LAMA SAN GIORGIO, IL COMITATO E IL PRESIDIO DI LUNEDÍ
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- Pubblicato Mercoledì, 05 Giugno 2013 13:58
- Scritto da Rosalba Lasorella
di Rosalba Lasorella
Non intende arrendersi ma necessita di rinforzi il Comitato Cittadino “Salviamo Lama San Giorgio”, alle prese con una dura battaglia che si protrae ormai da due anni. E la battaglia, assolutamente civile e pacifica, si combatte proprio lì, a ridosso degli scavi temporaneamente interrotti, a ridosso della zona archeologica su cui campeggia la Chiesa dell’Annunziata, a ridosso dello spettacolo naturale offerto dal Vallone Guidotti.
Nella mattinata del 3 giugno scorso un gruppo di cittadini ha presidiato il cantiere presso il quale però gli operai della ditta incaricata e dell’AQP non hanno lavorato, perché in attesa che un archeologo della Soprintendenza pugliese li affianchi per vigilarne l’operato. Ancora una volta, dunque, la situazione si rivela non ben definita e la partecipazione della cittadinanza di Rutigliano indispensabile per rimettere in discussione le decisioni maturate in seno alla Regione Puglia.
A partire dalle otto e trenta, allora, il gazebo a strisce sistemato lungo la via che conduce al vallone è stato circondato da agricoltori, rappresentanti di associazioni, giovani (pochi), curiosi e cittadini preoccupati. Quasi completamente assente il consiglio comunale, riunitosi nel pomeriggio per una lunga e particolare seduta monotematica su cui sarà a breve pubblicato un approfondimento.
Il desiderio di capire e di partecipare al movimento in difesa di Lama San Giorgio ha spinto i ragazzi e le ragazze dell’associazione “Prato Fiorito”, accompagnati dai propri educatori, a raggiungere il presidio per una breve esplorazione del territorio. Con lo stesso spirito, la redazione della Ventidue.tv –web tv curata dal centro di riabilitazione psichiatrica Workshop Phoenix- ha approfondito la vicenda e preparato un’intervista al portavoce del comitato Gianni Nicastro.
Non è mancato il sopralluogo delle forze dell’ordine: il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Triggiano Dario Allegretti e il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Rutigliano Giuseppe Procopio hanno parlato con i cittadini presenti e si sono allontanati solo dopo aver preso atto della situazione.
Il comitato cittadino non è intenzionato a desistere; vuole percorrere ogni strada possibile per evitare che le acque reflue provenienti dal depuratore di Casamassima invadano la zona verde storicamente e paesaggisticamente più caratteristica del paese. Non può farlo da solo: ha bisogno di forze, di partecipazione, di organizzazione; ha bisogno di sapere che gli amministratori di Rutigliano non hanno solo unanimemente sottoscritto un documento, ma che forte è la convinzione di dover difendere un bene prezioso ancora non irrimediabilmente compromesso.
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