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OFFICINE UFO, APERTO IL LABORATORIO DI ARTI PERFORMATIVE

Officine UFO: avviata la formazione alle Arti Performative

È cominciato lunedì 8 Aprile, presso le Officine UFO in Palazzo San Domenico,  il Laboratorio di Arti Performative “Io, tu, noi: arti, corpi, spazi in prospettiva”  organizzato dalla Cooperativa Sociale Al.i.c.e Area Arti Espressive, in collaborazione con il Comune di Rutigliano e le associazioni residenti Softcrash, Menti a Piede Libero, LAN: Laboratorio Architetture Naturali e il collettivo di sperimentazione musicale White Noise Generator, con l’intento pionieristico di fornire a dieci ragazzi del territorio, un percorso teorico-pratico nella giovane disciplina artistica della Performance Art.

Nata sulla scia delle avanguardie storiche del ‘900, maturata negli anni ’60-’70 dalla contaminazione dei campi artistici tradizionali, pittura, scultura, musica, teatro, fotografia, l’arte della performance si consolida come genere durante gli anni ’80, fino ai nostri giorni, stravolgendo il sistema dell’arte e l’approccio all’opera d’arte. Nella lezione introduttiva, i tutor del laboratorio Miki Gorizia e Donatella Tummillo, hanno esposto ai dieci selezionati, provenienti da Rutigliano, Noicattaro e Bari, le circostanze storico-sociali nelle quali le arti performative si sono formate, presentando loro, attraverso foto gallery e video, gli artisti di maggior spicco in questo ambito, quali Vito Acconci, Joseph Beuys, Chris Burden, Gilbert & George, Laurie Anderson, Nam June Paik, soffermandosi su Marina Abramovich , autodefinitasi con ironia la “nonna della perfomance”, il cui recente film-documentario “The Artist is present”, tratto dalla sua ultima fatica al MoMa di New York, l’ha resa ancor più celebre e popolare a livello internazionale.

Offrire ai partecipanti input e stimoli dalla Storia dell’Arte ha l’obbiettivo di alimentare un bagaglio di idee che conduca i futuri performer ad elaborare un proprio “progetto”, video, fotografico o body-live-happening, che partendo dalla memoria del luogo e dal rapporto del proprio corpo con lo spazio (il Palazzo San Domenico come carcere), ridiscuta la propria relazione con il territorio. I lavori, sviluppati nell’arco di alcuni mesi, confluiranno nella proposta di un Festival delle Arti Visive e Performative, alla fine dell’estate, in cui verranno mostrati alla cittadinanza.

In quest’ordine di idee, i ragazzi sono stati guidati, al secondo appuntamento, a visitare a Bari, presso l’Ex Palazzo delle Poste,  la mostra “E-Visioni: il carcere in pellicola, collages e graffiti” finanziata dall’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia e organizzata dalla Mediateca Regionale Pugliese in collaborazione con il Museo della Memoria Carceraria, la Casa Circondariale e l’Università di Bari, l’Apulia Film Commission. Numerose le suggestioni che i selezionati al laboratorio hanno potuto registrare visionando: le locandine dei cosìddetti “prison movies” dagli anni ’20 ad oggi; il reportage fotografico dei graffiti incisi sui muri delle celle, utilizzati per contare i giorni, esprimere stati d’animo, lasciare una traccia;  i lavori artistici dei detenuti quale attività ricreativa e catartica di espiazione.

Per il prossimo appuntamento, lunedì 22 Aprile i ragazzi inizieranno un training fisico che alleni e risvegli le potenzialità del proprio corpo come medium espressivo. Nella seconda parte della lezione, intorno alle 19.30 assisteranno alla lezione del giornalista di Rutigliano, Gianni Capotorto, esperto di storia locale, sulle stratificazioni delle funzioni che il Palazzo San Domenico ha assunto nella storia, utile per meglio approfondire il Genius Loci entro cui localizzare i propri interventi. Chi interessato può partecipare: Lunedì 22 Aprile, ore 19.30 circa, presso Officine UFO, Chiostro del Palazzo San Domenico, via L.Tarantini 28.

Miki Gorizia
Responsabile alla comunicazione e alle arti performative
per la Coop. Alice Area Arti Espressive