CONTENITORI DI PESTICIDI SULLA STRADA PER LA MATERDOMINI
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- Pubblicato Domenica, 14 Luglio 2013 11:07
- Scritto da Gianni Nicastro
di Gianni Nicastro
Luglio è un mese di “guerra” per la viticoltura, una guerra tra gli agricoltori e i vari insetti e funghi che attaccano l’uva, combattuta con atomizzatori carichi di veleno. Una guerra che prende alla gola e alle vie respiratorie.
Non è raro, infatti, quando si va per la campagna, nell’agro rutiglianese, essere investiti, letteralmente, da nubi atomizzate di pesticidi di ogni tipo, puzzolenti. Che ci si avvii in bicicletta, a piedi o in auto, la nube non perdona. Ti entra nelle narici, quindi nei polmoni. Ci si difende tappandosi il naso e la bocca, ma il tentativo di proteggersi è vano, la nube ormai è entrata, la si è respirata, rimane addosso. Una brutta sensazione.
Spesso si vedono trattori atomizzati che sparano a 180 gradi anche quando si trovano a girare il filare a ridosso della strada e questo è il momento più tragico, chi si trova a passare in quell’istante viene trattato come la tignola, la peronospora, come un qualsiasi fungo da uva.
Si è capito, dunque, che in questo periodo andar per la campagna non è molto raccomandabile. Per avere un’idea dell’entità del problema bisogna immaginarseli: centinaia, forse migliaia, di atomizzatori che (tutti i giorni?) partono la mattina, o la sera, contemporaneamente, all’unisono, a spruzzare nell’aria “Prodigy”*, “R6 Erresei Albis”* , “Berlina”*, "Topas"*. Un campionario di sostanze tossiche, nocive, molto irritanti, pericolose per l’ambiente, gli animali e… l’uomo. Sarebbe interessante capire quanto principio attivo viene liberato nell’ambiente da giugno a settembre, quanti metri cubi di acqua appestata è aerosolizzata e che incidenza ha tutto questo appestamento sulla salute dell’ambiente e dei cittadini che vivono in un comune circondato da migliaia di ettari coltivati intensivamente a uva da tavola.
Ma non basta. Ci è capitato qualche giorno fa di trovare per strada -così, buttati lì- tre cartoni pieni di contenitori vuoti di pesticidi, ce n’erano tanti, flaconi e buste. Non vogliamo pensare che quell’agricoltore li abbia lasciati, per strada, perché abitualmente li smaltisce così. Non è raro vedere agricoltori che portano in groppa al loro trattore, davanti, una scatola di cartone con dentro i flaconi e le buste dei fitofarmaci.
E’ probabile che quelle tre scatole siano cadute da un trattore e che, chi lo guidava, non si sia “fastidiato” a raccoglierli. “Chi se ne frega”, avrà pensato quell’agricoltore, “tanto la strada non è mia”. E vai, col trattore atomizzato, dritto verso la rimessa, magari piena di nafta agricola, teloni accatastati, attrezzi del mestiere; rimesse che, spesso, puzzano di fitofarmaci.
Vogliamo credere che non tutti gli agricoltori siano così, che si tratti di qualcuno o di una minoranza, maleducata, irresponsabile verso il prossimo, con un unico, solo, chiodo fisso: vendere l’uva. Che è anche un pensiero legittimo, per carità, ma i rifiuti speciali e pericolosi si smaltiscono correttamente, i teloni esausti non si abbandonano, non si bruciano, i trattamenti si fanno con criterio e, se possibile, rispettando il prossimo.
* Prodigy (Bayer), è un insetticida “a base di metossifenozide, agisce selettivamente ed in maniera efficace sui principali lepidotteri dannosi in frutticoltura (tortricidi ricamatori, carpocapsa, cidia e anarsia) ed in viticoltura (tignole)”. Irritante, pericoloso per l’ambiente. Etichetta: “Smaltire le confezioni secondo le norme vigenti. Il contenitore completamente svuotato non deve essere disperso nell’ambiente. Il contenitore non può essere riutilizzato”.
* R6 Erresei Albis (Bayer) “è un antiperonosporico sistemico a base di fluopicolide e fosetyl-Al per la difesa della vite”. Etichetta: “irritante per gli occhi. Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico”.
* Berlina (Scam): “Insetticida-acaricida (…) indicato per la protezione delle seguenti colture: melo, pero, vite, pomodoro, agrumi”. “Indicazione di pericolo: Tossicologica: nocivo (Xn) Ecotossicologica: Pericoloso per l'ambiente (N)”.
* Topas 10 EC (Syngenta): “fungicida per il controllo di oidio e ticchiolatura di numerose colture. Etichetta: infiammabile, nocivo per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione, irritante per le vie respiratorie e la pelle, rischio di gravi lesioni oculari, tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente acquatico, l'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.
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