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ARTI PERFORMATIVE, IL LABORATORIO APRE LE SUE PORTE

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La Cooperativa Sociale Al.i.c.e. Area Arti Espressive, nell’ambito del progetto “OFFICINE U.F.O. Universi Fortemente Onirici – rete integrata per lo sviluppo di percorsi artistici, di autogestione e di auto imprenditoria” finanziato dall’ Avviso Pubblico per il sostegno alla gestione degli spazi pubblici per la creatività giovanile della Regione Puglia, comunica che, come previsto da progetto, e grazie al sostegno del Comune di Rutigliano Assessorato Cultura e Turismo e delle Politiche Giovanili, Lunedì 15 Luglio dalle ore 18.30 alle 21.00, apre le porte del Laboratorio di Arti Performative “Io, Tu, Noi: Arti, Corpi, Spazi in Prospettiva” per una prova aperta alla cittadinanza.

Chiunque incuriosito può affacciarsi a osservare il lavoro svolto durante questi mesi con i 10 partecipanti al laboratorio, di età compresa fra i 18 e i 40 anni e provenienti dai comuni di Rutigliano, Noicattaro, Turi, Bari. I ragazzi hanno intrapreso un percorso, non semplice, nonostante le apparenze, verso la riscoperta delle potenzialità espressive del proprio corpo, quale medium per realizzare un’opera d’arte. Momenti divertenti, in cui ri-acquistare la padronanza dei propri gesti e dei propri movimenti attraverso la dimensione ludica, si sono alternati a momenti in cui, far emergere la propria personalità senza inibizioni, paure e vergogna, è costato fatica, sofferenza, coraggio.

Un processo di liberazione appunto, proprio in linea con il tema alla base del Laboratorio, che approderà a fine settembre con un festival delle arti performative in cui verranno esposti i lavori dei neo-performer: la relazione con lo spazio, il Palazzo San Domenico nella sua trascorsa funzione di “carcere”, quale metafora più estesa della relazione che spesso i giovani avvertono con il proprio territorio, ostile alle proprie ambizioni, esigenze, desideri; espressione dei propri limiti, in alcuni casi, o dei limiti culturali del proprio ambiente, in altri; senso di oppressione o al contrario desiderio di libertà ed evasione.

Già le esercitazioni, per tutta la durata degli incontri, hanno avuto l’effetto di abbattere le barriere mentali di ognuno, di sciogliere le tensioni e le riserve degli uni verso gli altri e di consolidare nuove amicizie basate sul rispetto reciproco e sul riconoscimento della propria preziosa diversità. La prova verte di una fase di riscaldamento fisico, a cui chi vuole può partecipare se munito di abbigliamento comodo, e di una fase di prova nello spazio, in cui i performers sperimentano le proprie installazioni in vista della loro presentazione alla fine dell’estate.

Si premette che la prova aperta è un work in progress e che poco al momento è definito: chi viene ad osservare, si avvicini nell’ottica di apprendere dei metodi, delle modalità, degli spunti di indagine e ricerca dimostrando comprensione e sensibilità verso gli sforzi altrui. Per questa occasione, i partecipanti saranno accompagnati dalle suggestioni sonore del collettivo di sperimentazione musicale White Noise Generetor, fra le associazioni residenti presso le Officine Ufo. La cittadinanza è invitata.

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