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I BELLISSIMI DISEGNI DEI BAMBINI “MADONNARI”. Fotogallery

Ieri mattina, in una splendida giornata di sole, il Viale della Repubblica è stato preso d’assalto da tanti bambini, ragazzi, maestre e genitori. In occasione del decimo anniversario dell’Omaggio a Maria la Chiesa Madre ha organizzato alcune classi delle scuole di Rutigliano in una iniziativa artistico-religiosa dal sapore antico: dipingere sulla strada con i gessetti, l’arte dei madonnari.

Ad assisterli un vero madonnaro, «Vito Zullo, uno dei pochi madonnari rimasti, pare che in Italia ce ne siano soltanto una decina» ci ha detto stamattina don Emilio Caputo, arciprete della Chiesa Madre, che ieri ha sovrinteso a tutta la manifestazione.

«In passato l’Omaggio a Maria -ci ha ricordato don Emilio- si è fatto in altre chiese, quest’anno è toccato alla Chiesa Madre e, nel suo decennale, abbiamo pensato di fare qualcosa in più, a questa novità. Cioè, coinvolgere le scuole -dall’asilo fino all’ITC- per far manifestare il loro legame con Maria attraverso questa tecnica (che in realtà sta scomparendo), che è quella dei “madonnari”, ovvero dipingere per la strada le immagini di Maria».

«Gli alunni -ci ha detto ancora- sono stati preparati un po’ dalla maestre, in modo particolare dalle insegnati di religione cattolica, ma poi c’è stato un vero maestro in villa, Vito Zullo appunto, di Santeramo. ha preparato i bambini, ha fatto vedere come si disegnano le immagini, come riprodurle in grande sull’asfalto, poi come dipingerle, uniformare il colore coi gessetti. Sono venute fuori delle opere bellissime».

Non solo, dunque, un momento di devozione alla Madonna, ma anche la riscoperta di un'arte e una tecnica che rischiano di estinguersi. I bambini si sono divertiti? «Tantissimo. Io poi ho detto alle mamme, scherzando, quando tornate a casa metteteli in lavatrice con tutto il grembiule, perché si sono sporcati di gesso all’inverosimile. Insomma, abbiamo fatto questa cosa bella dei madonnari, tecnica che i bambini non conoscevano e che hanno scoperto con molto interesse».

Quanti bambini, grosso modo, hanno partecipato alla iniziativa. «Sinceramente non lo so. In pratica -ha detto infine don Emilio- ogni scuola ha partecipato con una classe; per esempio la “A. Moro” e la “Settanni” erano presenti con tutte le quarte, gli asili con le classi più grandi, poi anche alcune classi dell’ITC. Credo che siano stati coinvolti almeno 150, tra bambini piccoli e ragazzi».

I disegni