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LAMA, IL COMUNE DIFFIDA L’AQP: NON OCCUPARE SENZA PERMESSO

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E’ partita, la diffida che il comitato e i cittadini stavano aspettando è stata inoltrata all’Acquedotto Pugliese. E’ partita il 5 luglio scorso con all’oggetto “lavori di scavo per la realizzazione collettore fognario in località ‘Lama San Giorgio’”. E’ firmata dai responsabili dell'area patrimonio e dell'area edilizia privata ed urbanistica, rispettivamente dott. Michele Tetro e ing. Erminio D’Aries.

La questione la conosciamo ormai bene, si tratta dell’ultimo tratto dello scavo che l’appaltatrice dell’AQP sta facendo nei pressi del vallone Guidotti per far arrivare il tubo di scarico dei reflui del depuratore di Casamassima, un’area di proprietà del comune di Rutigliano.

“Si precisa -scrivono i due tecnici- che detta area, inizialmente proprietà dell’Ente Ospedaliero ‘Monte dei Poveri’, è pervenuta al comune di Rutigliano in esecuzione” della legge nazionale (833/1978) e regionale (8/1981). “Alla luce di quanto sopra -concludono- si diffida formalmente l’AQP ad intraprendere qualsivoglia iniziativa per l’occupazione e/o acquisizione del suolo in argomento, senza il preliminare assenso di questa amministrazione”.

Dunque, l’AQP è avvertita e per lei la ditta appaltatrice e subappaltatrice. Per poter lavorare su quell’area l’AQP deve chiedere il permesso al comune di Rutigliano, probabilmente proponendo la sottoscrizione di una convenzione e non è detto che il comune quel permesso lo dia. Permettere il passaggio del tubo significa consentire alla fogna depurata di arrivare nel vallone Guidotti a due passi dall’Annunziata.

Il comune di Rutigliano dal 2008 va esprimendo la formale e sostanziale contrarietà a un simile scenario e negli ultimi due anni questa contrarietà si è fatta ancora più decisa. Una contrarietà espressa non solo dalle amministrazioni e dal consiglio comunale, ma anche, e soprattutto, dai cittadini che con le loro manifestazioni e presidi hanno contribuito attivamente a scongiurare che la fogna di Casamassima, grossolanamente depurata, fosse scaricata a cielo aperto sul proprio territorio.

A meno di un atto di forza, preso eventualmente con i poteri commissariali o governativi, l’AQP si è arenata prima di arrivare nella lama. Un buon motivo per andarsene da Rutigliano e magari anche da Casamassima, Sammichele e Gioia del Colle.


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