il contributo (CONAI-Polieco) per uno smaltimento che nessuno garantisce sia nella raccolta che nella loro destinazione finale. A Rutigliano “l’agricoltura è abbandonata!”, eppure è il motore dell’economia locale. Ma attenzione, se si continua così, non durerà molto. Questo è il grido d’allarme che viene dagli agricoltori.
Non aggiungiamo altro, è tutto nella videointervista.
Buona visione