IN ESPOSIZIONE I "GIOIELLI" MARIANI DI RUTIGLIANO
di Rosalba Lasorella
Rutigliano, Città d’Arte: «Ecco i miei gioielli» è il nome dell’iniziativa presentata questa mattina durante la conferenza stampa indetta dalla Collegiata Santa Maria della Colonna e San Nicola e dall’Associazione Culturale “Democrazia e Riformismo” di Rutigliano.
L’evento, collocato nel decimo anniversario di “Omaggio a Maria”, nell’anno della Fede e nel mese di maggio tradizionalmente dedicato alla Madonna, prevede l’esposizione delle opere dedicate alla Vergine e risalenti al periodo che va dal 1300 al 1600.
«Rutigliano custodisce un tesoro artistico molto importante, spesso ignorato dagli stessi cittadini» ha esordito l’Arciprete Don Emilio Caputo, esibendo per l’occasione la restaurata icona di Madonna del Palazzo. «Il nostro obiettivo è quello di aprire il territorio alla cultura e alla conoscenza, valorizzando i capolavori che sembrano nascosti» ha continuato il Presidente dell’associazione “Democrazia e Riformismo” Saverio Ciavarella, particolarmente convinto che i giorni 24, 25 e 26 maggio saranno rilevanti per la crescita culturale del paese.
Venerdì 24 maggio, in particolare, le raffigurazioni mariane saranno tecnicamente e storicamente illustrate da Giovanni Boraccesi, restauratore di fiducia della Sovrintendenza di Puglia, il quale raccoglierà virtualmente le opere presso la Collegiata e ne svelerà i segreti agli alunni della Scuola Secondaria di I Grado Statale “A. Manzoni”. «Sarà un modo per stimolare i più giovani alla conoscenza diretta e alla comprensione delle opere che sui libri si imparano solo teoricamente» -ha spiegato il Dirigente prof. Nicola Valenzano- «ed io credo nella necessità di distribuire la cultura e di abituare i ragazzi alla lettura delle opere d’arte».
Un lavoro non indifferente quello del noto restauratore rutiglianese, chiamato a raccontare gli omaggi artistici e devozionali a Maria e a ricostruire la storia di quelle opere che, trafugate, non sono giunte fino a noi. Nei due giorni successivi, infine, potranno essere liberamente visitate le chiese nelle quali si collocano i «gioielli» in oggetto.
Questo il programma ideato dai promotori e curato da un comitato tecnico-scientifico coordinato da Vito Gassi e composto da Giovanni Boraccesi, Franco Valenzano, dalla studiosa Maria Antonietta Catamo, dagli architetti Francesco Di Carlo e Ferdinando Pedone e dalla pittrice Rosanna Scorrano.