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DON VITO SUGLIA, UN MITO DELLO SCAUTISMO PUGLIESE. Fotogallery

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Don Vito Suglia
: un mito dello scautismo
pugliese tra Baden Powell, don Bosco e De Amicis

Storia di un campo mobile ASCI-AGI in Spagna e di un gemellaggio da concretizzare tra le due città del SS. Crocifisso:  Rutigliano – Toledo

E’ bollente il fine Luglio del 1966. C’è un grande fermento tra la folla che gremisce la piazzetta antistante la Chiesa dell’Addolorata di Rutigliano, da un anno elevata a Parrocchia dove c’è pure la Sede dell’ASCI-AGI.

Tanti i ragazzi con genitori e parenti indaffarati a riempire di zaini e di tende due autobus pronti a partire. Tra la folla, salutano gli Scout, anche alcune Autorità locali e provinciali: Filippo Redavid Assessore comunale, Filippo Giampaolo Consigliere Provinciale, Matteo Fantasia Presidente della Provincia di Bari, Tommaso Avezzano Comes con Susanna Mastropierro presidente e Direttrice dell’Istituto Prov. “Messeni Localzo” e Silvestro Sasso dirigente centrale dell’U.I.C.

Schiacciati sotto il peso dei loro traboccanti zaini e, così come dai rigorosi ordini impartiti da don Vito Suglia, i ragazzi sull’uno e le ragazze sull’altro, salgono  tra gli altri Nicola Talienti, Gianni Policappelli, Giovanni Romagno, Franco Poli, Vito Pomelli, Giuseppe Mirizio, Antonio Ruospo, Tino Sorino, Piero Antonelli, Nicola Gassi, Olimpia e Lina Radogna, Antonietta e Sara Suglia, Rosa Ciavarella, Giovanna Deluzio, Anna Redavid, Lia e Laura Creatore, Angela Cardascia, Maria Gassi, Isa Berardi, Silvana Giuliano, Antonia Pirulli, Carmela Tagarelli, Giovanna Valenzano, Maria Gallone, Angela e Margherita Sorino.

Sono infatti 60 gli Scouts in partenza per un campo mobile in Spagna che durerà due settimane da ricordare. Tra i 60 ci sono 6 ragazzi non o ipovedenti che frequentano l’Istituto Provinciale per minorati della vista Messeni Localzo di Rutigliano: Corrado Amato, Francesco Capodiferro, Giuseppe Colucci, Sebastiano Farella, Vito Lapietra e Gianfranco Tedone. Infatti l’iniziativa è fermamente sostenuta anche dall’Amministrazione  Provinciale, allo scopo di ottenere la piena socializzazione e l’abbattimento di ogni forma di barriera fisica e virtuale nella società civile.

I più impegnati di tutti sono i Capi: “Il Generale” don Vito Suglia Assistente Ecclesiastico e gli “Alti Ufficiali” Vito Vittorio Berardi Capo Reparto, Nicola Ciavarella Capo Clan e Giovanna Radogna Capo reparto Guide che con tenacia ed entusiasmo, hanno speso l’intera Primavera a progettare e organizzare il percorso del campo mobile in Spagna. Sono gli stessi “golden boys” che dieci anni prima hanno fondato il mitico “gruppo ASCI-AGI Rutigliano 1°”. Tutta intera, questa è una generazione nata e cresciuta durante e dopo la seconda guerra mondiale, della quale ha conosciuto povertà e sacrifici e che, attraverso la retta via dello scautismo cattolico, cerca il riscatto sociale civile ed economico per se stessa e le future generazioni.

Finalmente si parte puntando su Barcellona dove si piazzano le tende del campo. In un’atmosfera di gioia e solidarietà si visita la Città con la sua millenaria storia: le rovine romane, il centro medioevale, il moderno quartiere costruito dall'architetto Antoni Gaudì compresa l’eterna incompiuta "Temple Expiatori de la Sagrada Família" e le immense piazze ornate da mille fantasmagoriche fontane monumentali. Si passa dal fantastico parco di Montjuic posto a sud di Barcellona e si sale, poi, a Mont-Serrat per rimanere stupiti davanti alla "Vergine Nera" e all’Altare dedicato a S. Nicola di Bari. Si raggiunge poi Madrid. La meraviglia esplode di fronte alla grandezza del Palazzo Reale, il Museo el Prado, Puerta del Sol, la vicina Plaza Mayor che, a quattro passi, ha la piccola, Italiana, Barese, Chiesa di S. Nicola.

Bisogna ripartire perché don Vito Suglia, Vittorio Berardi, Nicola Ciavarella, Nina Radogna e la delegazione Scout hanno una importante missione da compiere concordata con il Sindaco Pasquale Moccia: consegnare al Sindaco di Toledo la proposta di un gemellaggio tra Rutigliano e quella città. Le due Comunità hanno caratteristiche di natura economica e sociale molto simili: vivono entrambe di agricoltura e artigianato e hanno un’immensa venerazione per il SS. Crocifisso.

Rutigliano ha un Santuario, Toledo, Lo venera in ben 39 Parrocchie con altrettante Chiese stupende le più famose delle quali sono: "Primada de Santa María de Toledo" nella quale c'é una cappella chiamata "Capilla Mozárabe" dove è collocato un Crocifisso intagliato nella radice di finocchio messicano (1590), Chiesa  SS. Crocifisso e Sangue di Cristo di Alvarez. E poi, come narra la leggenda, nel 1612, non era forse diretta in Spagna (Barcellona) la statua in legno del Crocifisso, che proveniente da Brindisi,  attraverso il miracolo della ricomposizione del capo al corpo, volle fermarsi definitivamente a Rutigliano?

Con tutti gli onori del caso, la Delegazione Rutiglianese viene ricevuta nel Palazzo Municipale (Ayuntamiento de Toledo) dal brillante Sindaco Angel Vivar Gomez al quale, oltre al messaggio del Sindaco Moccia, vengono consegnati manufatti del nostro artigianato: terrecotte e fischietti di Lasorella, Samarelli e Gara, consegnata pure una targa con il “Grappolo d’Oro”. Il Sindaco Gomez, si dichiara felice di accettare la proposta del gemellaggio Rutigliano – Toledo e affida alla Delegazione, oltre al messaggio scritto, una medaglia d’oro raffigurante lo stemma della Città di Toledo e alcuni prodotti dell’artigianato locale da consegnare, così come verranno poi consegnati, al Sindaco della nostra Città. Quel gemellaggio, a causa di vari motivi, non è mai stato concretamente realizzato.

Scende la sera, sul Campo Scout di Toledo e si festeggia, alla luce di alti falò, con spaghetti, carne in scatola e birra; la gioia, l’armonia e la fratellanza toccano le stelle. La comitiva scopre finalmente che i previsti dodici giorni del viaggio stanno per terminare e deve ancora passare da Lourdes per ringraziare la Madonna, prima di rientrare definitivamente a Rutigliano.
C’è di nuovo grande folla  festante nella piazzetta antistante la Chiesa della Madonna Addolorata e quando finalmente i due autobus arrivano, gli abbracci e le lacrime di felicità sono così tante che ci vorrebbero gli antichi lacrimatoi per raccoglierle tutte.

“I nostri eroi” Scout inconsapevolmente, hanno scritto una delle più belle pagine della storia dello scautismo Rutiglianese e Pugliese e non potevano celebrare meglio la ricorrenza del decimo anniversario della fondazione del gruppo “Rutigliano 1°”. Attraverso lo spalancato portone della Chiesa, di fronte all’esplosione di tanta gioia, anche il dolce volto sempre triste della Madonna Addolorata, forse per la prima volta, pare sorridere, consenziente.

Saverio Ciavarella


Rivolgo un caloroso appello alle Autorità Comunali, Provinciali, Associazioni, Chiese, Gruppi AGESCI affinché, coordinandosi, possano realizzare concretamente l’incompiuto gemellaggio Rutigliano – Toledo: le due città del Crocifisso. Oggi, con i voli low cost potrebbero essere ridotte al minimo le spese personali di una “due giorni” Turistico-Religiosa che coronerebbe il sogno dell’indimenticabile don Vito Suglia e dei suoi ragazzi. L’iniziativa valorizzerebbe molto la nostra città e il nostro Santuario.
S.C.

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