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A LEZIONE D'ARTE CON I "GIOIELLI" MARIANI DI RUTIGLIANO

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di Rosalba Lasorella


«Dobbiamo essere tifosi del nostro patrimonio!»: un’esortazione coraggiosa quella del restauratore di fiducia della Soprintendenza pugliese Giovanni Boraccesi, rivolta agli studenti che questa mattina affollavano la Chiesa Matrice di Rutigliano.

In occasione dell’evento Rutigliano, Città d’Arte: «Ecco i miei gioielli», organizzato dalla Collegiata Santa Maria della Colonna e San Nicola e dall’Associazione Culturale “Democrazia e Riformismo”, si sono infatti portati alla luce i dettagli ed i segreti delle raffigurazioni mariane realizzate tra il 1300 e il 1600. Tesori prestigiosi disseminati tra le chiese più antiche del nostro territorio, dove la devozione nei confronti della Vergine ha contribuito alla realizzazione di veri e propri capolavori.

Ad aprire la manifestazione i saluti istituzionali dell’Arciprete Don Emilio Caputo e dell’Assessore alle Politiche Sociali Angela Redavid, entrambi particolarmente soddisfatti dell’iniziativa che proseguirà sabato e domenica con l’apertura delle chiese nelle quali si conservano le opere in esame. A seguire, i ringraziamenti del Presidente dell’associazione promotrice Saverio Ciavarella, il quale ha celebrato «la cultura come investimento e sviluppo» e invitato i ragazzi ad entrare «in questo magico e misterioso mondo della pittura insieme al nostro Virgilio, Giovanni Boraccesi».

Convinto dell’importanza di educare i più giovani alla valorizzazione delle ricchezze locali è anche il Dirigente della Scuola Secondaria di I Grado Statale “A. Manzoni” Nicola Valenzano, che d’accordo con la Dirigente della Scuola Primaria “G. Settanni” Maria Melpignano, ha ringraziato gli organizzatori dell’evento e lasciato la parola al’occasionale “Virgilio”.

Nel tentativo di catturare l’attenzione degli studenti, Giovanni Boraccesi ha ripercorso in ordine cronologico la storia legata ai “gioielli” dedicati a Maria e quasi tutti racchiusi tra le antiche mura di Rutigliano (diverse sono, infatti, le opere trafugate e mai più ritrovate). Ad accompagnare il viaggio un opuscolo nel quale sono raccolte le raffigurazioni studiate e l’icona di Madonna del Palazzo recentemente restaurata.

L’esperto ha definito con parole semplici le caratteristiche più importanti dei dipinti, inducendo il pubblico presente a riflettere sulla storia che si nasconde dietro le scelte stilistiche degli artisti. I lettori di Rutiglianoonline potranno approfondire l’argomento attraverso un servizio di prossimo montaggio. Intanto, sabato 25 e domenica 26 maggio resteranno aperte per le visite, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00, la Chiesa Madre, la Chiesa dell’Immacolata, la Chiesa del Purgatorio, la Chiesa di S. Chiara (Suore), la Chiesa di Sant’Anna, la Chiesa di S. Domenico, la Chiesa della Madonna del Carmine, la Chiesa dell’Addolorata e la Chiesa del SS. Crocifisso.

Così hanno deciso gli organizzatori coadiuvati da un comitato tecnico-scientifico coordinato da Vito Gassi e composto da Giovanni Boraccesi, dal ragioniere Franco Valenzano, dalla restauratrice Maria Antonietta Catamo, dagli architetti Francesco Di Carlo e Ferdinando Pedone e dalla pittrice Rosanna Scorrano.

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