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PISCINA ANCORA FERMA, 6.000 EURO PER SAPERE QUAL E' IL CANONE

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di Gianni Nicastro


A maggio dell’anno scorso la Flipper Nuoto lascia la gestione della piscina comunale di Rutigliano e va a gestire quella di Casamassima. Da allora l’impianto natatorio su via Adelfia è chiuso e della gara d’appalto per la nuova gestione non se ne vede neanche l’ombra. A distanza di circa un anno dalla chiusura il comune non riesce ancora a quantificare il canone mensile da proporre in sede di gara alle società sportive, o ai privati, eventualmente interessati a parteciparvi.

Qualche giorno fa ha chiesto aiuto all’Agenzia delle Entrate affidandole una perizia per “la determinazione del valore di mercato e del canone di locazione”. Al prezzo di 6.000 euro l’Agenzia farà sapere quale sarà il canone, l’affitto che pagherà il futuro gestore e, a quel punto, si spera, il comune potrà far partire la gara d’appalto. Nel 2006 l'indagine di mercato e la quantificazione del canone e dei costi di gestione dell'impianto furono fatti a costo zero dallo scomparso ing. Matteo Difino, non c'è nessuno oggi sul comune capace di fare lo stesso lavoro?

Ma il problema della piscina oggi non è solo quello del canone o della gestione, è anche quello dello stato di conservazione degli impianti (vasca, pompe, elettropompe, valvole, filtri, tubazioni e macchinari vari). Cosa succede a impianti di quel tipo quando sono fermi per un lungo periodo, lo abbiamo chiesto a chi, quegli impianti, tra il 2003 e il 2004, li ha costruiti, alla ditta “Nuova Grandi Impianti” s.r.l. di Monopoli. Possono nascere dei problemi «non tanto all’impianto della piscina che, con dei costi abbastanza accessibili si può riattivare, quanto a tutto ciò che sta intorno: l’umidità dell’ambiente che rovina il sistema di riscaldamento e deumidificazione, le caldaie. Non è solo la piscina in sé», ci ha detto ieri il sig. Antonio Muolo, amministratore della Nuova Grandi Impianti.

Al di là della vasca, tutto l’impianto tecnologico, il sistema di depurazione dell’acqua che è sotto la piscina subisce dei danni a stare fermo? «E’ chiaro. Non so se sono state fatte correttamente le operazioni di chiusura, potrebbe essere andata in putrefazione l’acqua rimasta nella vasca e nell’impianto di filtrazione e, nel caso, bisognerebbe risanare tutto il sistema» ci ha risposto l’amministratore. Che tipo di interventi, eventualmente, dovrà fare chi assumesse la gestione di un impianto fermo da diversi anni?  «Ci sarebbero da fare una serie di prove. Ora non saprei dirle, se le pompe sono bloccate, le valvole, le masse filtranti da sostituire, insomma è tutto da verificare».

Il costo di questa verifica è abbastanza importante? «Può oscillare tra i 2-3000 euro se si tratta di piccola manutenzione, fino 15-16.000 euro se si tratta di cambiare le masse di filtrazione, se si sono deteriorati i sistemi di misura e dosaggio dei prodotti chimici…». Il livello di deterioramento dell’impianto, ha ribadito il sig. Muolo, dipende da come la piscina è stata lasciata al momento della sua chiusura e dalla manutenzione.

«Quando dicevo corretta chiusura -ha aggiunto- mi riferivo allo svuotamento di questi apparati, se sia stato lasciato acido e cloro nel  circuito di dosaggio. I prodotti chimici lasciati nei serbatoi di stoccaggio e nel sistema di dosaggio vanno a deteriorare le connessioni,  le  tubazioni e gli strumenti stessi. Normalmente in questi sistemi si utilizza acido solforico o cloridrico, cloro, antialghe e altri prodotti che si usano in piscina, che servono al trattamento e alla disinfezione dell’acqua».

Quando parla di corrette operazioni di chiusura a cosa si riferisce in concreto? «Lavare i gruppi di filtrazione, chiudere tutte le valvole dell’impianto, mettere in sicurezza gli impianti di misura e dosaggio dei prodotti chimici, staccare e pulire le elettropompe, proteggere i quadri elettrici di comando». «In ogni caso -ha concluso il sig. Mumolo- anche se l’impianto è stato correttamente messo a riposo, e a prescindere da eventuali atti di vandalismo, lo stesso è soggetto a deterioramento (come tutte le cose in stato di abbandono), in quanto, i locali che lo contengono sono spesso molto umidi e, per questo, tutti i componenti subiscono un deterioramento costante nel tempo».

Noi in realtà non sappiamo se siano state fatte tutte le operazioni del caso al momento della sua chiusura e in quale stato è oggi la piscina e gli impianti annessi. Dall’ufficio comunale “contratti e appalti” ci dicono che il vecchio gestore quelle operazioni, prima di chiudere, le ha fatte. Al funzionario abbiamo chiesto se sia stato stilato un verbale di consegna della struttura da parte della Flipper Nuoto, ci è stato risposto di sì, il verbale è stato fatto con allegate le foto dell’impianto al momento della sua chiusura. Avremmo voluto dare una occhiata subito a quel verbale e alle foto, ma il funzionario ci ha invitati a fare richiesta di accesso agli atti presso il segretario comunale.

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