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SUI TRIBUTI ISTITUITA LA COMMISSIONE D’INCHIESTA

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L’ha proposta il consigliere del gruppo misto (ex FLI) Oronzo Valentini sulla scorta delle cose denunciate dall’opposizione nel consiglio comunale del 3 luglio scorso (qui), quando si è discussa la mozione di sfiducia contro l’assessore Pasquale Redavid.

Allora si è trattato solo di una proposta, nel consiglio comunale che si è tenuto giovedì scorso, 1° agosto, la commissione di inchiesta è stata approvata, all’unanimità, con lo scopo di indagare i “rapporti contrattuali fra il comune di Rutigliano e le società affidatarie dei servizi inerenti i tributi comunali”.

La sua istituzione è un fatto di una certa rilevanza politica. La maggioranza, pur rigettando la richiesta di dimissioni dell’ass. Redavid, ha voluto comunque vederci chiaro su tutto quello che si è discusso nel consiglio comunale di luglio. Come dice, infatti, la delibera approvata nel consiglio del 1° agosto, la commissione nasce dalla necessità di “approfondire le problematiche oggetto della mozione” presentata il 3 luglio dalla minoranza.

Giovedì scorso si è deciso, dunque, che la commissione sia composta da cinque consiglieri, “3 espressione della maggioranza e 2 della minoranza”. I componenti della maggioranza sono Oronzo Valentini, Michele Maggiorano e Giuseppe Tagarelli; a rappresentare la minoranza Michele Masotti e Domenico Gigante. I cinque consiglieri lavoreranno a titolo gratuito a cominciare dal primo incontro fissato per il 20 agosto, i lavori si concluderanno il 30 settembre, dopodiché la commissione relazionerà di fronte all’intero consiglio comunale. L’istituzione delle commissioni d’inchiesta è disciplinata dall’art. 40 del Regolamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari (al link qui sotto).

All’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale c’erano altri punti in discussione: la definizione, nelle rate e nell’entità, del nuovo tributo sui rifiuti, che non si chiama più TARSU ma TARES (tassa rifiuti e servizi). Oltre alla Tares, di cui parleremo più diffusamente in un altro articolo, si è discusso di otto debiti fuori bilancio e rinviate due interpellanze del consigliere Pinuccio Valenzano (Arcobaleno) per assenza dello stesso interpellante.

I debiti fuori bilancio derivano da contenziosi legali venuti al pettine e che hanno visto il comune soccombere. Sono stati tutti riconosciuti e approvati dalla sola maggioranza, tranne uno, che è stato ritirato dal sindaco su input del consigliere di minoranza Mimmo Gigante. Il quale ha fatto notare che su un capitale di 4000 euro erano stati calcolati interessi per circa 11.000 euro, una sbaglio clamoroso che è costato, appunto, il ritiro del provvedimento.

Scarica qui l'art. 40 del regolamento

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