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CONSIGLIO COMUNALE, COSI' (NON) FUNZIONANO LE COSE

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di Rosalba Lasorella


Che l’aria sarebbe stata incandescente –e le parole fin troppo precipitose- lo avevano capito persino i microfoni, considerando che, in occasione della seduta consiliare di lunedì scorso, hanno deciso di scioperare lasciando i consiglieri quasi afoni. L’intero consiglio, dunque, si è svolto dal banco della Presidenza ed è stato introdotto da un Inno di Mameli stranamente  “fai da te”.

Dei cinque punti all’ordine del giorno, due sono stati quelli effettivamente discussi: l’assegnazione in diritto di proprietà di un lotto ERP e l’approvazione del rendiconto di gestione 2012, quest’ultimo posto nuovamente all’attenzione della poca cittadinanza presente in aula dopo la diffida del Prefetto. Prima di entrare nel merito del dibattito, si deve annotare la segnalazione del consigliere Mario Gaio che, in sede di pregiudiziale, sottolinea –vista la rilevanza degli argomenti in oggetto- la necessità di una presenza consistente da parte degli assessori comunali. L’indicazione viene condivisa anche da molti membri della minoranza, ma non basta a trasformare la loro semplice presenza in concreto intervento.

IL BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DEL LOTTO ERP
A presentare il primo punto all’ordine del giorno è l’Assessore ai Lavori Pubblici Carmine Iaffaldano, il quale si fa portavoce della volontà del Comune di Rutigliano di assegnare in diritto di proprietà il lotto ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), inserito nella lottizzazione B2-35 “San Michele”, tramite l’allestimento di un bando rivolto a cooperative ed imprese edilizie. Il tema è caldo e il consigliere Filippo Masotti si dice subito poco convinto della procedura seguita dall’amministrazione. Egli sarebbe, piuttosto, favorevole al ritiro del punto e ad un confronto diretto circa la delicata questione dell’assegnazione. La sua proposta viene rigettata dalla maggioranza e il dibattito prosegue tra le accuse di «incongruenze e superficialità nella bozza di convenzione», mosse dal consigliere Domenico Gigante, e le reazioni dei consiglieri Oronzo Valentini e Michele Maggiorano.

Il consigliere UDC, in particolare, unendosi ai suoi colleghi nella solidarietà espressa al Sindaco Roberto Romagno, sostiene la decisione presa dal Comune di Rutigliano alla luce del fatto che «nessun assegnatario convocato ha dato risposta» e che «le somme in entrata potranno essere utilizzate per la realizzazione di progetti ed infrastrutture». Prende, allora, la parola il Sindaco il quale, dopo il discorso ricco di ringraziamenti e precisazioni di cui abbiamo già parlato, conferma il mancato riscontro da parte degli assegnatari dei suoli, «probabilmente frenati dal momento contingente particolare». A questo si ricollega il consigliere Vittorio Berardi, ricordando all’assise che lo scorso 26 Aprile si è tenuta una riunione di commissione nel corso della quale si è verificata la situazione dei suoli ERP in tutto il territorio comunale. Verbale alla mano, il consigliere riporta le parole dell’ing. Erminio d’Aries che, circa un mese fa, si diceva in attesa di indirizzi da parte dell’amministrazione per far scorrere la graduatoria, visto l’esito negativo delle comunicazioni inviate alle cooperative.

La minoranza giustifica il silenzio lamentando la scarsa «celerità operativa» dell’amministrazione, una lentezza che amplifica il rischio e tiene sotto scacco gli investitori, soprattutto in un settore, come quello edilizio, fortemente penalizzato dalla crisi nazionale. La discussione procede, ma non si evolve. Alla fine, il primo punto all’ordine del giorno viene approvato con i soli voti della maggioranza.

IL RENDICONTO DI GESTIONE 2012
Dopo la diffida prefettizia, il consiglio comunale di Rutigliano si accinge ad approvare il rendiconto di gestione dello scorso anno. I microfoni continuano a non funzionare, la tensione sale e i cittadini, ancora una volta, sono esclusi da un dibattito che tocca i delicati temi delle finanze e della crescita del paese. A relazionare è l’Assessore al Bilancio Nicola Mastrocristino, il quale concentra in pochi minuti i dettagli più tecnici dell’operato amministrativo: avanzi, entrate, uscite, investimenti, Patto di Stabilità. Tutto, secondo l’assessore, nell’ottica di un «percorso di gestione attento, trasparente e responsabile» che ha permesso al Comune di Rutigliano di mantenersi in attivo e di salvaguardarsi in caso di emergenza.

«Per quanto riguarda le spese di investimenti, posso solo dire che le difficoltà provenienti dal Patto di Stabilità, che determinano la quasi impossibilità di utilizzare l’avanzo di amministrazione, non ha paralizzato completamente le spese di investimento. Infatti siamo riusciti, grazie soprattutto ad un  puntuale controllo dei flussi finanziari in entrata e uscita, a porre in essere discrete spese di investimento». A quali investimenti faccia riferimento, l’assessore lo specifica subito dopo: «L’acquisizione definiti va a patrimonio comunale dell’area destinata al parco in Via Aldo Moro per circa 300.000 euro, l’acquisizione di aree non convenzionate, il Piano Particolareggiato di Via Cellamare, l’avvio dei lavori di mitigazione del canale Cappuccini, prosecuzione ed ultimazione dei lavori in ambito del PIRP, lavori di manutenzione straordinaria degli immobili comunali e degli edifici scolastici, di strade e zone destinate al traffico pedonale, risistemazione della zona destinata ad area mercatale».

L’assessore è, dunque, soddisfatto del risultato raggiunto e chiede l’approvazione di un documento sul quale la minoranza nutre, invece, forti dubbi. Si torna, innanzitutto, a sottolineare la mancanza di relazioni dettagliate sulle attività svolte dai singoli assessorati e dai responsabili dei servizi e il consigliere Giuseppe Valenzano trova che dal rendiconto non emerga né un «disegno strategico» né «la direzione verso cui si muove l’ente». Mette, inoltre, in discussione l’aumento delle entrate tributarie a fronte dei pochi programmi effettivamente portati avanti, sollevando notevoli carenze: «Non è stato istituito ancora il controllo di gestione, non è stato istituito ancora l’albo dei beneficiari dei contributi e dei benefici di natura commerciale e non è stato ancora reso pubblico il piano triennale delle opere pubbliche».

Della stessa opinione è il suo omonimo in quota Arcobaleno, che ha parlato di «inerzia dell’amministrazione» suscitando la reazione del Presidente della 1^ Commissione Giuseppe Romagno: «Noi, tutti noi, durante i 12 mesi che hanno caratterizzato il 2012, abbiamo visto, sentito, appurato e verificato l’andamento della gestione comunale, quindi noi oggi abbiamo il frutto di questa gestione e dobbiamo solo, fermo restando le dovute osservazioni, approvare il risultato di esercizio».

Tuttavia, la «macchina sana, equilibrata e ordinata» vantata dal consigliere Romagno nasconde, secondo Vittorio Berardi, gravi difetti, manifestati in primo luogo dall’ingente avanzo di amministrazione (circa 2.400.000 euro) che comprometterebbe l’«equilibrio economico» e la «tendenza al pareggio» menzionati dai revisori dei conti all’interno della relazione allegata e segnalerebbe la povertà progettuale dell'amministrazione. Ribatte, ancora una volta, il consigliere Valentini mettendo in risalto la capacità della stessa di reagire alla pressione tributaria degli ultimi tempi con parsimonia ed esortando il Sindaco ad «avere coraggio» perché «il compito della politica è adesso quello di provare a sviluppare tutto questo patrimonio che noi in tutti questi anni abbiamo diligentemente saputo mettere in cassa e, se si tratterà di sforare il Patto di Stabilità, si dovrà avere il coraggio di farlo pur di andare incontro alle esigenze del cittadino».

Le dichiarazioni di voto palesano già quello che sarà il risultato finale, ma prima dell’approvazione il Presidente del Consiglio Comunale Matteo Colamussi interviene per esprimere la sua piena condivisione nei confronti di un rendiconto che egli reputa efficace e capace di rasserenare gli animi della cittadinanza: «Qualcuno mi ha insegnato che i bilanci non si valutano solo dai numeri; fare delle valutazioni numeriche mi sembra adesso azzardato, soprattutto perché i numeri danno eccessivamente ragione all’amministrazione». «Noi stiamo approvando numeri questa sera, se i numeri vengono contestati vuol dire che siamo a follia pura!» insiste il consigliere Berardi, chiedendo che venga allegata agli atti una dichiarazione del dott. Tetro nella quale si accenna alla possibilità di reinvestire «oculatamente e con saggezza» parte dell’avanzo di amministrazione. I numeri, d’altra parte, hanno un valore e con 13 voti favorevoli il provvedimento è approvato.

LA CONCLUSIONE
Sui costi e i benefici del randagismo presenta la sua interpellanza il consigliere Berardi, penalizzato da un clima in cui si sprecano le provocazioni e il dialogo si fa sempre più difficile. Le sue richieste, mosse dall’interessamento di un cittadino intenzionato ad approfondire il contratto che lega il Comune di Rutigliano alla Mapia Srl, non vengono accolte. L’Assessore Gianvito Defilippis ritiene, infatti, che il consigliere avrebbe dovuto presentare una richiesta di accesso agli atti in sede diversa e separata da quella della stessa interpellanza e rimanda la discussione a quando la domanda sarà correttamente inoltrata. Il consigliere Berardi è allibito, non può che ritenersi insoddisfatto e si prepara a denunciare l’accaduto esponendo tutte le sue ragioni.

Alle 21.30 resterebbero ancora due punti all’ordine del giorno, ma la maggioranza si è dileguata e la mancanza del numero legale designa la fine di una seduta consiliare in cui è apparso chiaro che i microfoni sono solo una delle tante cose che certamente non funzionano.




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