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ABBIAMO FERMATO GLI SCAVI, DOMANI ANCORA PRESIDIO (AD OLTRANZA)

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E’ successo ancora. La tenacia dei cittadini, organizzati nel comitato “Salviamo Lama San Giorgio”, ha bloccato il cantiere che sta portando il tubo della fogna di Casamassima nella lama di Rutigliano all’altezza del vallone Guidotti. Stamattina presto un gruppo di persone ha piazzato il gazebo del presidio proprio davanti al martellone.

Pochi minuti dopo si è radunata la manifestazione-presidio e lo scavatore non ha più ripreso a lavorare. Gli operai della ditta subappaltatrice sono rimasti lì, fermi, hanno chiamato il direttore dei lavori dell’impresa appaltatrice (la Putignano) che è venuto sul posto a prendere atto della situazione. Il direttore è rimasto sul cantiere fermo, ha anche parlato con i cittadini del comitato, andandosene poi verso le 12:30.

A quell’ora, quando ormai era chiaro che lo scavatore non avrebbe più acceso il suo motore, il presidio ha cominciato a sfollare. Un gruppo di cittadini è rimasto fino alle 15:00, ora in cui l’operatore ha acceso il mezzo, ha richiuso il piccolo tratto di scavo che era riuscito a fare stamattina presto, si è girato ed è andato via verso l’automezzo che lo ha riportato presumibilmente ad Andria. Il presidio ha smobilitato del tutto quando l’escavatore è andavo via.

Domani mattina presto i cittadini ritorneranno sul cantiere perché la decisione presa stamattina è quella di un presidio ad oltranza. Il gazebo è rimasto lì e non sarà smontato fino a quando qualcuno, comune, regione, provincia, soprintendenza, non fermerà di nuovo gli scavi e il tubo.

Quello che si è saputo dagli operatori è che domani mattina l’impresa non lavorerà, la subappaltatrice non sa se i lavori continueranno ed è in attesa di ordini dalla Putignano. Sembrerebbe, insomma, che sia stata la stessa ditta appaltatrice ad autosospendere i lavori.

Si vedrà nei prossimi giorni che consistenza avrà questa sospensione e se di sospensione in realtà si tratta. Una cosa è certa però. La soprintendenza archeologica della Puglia ha rilasciato un parere favorevole agli scavi del tubo a condizione che gli stessi avvengano con la costante supervisione di un suo archeologo. Stamattina il comitato ha saputo che la soprintendenza non fosse a conoscenza della ripresa degli scavi, che stanno avvenendo -lo ricordiamo- su un area di interesse archeologico.

In sostanza da una settimana la ditta appaltatrice dell’AQP sta scavando senza la presenza dell’archeologo. Il comune di Rutigliano dovrebbe verificare se ci sono i presupposti per una ordinanza di sospensione dei lavori, oppure segnalare ufficialmente alla soprintendenza la violazione delle condizioni espresse nel suo parere.

Al di là, comunque, di questioni tecnico-amministrative, quello che è successo stamattina dimostra, ancora una volta, che la mobilitazione paga, che quando i cittadini si mobilitano per una giusta causa (la difesa dell’ambiente, della salute, del territorio) i risultati si ottengono. Si tratta ora di continuare con la protesta pacifica e civile, di continuare il presidio sul cantiere, di fare pressione sulle istituzioni locali, provinciali e regionali perché si prenda sul serio la decisione di rivedere la scelta scellerata di inquinare la lama San Giorgio a Rutigliano cosi come sta avvenendo a Sammichele e, soprattutto, a Gioia del Colle.

I cittadini di Rutigliano sono preoccupati per quello che sta succedendo a Gioia del Colle. Proprio stamattina sulla Gazzatta del Mezzogiorno c’è la notizia, l’ennesima, del sequestro del depuratore della città dei caseifici da parte della Procura di Bari, che ha dato 20 giorni di tempo ai gestori dell’impianto e al comune per mettersi in regola e risolvere i gravi problemi di inquinamento ambientale. Sono partiti anche due avvisi di garanzia, all’amministratore unico della “Pura” -che gestisce l’impianto- e al responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Gioia del Colle, indagati per il reato di disastro ambientale.

I cittadini di Rutigliano è da questo scenario che si stanno difendendo ormai da due anni. Stanno difendendo la parte più bella del loro territorio, quella che conserva -a tratti ancora inalterata- un po’ di sana e rigogliosa natura. La difesa dell’ambiente e dei suoi gioielli archeologici, architettonici, etnografici e storici che lama San Giorgio custodisce da millenni, questo è l’obiettivo dei cittadini e del loro comitato, nulla di più e neanche di meno.

Domani, dunque, il presidio continua. Domani mattina presto si ritorna al vallone.


QUESTO NON DEVE SUCCEDERE A RUTIGLIANO!









































Comune di Rutigliano. La conferenza dei capigruppo stamattina ha deciso di  convocare per lunedì prossimo, 3 giugno, un consiglio comunale monotematico sul problema scarico fogna nel Vallone Guidotti


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