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UN LETTORE A PROPOSITO DI SPEED CHALLENGE E OLYMPIA CLUB

Riceviamo e pubblichiamo (risposta al commento "@dylan infatti la società della "solita Minestra" ha una stella di bronzo coni riesce a svolgere sempre campionati giovanili e anche quest'anno fa la serie d (informati quante squadre ci sono nel barese").

Possedere una stella d'oro Coni non è sempre sinonimo di eccellenza e la Polisportiva Olympia club ne è la dimostrazione. A mio avviso, ti spiego perchè.
L'Olympia è una società sportiva radicata sul territorio da più di un ventennio (senza contare gli sforzi della buonanima di Don Vito Suglia); negli anni d'oro contava centinaia di iscritti minibasket, minivolley e squadre maschili e femminili impegnate in campionati di categoria; tutto molto bello e lodevole ma, purtroppo non è stata in grado di crescere, di investire in infrastrutture, tecnici e giocatori tali da far spiccare il volo al movimento e rendere la Città di Rutigliano competitiva nel panorama sportivo locale. Infatti ad oggi, la pallavolo maschile non esiste più, i numeri del minibasket sono ridotti, la squadra in serie D non conta nessuno giocatore rutiglianese (vedi due giocatori messi fuori rosa e chiamati nelle file del CONVERSANO) e per ultimo, formata interamente da atleti provenienti dal MOLA (c'è un accordo tra le due società).

Parliamo dello Speed Challenge: 18 edizioni, ad oggi, una parabola tendente allo zero! Anni fa c'era il basket, il calcetto, la pallavolo, sponsor, premi per giocatori e spettatori, maglie ecc ecc. Un week end di cultura, sport e spettacolo. Lodevole! Oggi? Cosa è rimasto? Perchè si è spento quell'entusiasmo che ha caratterizzato per anni questa manifestazione? Colpa dell'amministrazione? Della popolazione? Ho i miei dubbi.

Il mio non vuol essere un giudizio di condanna destinato a denigrare il lavoro di coloro che negli anni hanno contribuito al sostentamento della società sportiva, ma uno spunto di riflessione rivolto alla comunità Rutiglianese sull'importanza dello "sport giocato" e della sua crescita, valorizzando le risorse umane presenti nei confini del nostro territorio. I piccoli proventi economici di sponsor, corsi di avviamento al basket e affitto del tensostatico, oltre alle "spese di gestione" spero vengano INVESTITI con criterio.
Cerchiamo di essere più critici nei confronti della realtà rutiglianese, altrimenti continueremo a confondere la mediocrità in cui viviamo, per eccellenza!

G. P.