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DECRETO SULL'ISTRUZIONE, BOCCATA DI OSSIGENO PER LA SCUOLA

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DL ISTRUZIONE: BOCCATA DI OSSIGENO
PER IL SISTEMA SCOLASTICO E UNIVERSITARIO


Le notizie che giungono in queste ultime ore dal Governo, ed in particolare dal Ministro dell’Istruzione Carrozza, rappresentano certamente una boccata d’ossigeno per il sistema scolastico e universitario del nostro Paese.

Moltissimi gli argomenti toccati dal DL, primo fra tutti l’eliminazione del bonus maturità. Certamente modificare le regole durante lo svolgimento dei test per l’accesso ai corsi di laurea a numero chiuso non è cosa auspicabile ma, nonostante il momento poco indicato, bisogna riconoscere al Ministro un coraggio non indifferente nell'attuare un intervento cosi netto e deciso a sfavore di un sistema di valutazione iniquo e basato molto spesso sulla discrezionalità delle commissioni.

Apprezziamo anche le disposizioni in materia di finanziamento del sistema scolastico ed universitario: 15 milioni di euro saranno destinati precipuamente alla lotta alla dispersione scolastica, mentre altri 7 milioni di euro circa saranno destinati all’orientamento post diploma; ancora, 15 milioni di euro saranno investiti a partire dal 2014 per "favorire il raggiungimento dei più alti livelli negli studi" e "il pieno successo formativo" degli studenti delle medie e delle superiori, ed infine ulteriori 100 milioni di euro saranno destinati al Fondo per le borse di studio degli studenti universitari. Auspichiamo che questi interventi siano il segnale di una volontà da parte del Governo di lavorare su quelle che sono le criticità più evidenti del sistema scolastico ed universitario.

In questa ottica vogliamo leggere l’investimento di 8 milioni di euro destinati ai libri di testo per le famiglie meno abbienti, la messa in ruolo di 27 mila insegnanti di sostegno e la delineazione di un piano triennale che prevede 69 mila messe in ruolo.

Riconosciamo come in un momento di così profonda crisi questo Ministro, finalmente, riconosca l’importanza della cultura quale motore sociale ed anche economico del nostro Paese, smentendo chi qualche anno fa dichiarava che “con la cultura non si mangia”. Crediamo tuttavia che simili provvedimenti rischiano di essere insufficienti se ad essi non seguirà, nei prossimi tempi, un serio ed organico piano di riforma in materia scolastica ed universitaria, e se non si comincerà quanto prima una discussione su nuove forme di didattica, di strutturazione del percorso di studi e di organizzazione della ricerca che valorizzino lo studente e lo stimolino in maniera attiva, valorizzandone le capacità, con l’intento di riportare l’Italia a brillare quale esempio di didattica e ricerca.

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