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DALLE FIANDRE A RUTIGLIANO PER SAN NICOLA E I FISCHIETTI

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di Gianni Nicastro


Ieri mattina ci siamo imbattuti in un pullman di turisti. Hanno raggiunto Rutigliano da Bari per visitare, in una splendida giornata di sole, San Nicola e i fischietti in terracotta. Li abbiamo incrociati davanti allo “Zero6”. «Siamo un gruppo misto di 25 persone che vengono dalle Fiandre, cioè dal Belgio e dall’Olanda» ci ha detto Herman Cole, un simpatico e baffuto signore che sembrava essere la guida, di sicuro l’interprete del gruppo visto che parlava un perfetto italiano.

Gli abbiamo chiesto da dove venissero in modo particolare. «Siamo tutti soci di una associazione che si chiama Sint-Niklaas, associazione San Nicola -ci ha risposto-  siamo a Bari fino a sabato e abbiamo colto l’occasione per visitare anche Rutigliano, il Museo del fischietto, la chiesa di Madonna della Colonna e San Nicola. Dopo andremo a Mola per vedere il Giro D’Italia, dopo andiamo a Polignano, poi Matera, Altamura ecc. Sì, una giornata piacevole, per il tempo, per la compagnia e per quello che abbiamo potuto vedere».

Abbiamo chiesto al sig. Cole se conoscevano già Rutigliano e le sue tradizioni, come San Nicola e i fischietti, prima di arrivare a Bari. «E’ stato l’amico Vito Lisco qui presente, figurante di S. Nicola, che l’anno scorso, quando sono stato di nuovo qui per le festività a Bari, mi ha lasciato un foglietto del corteo storico di Rutigliano. Ho scoperto il vostro paese, ho visto i legami con San Nicola e ho deciso, nella misura del possibile, di inserire Rutigliano nel giro che stiamo facendo».

Herman ci  ha detto che è stato qui ad aprile scorso con la moglie e il sig. Lisco per una sorta di sopralluogo. «Il Museo del Fischietto mi ha convinto -ha aggiunto- come ha convinto il mio gruppo anche oggi perché è veramente qualcosa di interessante; con una guida come Gianni (Capotorto, ndr) che ci ha indicato, spiegato, che ci ha fatto capire durante la visita interessante fatta al museo». Dopo il museo c’è stato il passaggio del gruppo in Chiesa Madre, qui i turisti hanno conosciuto Don Emilio e visitato San Nicola.

«Ho già partecipato l’anno scorso al Corteo Storico che organizzate qui in onore di San Nicola e quest’anno ritorniamo per la seconda volta a Rutigliano» ci ha detto Vito Lisco, presidente dell’associazione culturale barese “I Figuranti di S. Nicola” che ha organizzato la visita turistica a Rutigliano insieme al locale Comitato SS. Crocifisso-San Nicola. «Ho portato il mese scorso l’amico Herman per la prima visita ed è rimasto affascinato dalla vostra città, se n’è innamorato e, quindi, ha deciso di portare qui il suo gruppo. Loro vengono quasi tutti gli anni in occasione delle festività di San Nicola e quest’anno sono passati anche da Rutigliano».

La tua e la nostra, due città accomunate dallo stesso santo che è anche il santo patrono di Rutigliano. Herman, c’è molta devozione nella tua città per questo santo? «Sì, se la nostra città si chiama Sint-Niklaas, questo vuol dire che per forza c’è un legame, c’è… sì parliamo di devozione. Abbiamo con noi anche il nostro arciprete che è venuto qui un’altra volta. Ora siamo 25 e il gruppo è un po’ più internazionale perché ci sono 24 fiamminghi e 4 olandesi, anche loro fanno parte di una associazione che si occupa di San Nicola».

Visto il comune interesse e devozione per San Nicola abbiamo chiesto al sig. Cole se si può pensare ad un gemellaggio religioso-culturale tra Rutigliano e Sint-Niklaas. «Assolutamente no, come ho già detto al vicesindaco» è stata la risposta. «Perché -ha spigato- Sint-Niklaas ormai dal 1962 ha un gemellaggio con Lucca e una città da noi può gemellarsi unicamente con una città. Non possiamo, quindi, né con Rutigliano, né con Bari. Anche se noi a Sint-Niklaas abbiamo una grande ditta che costruisce mattoni e là c’è argilla, e c’è argilla anche a Rutigliano. Non si sa mai, forse un giorno, una mostra tipo fischietti, chissà…».

Abbiamo dunque molto in comune. «Sì sì, in un certo modo sì; noi siamo una città di 75.000 abitanti che per il Belgio è già grande avendone soltanto 10 milioni e mezzo».
Come hai trovato la città di Rutigliano, ti è piaciuta? «Parlo solo del centro storico, mi ha impressionato come in aprile, oggi forse di più perché abbiamo avuto il tempo e l’entusiasmo di chi ci ha accompagnato, straordinario». Abbiamo un bel centro storico! «Avete sicuramente un bel centro storico, poi con una brava guida che ti spiega le cose diventa ancora più ricco».
A fare da guida ai turisti arrivati fin dalle Fiandre e dai Paesi Bassi nella città di San Nicola e dei fischietti in Terracotta è stato il giornalista e storico locale Gianni Capotorto.

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