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ECCO IL CESSO! NON C’É IL PARCO, MA CHI SI ACCONTENTA GODE

Chi si spettava l’inaugurazione del parco urbano di via Dante/via A. Moro si accontenterà dell’inaugurazione del cesso, che avverrà, prima o poi avverrà. Bisognerà vedere solo chi sarà l’amministratore che taglierà il nastro al pezzo forte delle opere pubbliche 2013. I residenti di via Dante possono dire ora di avere tutti i “servizi”.

Completato in questi giorni, bello, solo, bianco, architettura sobria, essenziale, da DDR (difficilmente Honecker avrebbe fatto di meglio). E’ un priscio, il futuro parco urbano non poteva avere biglietto da visita migliore. Stamattina gli ambulanti del mercato erano in coda per inaugurarlo a modo loro, ma hanno trovato la porta serrata. Forse manca la rubinetteria e i sanitari. All’ufficio tecnico sono indecisi se arredarlo con Richard Ginori, Senesi o altro? Comunque sia, una cosa così ci voleva proprio: 40.000 euro e passa. Però… è uno spettacolo.

Al di là della facile ironia, i cessi -pubblici o privati- sono cosa utile. Quello che abbiamo contestato sin dall’inizio è la posizione. Perché lo si è costruito proprio lì, in bella mostra, in primo piano rispetto al parco urbano che, un giorno o l’altro, sarà realizzato? Questa è la cosa che non abbiamo mai capito e che, fino ad ora, non ci è stata spiegata.

Un’opera pubblica degna di questo nome non può non essere inaugurata. Attendiamo, dunque, l’inaugurazione e chissà che il sindaco, o chi per lui, in quella occasione non ci sveli l’arcano, non spieghi il motivo di così tanta centralità.