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LEGGE RIFIUTI ZERO, RACCOLTA FIRME STAMATTINA A RUTIGLIANO

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di Gianni Nicastro


C’è chi sostiene sia impossibile e chi, invece, ritiene alla portata culturale e tecnologica dell’epoca in cui viviamo la riduzione a zero dei rifiuti. “Zero Waste”, infatti, si chiama il movimento internazionale, capeggiato dallo scienziato, chimico americano, Paul Connett, che propugna un mondo senza rifiuti quindi senza discariche, inceneritori e tutti quei processi industriali finalizzati al mero smaltimento degli scarti della società dei consumi e non al loro recupero. In Italia questo movimento ha fatto partire una campagna di sensibilizzazione e informazione a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare intitolata, appunto, “rifiuti zero”.

Perché possa arrivare in parlamento una legge di iniziativa popolare ha bisogno di essere sostenuta da almeno 50.000 firme. Si vanno costituendo nei comuni i vari comitati promotori ed è già partita la raccolta di firme a sostegno di questa legge. Stamattina si è tenuto in tutta Italia il “1° firma day” e anche a Rutigliano si è potuto firmare al primo banchetto allestito in villa da due rappresentanti del locale comitato promotore, Foteini Makrigianni, una giovane donna di origini greche, e Massimo Capursi. Li abbiamo intervistati.
«Questa proposta di legge vuole arrivare a rifiuti zero appunto, vuole -attraverso decreti e provvedimenti- arrivare a non produrre più rifiuti, a non avere come prodotto finale il rifiuto ma tante altre cose: dal riciclo al reinventare, riprodurre, dallo stesso rifiuto, cose che possono essere utili. Il tutto creando nuovi posti di lavoro, riducendo l’inquinamento», ci ha detto subito Foteini Makrigianni.

Dal momento in cui si consuma è difficile non produrne. Mi pare di capire che voi proponiate una diversa destinazione dei rifiuti, che si valorizzino e non si smaltiscano così come sono.
«Infatti, i rifiuti non devono finire in discariche, ma in luoghi dove si trasformino in cose utili. Ovviamente questo diventa tanto più facile quanto meno se ne producono. Se noi continuiamo a produrre tanti rifiuti riutilizzarli diventa sempre più difficile».

Quindi ridurre a monte i rifiuti e magari produrre merci con materiali del tutto riciclabili.
«Certo, con lo sviluppo della ricerca si deve tendere a produrre merci altamente riciclabili. Si può fare, anzi si fa. In altri paesi, tipo la Scandinavia, nel Nord Europa in generale o nella stessa Germania, non ne hanno più di questi problemi».

Senza andare altrove, voi oggi state raccogliendo le firma in un comune che pratica l’80% di raccolta differenziata da oltre un anno.
«Questa è una cosa bellissima, perché qui è già fatta la metà della legge “rifiuti zero” che proponiamo. Poi, io sono una abitante di Rutigliano, sono molto contenta e, in effetti, dall’inizio fino ad oggi io e la mia famiglia tiriamo fuori l’indifferenziato ogni tre settimane e quando lo esponiamo, il contenitore grigio, non è neanche pieno. Piano piano la gente impara come si fa a differenziare bene e anche a riutilizzare».

Quella che proponete è una legge di iniziativa popolare. Che tipo di risposta vi aspettate da questo nuovo parlamento, ritenete ci siano le sensibilità adeguate a recepire una legge del genere?
«Noi speriamo, lo auspichiamo soprattutto. Speriamo che arrivi in Parlamento, che questo Parlamento la prenda in considerazione, perché spesso succede che le leggi di iniziativa popolare arrivino in Parlamento ma non si sa poi che fine facciano».

Rimangono nei classici cassetti.
«Prima o poi, comunque, se ne parlerà. Noi riteniamo che questo Parlamento e quello successivo debbano prendere seriamente in considerazione questi argomenti, anche perché facciamo parte della Comunità Europea e il Parlamento europeo ha già discusso di queste cose e ha già preso una decisione: tutti i paesi europei sono chiamati sin dal 2007 a dare risposte concrete ed entro il 2020 a completarlo questo progetto».

«Rutigliano in quanto comune già avanzato sulla raccolta differenziata, parte da una posizione di vantaggio» ci ha detto Massimo Capursi.  «E’ chiaro che il nostro auspicio -ha continuato-  è quello di far sì che questa legge abbia un carattere nazionale perché i comuni virtuosi, poi, paradossalmente, potrebbero essere penalizzati dai comuni viciniori non virtuosi. E noi lo sappiamo, perché abbiamo qui vicino il problema della discarica Lombardi che, adesso, mi pare sia chiusa…».

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«Sì, e questo pone il problema delle discariche e di tutta la filiera che prevede anche l’uso dei termovalorizzatori, tecnologia di smaltimento dei rifiuti osteggiata dalla stessa Comunità Europea. La logica di questa proposta, invece, va verso la riduzione dei rifiuti, degli imballaggi, ma senza togliere lavoro anzi, creando nuove modalità non solo di recupero, ma di produzione di quei pacchi e pacchetti che ci ritroviamo ogni volta che andiamo a fare la spesa al supermercato, che poi costituiscono un rifiuto il cui smaltimento costa alla collettività. Un altro aspetto importante di questa legge è l’art. 15 che parla di tariffa puntuale. Ovvero, il cittadino deve essere premiato, cioè deve pagare sulla base di quello che produce e differenzia non sui metri quadri».

Avete in mente altre iniziative oltre questa di stamattina.
«Noi saremo qui tutte le domeniche, a maggio attiveremo altri punti a Rutigliano, coinvolgeremo i comuni vicini e grazie anche all’opera dei media, quindi anche a te, a rutiglianoonline, vogliamo raggiungere tutte le famiglie rutiglianesi».

Un cittadino che volesse sottoscrivere questa proposta di legge al di là delle iniziatiche che metterete in campo, a chi e dove si deve rivolgere; al comune, per esempio, ci sono i moduli?
«Al comune da lunedì, all’ufficio anagrafe (abbiamo già contattato la dott.ssa Frugis). Anche nelle scuole verrano attivati dei punti di raccolta delle firme. Noi ci terremo in contatto e grazie alla tua opera di divulgazione i cittadini potranno seguire tutte le iniziative e le informazioni, come possono già fare andando sul sito ufficiale “legge rifiuti zero” dove è costantemente monitorata la raccolta di firme a livello nazionale».

Da domani, dunque, chi volesse firmare per sostenere questa proposta può farlo recandosi al comune di Rutigliano munito di documento di riconoscimento.

Per approfondimenti clicca qui

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