Mar16072024

Last update11:57:36 AM

banner conad 2016    banner arborea corretto  

banner madel 2022

              banner store H24 2023
                                                        
 

 

 

 

Back Sei qui: Home Notizie Attualità DIRIGENTI LOCALI E PROVINCIALI ABBANDONANO IL PARTITO DI FINI

DIRIGENTI LOCALI E PROVINCIALI ABBANDONANO IL PARTITO DI FINI

Condividi

















DIMISSIONI DA FUTURO E LIBERTÀ
DI DIRIGENTI ED AMMINISTRATORI
DELLA PROVINCIA DI BARI


Dopo gli ultimi -a tutti noti- avvenimenti, occorre fare il punto della situazione e chiarire qualche zona d’ombra. Un indice puntato, e quel “Che fai, mi cacci?”, furono il 22 aprile 2010 la genesi di Futuro e Libertà.

Consumato lo strappo con il Pdl, fummo tra i primi a credere all’interessante progetto di una destra nuova, moderna, europeista. Tale progetto il 6 novembre successivo si concretizzò nella convention di Bastia Umbra e nel Manifesto per l’Italia. Fallita la prova della fiducia, mentre il governo Berlusconi continuava a navigare a vista fino alla resa definitiva, Futuro e Libertà - dopo aver raggiunto punte di gradimento vicine alle due cifre - a causa di scelte romane sconsiderate si trasformava da Partito in misera scialuppa di salvataggio per pochi, precipitando a quel penoso dato odierno dei sondaggi che lo relega nella posizione “altri di”.

Ma questa ormai è storia passata. Tutti noi, in tempi e con percorsi differenti, siamo approdati in FLI, ne abbiamo condiviso il progetto e i valori ma, soprattutto, abbiamo creduto negli uomini che ce ne parlavano e ce li proponevano, protagonisti prestigiosi e stimati di quella pugliesità, di quell’interesse e di quella attenzione al territorio che sono sempre stati la stella polare del loro agire. Ebbene tutti noi, con le nostre legittime aspettative, nel momento che rappresenta il culmine e la verifica dell’impegno profuso, le elezioni politiche, siamo stati bellamente traditi.

La Puglia, una delle ultime roccaforti di un Partito ormai allo sbando, invece di veder riconosciuto il proprio preziosissimo lavoro, invece di poter esprimere i migliori candidati possibili del territorio - nell’ambito di quel rinnovamento tanto sbandierato, per il quale l’on. Francesco Divella e l’on. Carmelo Patarino avevano già deciso di non ricandidarsi- si vedeva trattata alla stregua di una satrapia periferica da sfruttare per imporre, quale candidato alla Camera dei deputati, senza possibilità di discussione, senza quella dialettica che è propria di un partito plurale e non dirigista, un signore veneto -coordinatore nazionale- lontano dalla nostra realtà quanto i mille chilometri che separano le due regioni.

Per non parlare del Senato dove Fli Puglia scompare del tutto dalle posizioni utili, barattate a vantaggio di altre regioni nelle quali eleggere quei quattro o cinque fedelissimi compagni del capo. A nulla sono servite le pur clamorose dimissioni della dirigenza pugliese. La cecità dei vertici romani aveva trovato, intanto, una sponda in Salvatore Tatarella che, incrinando la compattezza dello schieramento, si certificava come salvatore di FLI Puglia e ricorrendo ai più biechi sistemi da prima repubblica, riusciva a mettere insieme lista e firme “beneficiando” del terzo posto - dopo i forestieri - il consigliere Curto, del quarto il figlio Fabrizio e del quinto un suo collaboratore/segretario (solo al suo cavallo non è andata bene!).

Una squallida operazione che crediamo non approderà a nulla e resterà a vergogna di chi la ha scientemente progettata e di chi vi ha avuto parte attiva. Non siamo dunque noi che ce ne andiamo da Fli ma sono gli usurpatori del Partito e dei suoi valori che ci costringono all’addio non volendoci testimoni delle proprie malefatte. Meglio così: ci sollevano dall'angoscia che in questi mesi ci aveva attanagliato quali testimoni impotenti della miserabile fine di un grande progetto.

Dunque, che fare ora? Dilapidare un patrimonio costruito sul lavoro e sull’abnegazione di tanti eletti, di militanti, di simpatizzanti: tanti giovani e tante donne che - senza mezzi e sostenuti solo dalla passione e da un vero e non comune spirito di servizio - hanno saputo ottenere eccellenti risultati, anche nelle ultime tornate amministrative?

Ma, se dobbiamo ammainare le nostre bandiere, non possiamo rinunciare certo alle nostre idee ed ai nostri progetti. Adesso con trasparenza e partecipazione proveremo a confermare il nostro impegno dando collettivamente una risposta utile a questi interrogativi in un ambizioso “Progetto Puglia” che metta al centro della discussione e dell'impegno politico una prospettiva attenta al territorio ed alle sue problematiche: la cultura, il turismo, la solidarietà e la sussidiarietà, l’ambiente, la parità di genere, i giovani ed il mondo del lavoro, la formazione professionale; la PUGLIA insomma. Restando uniti e sollecitando il contributo prezioso di quella società civile e silenziosa che raramente trova voce in politica; aprendoci alle professioni, all’associazionismo solidale e di categoria; valorizzando il ruolo prezioso delle donne, dei giovani e degli eletti, potremo ridisegnare quella Puglia migliore e protagonista in cui crediamo. I misfatti descritti -consumati senza scrupoli ai danni del Partito e della Puglia- rendono
pertanto impossibile la nostra permanenza in Futuro e Libertà, che lasciamo con il rammarico di chi aveva con passione e dedizione creduto nel progetto di una riforma etica della politica italiana.

Bari, 30 gennaio 2013

Oronzo Valentini - responsabile organizzativo regionale
Massimo Vitone - responsabile regionale enti locali
Vito Lacoppola - consigliere comunale Bari
Loredana Iacobbellis - coordinatore città di Bari
Gabriele Di Comite - presidente Assemblea Bari
Lanfranco Di Gioia - presidente circolo
Clemente Manfridi - portavoce regionale
Francesco Magrone - consigliere circoscrizionale Bari
Antonio Demichele - consigliere circoscrizionale Bari
Giuseppe Guaragna - responsabile ufficio stampa
Mario Gaio - consigliere comunale
Vittorio Giuliano - consigliere comunale
Alessandro Milillo - consigliere comunale
Pinuccio Romagno - consigliere comunale
Fabio Diserio - assessore comunale
Michele Martire - assessore comunale
Carmine Iaffaldano - assessore comunale
Francesco Giannini - consigliere comunale
Flavio Tundo - assessore comunale
Roberto Lusito - presidente circolo
Vito D'Amato - presidente circolo
Federico Antonicelli - consigliere comunale
Roberto Tisci - consigliere comunale
Mariagrazia Tinelli - assessore comunale
Carmela Capozzo - assessore comunale
Raffaele Borregine - consigliere comunale
Maria Antonietta Taranto - assessore comunale
Pasquale Lanera - consigliere comunale
Federico Pontrelli - presidente circolo
Filippo Serafino - presidente circolo
Domenico Zaccaria - presidente circolo
Francesco Ricci - presidente circolo
Giuseppe Ricci - coordinamento provinciale
Roberto Nacci - presidente circolo
Marino Cosimo Damiani - presidente circolo
Nicola Tulimiero - coordinamento provinciale
Luigi Novelli - presidente circolo
Amoruso Angelo - presidente circolo
Valente Agata - presidente circolo
Vittorio Rossi - presidente circolo
Emilio D'Antona - presidente circolo
Camillo Concordia - presidente circolo
Gabriele Valerio - presidente circolo
Domenico Porcelli - presidente circolo
Domenico Marzullo - presidente circolo
Nico Pesce - presidente circolo
Vittorio Gisotti - presidente circolo
Antonio Valerio - presidente circolo
Francesco Pesce - presidente circolo
Paolo Tundo - presidente circolo
Antonino Mariella - presidente circolo
Nico Sciacovelli - presidente circolo
Agostino Mirizi - presidente circolo
Michele Vernoia - presidente circolo
Beppe Rubino - presidente circolo
Franco Bellino - presidente circolo
Piero Colantuono - presidente circolo
Nicola Valenzano - presidente circolo

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna