LE CITTÀ DEL SS. CROCIFISSO SI INCONTRANO
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- Pubblicato Mercoledì, 03 Aprile 2013 09:07
- Scritto da Comune di Rutigliano
Da Venerdì 5 a Domenica 7 APRILE
Le Città del SS. Crocifisso
si incontrano a Galtellì (Nuoro)
Anche RUTIGLIANO tra le quindici delegazioni di Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Sardegna e Sicilia
In occasione del 400° Anniversario dei miracoli del Cristo di Galtellì (Nuoro), da Venerdì 5 a Domenica 7 Aprile il piccolo centro sardo (fregiato della “Bandiera Arancione” dal Touring Club e inserito tra i “Borghi Autentici d’Italia”) ospiterà le delegazioni della Associazione delle “Città del SS. Crocifisso” per un itinerario di fede, cultura ed eno-gastronomia teso a valorizzare ogni singola Municipalità.
A Galtellì saranno presenti i Comuni di Brienza (Potenza), Galatone (Lecce), Gravina in Puglia (Bari), Forenza (Potenza), Marcianise (Caserta), Monreale (Palermo), Monteiasi (Taranto), Monteroni (Lecce), Palo del Colle (Bari), Rutigliano (Bari), Saracena (Cosenza), San Giorgio Jonico (Taranto), Trani e Triggiano (Bari).
La città di Rutigliano sarà rappresentata dall’Assessore alla Cittadinanza Attiva e alle Politiche Sociali Angela Redavid e dall’Assessore alle Attività Produttive Michele Martire, quest’ultimo anche nel suo ruolo di Vice Presidente della Associazione delle “Città del SS. Crocifisso”.
La leggenda del Crocifisso di Galtellì ha alcuni aspetti in comune con quella del Crocifisso di Rutigliano e di altri centri in cui si venera il Cristo in Croce. Si narra, infatti, che una cassa di legno venne trovata sulla spiaggia di Marina di Orosei, il 3 Maggio 1394, contenente la statua del Cristo. Venne trasportata, con un carro, attraverso diversi paesi vicini, dagli abitanti di Sarule che intendevano portarla in una delle loro chiese. Passando per Galtellì e giungendo di fronte alla chiesa di Santa Maria delle Torri, il carro, improvvisamente, si bloccò. I due buoi che lo trasportavano vennero incitati a proseguire, lasciati riposare e addirittura sostituiti da altri due, ma il carro non si muoveva.
Visto ciò che era successo, Sarulesi e Galtellinesi decisero di lasciare la statua li dove “essa aveva voluto fermarsi”. Dopo il posizionamento della statua all’interno della chiesa, il carro si “sbloccò”. Da allora Sarule e Galtellì hanno un gemellaggio, e ogni 3 Maggio, i due paesi festeggiano il patrono “SS. Crocifisso”. Questa però è solo la leggenda: sembra che la statua del Cristo, in realtà, sia stata donata da uno scultore spagnolo. Successivamente la statua del Cristo sembra aver realizzato dei miracoli, tra cui l’aver “sudato e pianto sangue” (nel 1612).