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IL COSTO ECONOMICO E AMBIENTALE DEGLI INCIVILI

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Su input di un esposto di proprietaria e comandatario di alcuni terreni vicino al ponte sulla circonvallazione, in contrada Caggiano, e della Prefettura di Bari, il comune ha fatto pulire “l’inceneritore a cielo perto” di Rutigliano. Sì, perché sotto quel ponte da anni si abbandonano rifiuti di ogni tipo -anche speciali e pericolosi- ai quali ogni tanto si dà fuoco. E quando bruciano quintali di plastica agricola, come l’anno scorso, è facile immaginare quali temperature si sviluppano sotto quel ponte a cuocerne le campate in cemento compreso prefabbricato.

L’esposto di quei due privati è stato fatto ad aprile del 2012, a giugno dello stesso anno è intervenuto il Prefetto, a luglio la Polizia Municipale ha effettuato un sopralluogo, a dicembre è stata incaricata la ditta Serveco ad effettuare la caratterizzazione dei rifiuti abbandonati in modo da assegnarne i vari codici CER.

La bonifica vera e propria, la Serveco, l’ha cominciata il 18 febbraio scorso terminandola cinque giorni dopo. Non è passato neanche un mese che i rifiuti sono ricominciati a fiorire sotto quel ponte. Qualche giorno fa abbiamo, infatti, trovato una catasta di tubi in plastica, ingombranti e dei mucchi di sermenti pericolosamente vicini a quei tubi e proprio sotto le campate del ponte.

E’ presumibile che quegli sfalci di potatura siano stati accatastati lì da qualche proprietario di tendone. Speriamo che nessuno dia fuoco, perché insieme ai sermenti brucerebbe anche la plastica. Ma torniamo alla bonifica fatta dalla Serveco. La caratterizzazione dei rifiuti ha sortito il seguente “catalogo”:
- inerti 40 t
- pneumatici 0,5 t
- imballaggi 5 t
- apparecchiature elettriche fuori uso 0,5 t
- sfalci di potatura 1 t
- cemento amianto 0,1 t
- guaina bituminosa 1 t
- vetro 0,5 t

Dopo la caratterizzazione i rifiuti sono stati cerniti e separati, in parte recuperati, in parte smaltiti, ma i problemi non sono finiti. La regione Puglia ha richiesto al comune il CSC (concentrazione soglia di contaminazione) per valutare il grado di contaminazione del suolo di contrada Caggiano. Sarà la stessa Serveco a svolgere quest’altro tipo di analisi. Nel caso il suolo dovesse risultare contaminato tutta l’area sarebbe circoscritta e messa in sicurezza.

Gli incivili che hanno abbandonato lì i rifiuti devono sapere che l’intera operazione di bonifica, fino ad oggi, è venuta a costare al comune 19.360 euro. Non osiamo immaginare cosa verrebbe a costare ripulire l'intero territorio dalle discariche abusive disseminate ovunque, un costo che graverebbe sulle pubbliche finanze e che si potrebbe evitare con poco, con un po’ di sana civiltà ed educazione verso il prossimo.



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