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CORSO MAZZINI, UNA “INSIDIOSA” INSIDIA STRADALE

Qualche giorno fa una signora è caduta sul marciapiede di corso Mazzini, proprio all’angolo dove il corso incrocia via Porta Nuova. Questo è un punto particolarmente critico a causa di una serie di ostacoli (barriere architettoniche) che costringono i pedoni a scansarli o a passarci di mezzo: paletti dissuasori, palo della segnaletica, pozzetto a terra piuttosto rialzato rispetto al livello del marciapiede, cordolo dello stesso marciapiede scivoloso e inclinato verso il basso.

Il tutto in neanche un metro e mezzo lineare e stretto sullo spigolo del palazzo di fronte al cinema L’Acquario. Insomma, quell’angolo è un concentrato di insidie su una strada anche piuttosto in discesa e molto frequentata dai pedoni.

A quella signora, quel giorno, decisamente non le è andata bene. Stava scendendo il corso verso il cinema e si accingeva a girare a destra per immettersi su via Porta Nuova; costretta a passare tra il palo e lo spigolo del palazzo è riuscita a scansare il pozzetto rialzato, ma l’ha aspettata al varco il cordolo inclinato. Allungando il passo per evitare quel pozzetto è caduta sul cordolo scivoloso.

Si è poi rialzata, un po’ dolorante, tra i passanti che le chiedevano se si fosse fatta male. Non conosciamo i postumi della caduta, speriamo non ne abbia avuti. Parlando con alcuni esercenti della zona, abbiamo saputo che in quel punto quasi tutti i giorni qualcuno cade.

Ci vuole poco per risolvere il problema in quel tratto di corso Mazzini, basta togliere un paletto dissuasore -quello che sta proprio all’angolo- decentrare il palo/segnaletica, abbassare il pozzetto, addrizzare il cordolo e renderlo antisdrucciolo. Interventi di poco conto, realizzabili in mezza giornata. Renderebbero quell’angolo meno insidioso e più sicuro per tutti.