CONSIGLIO COMUNALE, I CINQUE PUNTI DISCUSSI
di Rosalba Lasorella
Si è straordinariamente riunito lo scorso 11 Marzo il consiglio comunale di Rutigliano per discutere i sei punti all’ordine del giorno, divenuti cinque nel corso della seduta. Il dibattito si è particolarmente concentrato sui lavori delle opere di urbanizzazione primaria e di mitigazione del rischio idraulico previste nel Piano Particolareggiato di Via Cellamare, alla luce di quella richiesta inoltrata, circa un mese fa, dalla minoranza per la convocazione urgente di un’apposita conferenza dei capigruppo.
LE PREGIUDIZIALI
La seduta consiliare si è aperta con le pregiudiziali presentate dai consiglieri Oronzo Valentini, Pinuccio Valenzano e Giuseppe Valenzano. Il primo ha illustrato la dichiarazione con cui i cinque consiglieri che fino allo scorso 30 gennaio rappresentavano il FLI hanno ribadito la propria scelta dimissionaria a favore di un gruppo misto legato alla maggioranza. «Una dichiarazione che mai avrei pensato di fare» -ha ammesso il capogruppo Valentini- «ma necessaria nel rispetto di quell’esigenza di coerenza che contraddistingue la nostra azione». Non sventola più, dunque, la bandiera di “Futuro e Libertà”, perché –ha ribadito il consigliere- «Fini ha tradito tutte le nostre speranze, tutte le nostre aspettative».
Dai banchi della minoranza si è sollevato l’invito alla trasparenza amministrativa: il portavoce del Movimento Arcobaleno ha, infatti, ricordato l’impegno preso perché fossero inserite sul sito istituzionale le indicazioni riguardanti gli emolumenti dell'assise. Il giovane Valenzano ha, poi, sottolineato l’urgenza di assicurare ai cittadini un servizio costante e continuativo di trasmissione dei consigli, unitamente a quella di riconvocare la commissione formatasi per il rinnovamento del regolamento e dello statuto comunale. Pronto l’intervento del Presidente Matteo Colamussi, il quale ha affermato di non aver dimenticato le promesse fatte e di aver già sollecitato con due istanze i funzionari preposti all’allestimento di un bando di gara per l’appalto della diretta.
IL PIANO PARTICOLAREGGIATO DI VIA CELLAMARE
Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, il consiglio è entrato nel vivo della discussione e si è animosamente confrontato sulle vicende legate da tempo al Piano Particolareggiato di Via Cellamare. A presentare il secondo punto all’ordine del giorno il consigliere Vittorio Berardi, il quale ha accusato l’amministrazione di aver, in più occasioni, ignorato le sollecitazioni della minoranza affinché si procedesse ad un sopralluogo e si verificasse la regolarità e l’idoneità dei lavori in corso. Inoltre, alla luce delle ingenti somme investite per «un progetto che dovrà essere completamente rivisto» e delle lamentele raccolte tra i cittadini che «non possono utilizzare i propri terreni, terreni su cui pagano l’IMU», la minoranza ha chiesto di sapere quali siano le iniziative prese per sbloccare la situazione e chi pagherà le conseguenze degli errori commessi, proponendo al neo-nato responsabile della prevenzione per la corruzione di agire per accertare eventuali «irregolarità nel processo operativo».
La concisa risposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici Carmine Iaffaldano ha posto l’accento sulla variante di progetto volta a rendere più funzionale e sicuro l’attraversamento del letto alluvionale, variante «i cui maggiori oneri trovano copertura nel quadro economico di progetto finanziario». L’assessore ha replicato affermando la sua «ampia disponibilità ad effettuare un sopralluogo» e dichiarando che l’Autorità di Bacino avrebbe di lì a poco espresso parere favorevole alle modifiche progettuali, garantendo così la prosecuzione dei lavori.
Numerosi, a questo punto, gli interventi delle due parti, eccessivamente coinvolte in quel gioco -sempre scomodo ai cittadini- che consiste nel rinvangare le vecchie responsabilità delle vecchie amministrazioni. E a proposito di responsabilità, il Presidente Matteo Colamussi ha evidenziato il delicato ruolo che, nella verifica dell’intero processo operativo, è esercitato dal responsabile del procedimento e dalla stessa commissione: «Se ci sono responsabilità oggettive, è bene che il funzionario preposto si assuma il compito di andare in commissione, insieme all’organo politico che è l’assessore, per verificare queste incongruenze tecniche sull’esecuzione dell’opera, a cominciare da eventuali rilievi fatti male. E’ giusto che chi ha sbagliato paghi».
A concludere il dibattito, prima della votazione finale a totale appannaggio di una maggioranza contraria, il Sindaco Roberto Romagno: «Inizio col dire che non è affatto vero che sono stati liquidati 252.000 euro allo studio di progettazione, ma la somma corrisposta è di 146.000 euro più Iva» -e continuando- «Le notizie ai cittadini vanno date in maniera precisa e puntale e non distorta, perché altrimenti suscitiamo in loro tutta una serie di dubbi». Il Sindaco ha assicurato che il Piano è finalmente partito e che i primi cantieri si stanno aprendo: «E’ vero che i lavori sul letto alluvionale hanno subito dei rallentamenti, però probabilmente i rallentamenti sono dovuti alla voglia di un’amministrazione di dare un’opera che sia la più fruibile possibile e che tenga in seria considerazione le aspettative e le esigenze di tutti coloro che quella zona la abitano».
Le proposte della minoranza ottengono 6 voti favorevoli e 12 contrari: vengono respinte e la seduta prosegue.
RIFIUTI, CORRUZIONE E VIA P. DEBELLIS
E’ il Sindaco a presentare il terzo punto all’ordine del giorno, ossia lo schema di convenzione per lo svolgimento delle funzioni associate di organizzazione del servizio di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti solidi urbani. Si tratta di un accordo siglato da sei comuni (Rutigliano, Capurso, Noicattaro, Cellamare, Valenzano e Triggiano), riunitisi nel nuovo organismo ARO 7 (ex ATO Ba/5), per uniformare mediante gestore unico il servizio di igiene urbana. Come ha spiegato il primo cittadino, sulla base di uno schema approntato dalla Regione Puglia, i comuni interessati hanno inserito clausole specifiche in modo da salvaguardare i paesi come Rutigliano, Cellamare e Triggiano che fruiscono attualmente di un servizio autonomo. In merito a ciò, il consigliere Michele Maggiorano ha manifestato la perplessità che il nostro comune, considerato «comune virtuoso» con poca pace del consigliere Berardi, venga sufficientemente tutelato nel passaggio verso un nuovo gestore, elemento su cui il Sindaco, convenzione alla mano, non ha risparmiato rassicurazioni. Undici voti favorevoli e quattro astensioni determinano l’approvazione del provvedimento.
A seguire, l’individuazione del responsabile della prevenzione per la corruzione, così come previsto dalla legge n.190/2012: la nuova figura, incarnata dal segretario comunale Floriana Gallucci, avrà il compito –secondo quanto illustrato dal Vice Sindaco Pasquale Redavid- di redigere un piano di prevenzione triennale che «avrà l’obiettivo di prevedere specifici provvedimenti e comportamenti nonché di monitorare modalità e tempi dei procedimenti, specialmente relativi alle competenze amministrative che comportano l’emissione di atti autorizzativi o concessori, procedure legali e concorsi, l’assegnazione di contributi e sovvenzioni». Alla dott.ssa Gallucci il consiglio comunale ha unanimemente rivolto gli auguri di buon lavoro, auspicando che dal suo ruolo derivi un «miglioramento in termini di trasparenza e controllo democratico sull’esercizio delle funzioni pubbliche».
Ritirato per ulteriori approfondimenti il quinto punto all’ordine del giorno, riguardante l’adozione di una variante alle norme tecniche di PRG, la seduta si è conclusa con l’interpellanza presentata dal consigliere Domenico Gigante inerente la manutenzione di Via Pietro Debellis. In particolare, l’avvocato ha espressamente richiesto, sulla base delle rimostranze presentate dai cittadini e della pericolosità di quel tratto di strada molto trafficato, l’allargamento del marciapiede (le cui dimensioni sono adesso al di sotto dei limiti di legge) e l’intervento tempestivo alla stregua di altre occasioni. L’Assessore alla Manutenzione Gianvito Defilippis ha replicato affermando di aver condotto, insieme all’ass. Stephi Simone, un sopralluogo e di aver effettivamente notato «situazioni paradossali» che hanno spinto i tecnici ad elaborare un progetto: «L’unico problema è dato dal fatto che in alcuni tratti la larghezza della carreggiata è compromessa anche nelle misure minime perché si stringe così tanto da non poter garantire marciapiedi da un metro e cinquanta come previsto dalle norme».
Si opterà, dunque, per marciapiedi di almeno 90 cm, la cui sistemazione lungo tutto il percorso comporterà una spesa di circa 35.000 euro e l’attesa di quelli che vengono definiti «tempi tecnici». L’interpellante si è dichiarato insoddisfatto della risposta, portando ad esempio la «celerità con cui l’amministrazione è intervenuta in Via Chiaia» («Non è vero, è trascorso un anno, si vada a leggere le carte!» ha risposto l’assessore) e mostrandosi convinto che il restringimento della carreggiata, con l’allargamento dei marciapiedi, «potrebbe essere solo un bene» perché indurrebbe gli automobilisti a rallentare.
Esaurito anche l’ultimo punto all’ordine del giorno, il Presidente ha sciolto la seduta e lasciato ciascuno alle proprie considerazioni.