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DA TARSU A TARES, LA NUOVA TASSA RIFIUTI

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E’ il regalo che ci ha lasciato il governo Monti, si chiama TARES (tassa rifiuti e servizi), introdotta dall’art. 14 del decreto legge 201/2011. Non ha solo mandato in soffitta la vecchia TARSU, ha gravato la tassa sui rifiuti di un prelievo in più che coi rifiuti non c’entra nulla, i cosiddetti “servizi indivisibili”, cioè le strade e l’illuminazione pubblica. Questi servizi peseranno sulla tassa rifiuti da un minimo di 30 a un massimo di 40 centesimi a metro quadro.

Per contro la nuova tassa ha eliminato il prelievo dell’addizionale ECA (10%).  L’altra novità è che la TARES impone la copertura totale del costo di gestione dell’igiene urbana, della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Questo significa che se un comune introitava dalla vecchia TARSU l’80% del costo del servizio, quest’anno sarà costretto ad aumentare la tassa del 10% (l’altro 10% lo recupera non versando più l’addizionale ECA allo Stato).

Presentata la TARES, veniamo a quello che, in merito, si è approvato nell’ultimo consiglio comunale.

Sono stati determinati gli acconti, le scadenze e il numero di rate per l’anno in corso. Le rate sono 3, due in acconto, l’ultima a saldo. Le prime due da pagare entro il 30 settembre e il 15 novembre, la terza rata entro il 31 dicembre. Le due di acconto saranno di uguale importo e dovranno coprire l’80% della tassa che si è pagata nel 2012. Il pagamento avverrà mediante c/c postale “previo invio al contribuente di apposito avviso di pagamento, contenente i modelli precompilati per il versamento degli acconti”. La terza rata del saldo “sarà determinata -dice ancora la delibera approvata- applicando le tariffe deliberate per l’anno 2013 (…) e detraendo l’importo delle prime rate”. E’ su quest’ultima rata che “il contribuente è tenuto al versamento della maggiorazione” per i servizi indivisibili prima citati, “nella misura standard di € 0,30 al mq”.

Quindi entro la fine dell’anno il consiglio comunale dovrà approvare le nuove tariffe, che potranno essere soggette a sconti e ad agevolazioni sulla base di quanto stabilito dal decreto 201/2011. Una cosa c’è, in questa nuova tassa, che può tornare utile ai cittadini dei comuni che fanno la raccolta domiciliare e hanno percentuali da record di differenziazione dei rifiuti.

Il comma 17 dell’art. 14 dice, infatti, che “nella modulazione della tariffa sono assicurate riduzioni per la raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche”.  Al comma successivo il concetto è rafforzato: “Alla tariffa e' applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero”. Due indicazioni importanti che possono mettere il comune di Rutigliano (84% di raccolta differenziata a luglio scorso) nelle condizioni di avere, nella tariffa/rifiuti, un meccanismo che premi i cittadini più virtuosi nella raccolta differenziata.

Fino a dicembre prossimo vedremo, quali saranno le tariffe, che tipo di agevolazioni prevederà il nuovo regolamento e se, finalmente, si avrà una forma di premialità che riconosca l’impegno profuso dai cittadini nella differenziazione dei rifiuti che producono in casa.

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