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BENI CULTURALI, PER TUTTI UNO STRUMENTO DI CRESCITA

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di Rosalba Lasorella


Ha suscitato interesse e curiosità l’incontro “Urbanistica & Beni Culturali: esperienze e prospettive a confronto”, tenutosi lo scorso 25 gennaio presso la sala consiliare di Rutigliano.
Organizzata dal Movimento Arcobaleno per Rutigliano, in collaborazione con l’Ufficio Tecnico Comunale, la serata ha previsto contributi specifici sul tema e lasciato spazio agli interrogativi dei cittadini che hanno approfittato della presenza dell’Assessore Regionale all’Urbanistica e ai Beni Culturali Angela Barbanente per ottenere delle risposte.

Contro chi ha da subito considerato l’iniziativa un preludio ai prossimi giochi elettorali, il Sindaco Roberto Romagno ha in apertura sottolineato che «quando si parla di sviluppo del territorio non c’è periodo che tenga» e ringraziato gli organizzatori e i relatori per l’interesse mostrato nei confronti di un argomento che ha la sua notevole influenza sulla valorizzazione del paese.

A relazionare sulle difficoltà di governare, pianificando, controllando e incentivando lo sviluppo territoriale, è stato il Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale Erminio D’Aries, il quale ha illustrato gli strumenti a disposizione dell’ente per intervenire e tutelare il patrimonio artistico ed architettonico, a partire da quelle “emergenze” che la Regione Puglia, in una variante al Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio, ha espressamente richiesto di individuare nell’ottica di una concreta salvaguardia. Si tratta di un impegno che richiede specifiche competenze e continui aggiornamenti anche in materia legislativa, per rispondere al quale il Comune di Rutigliano ha recentemente cercato consulenze esterne ed adottato le tecniche del telerilevamento. Tra VAS, PRG e PUTT, l’ing. D’Aries ha, inoltre, accennato al Piano Particolareggiato del Centro Storico, adottato nel 2004 e redatto ancor prima, ma in fase di modifica: «Il piano si è fermato perché è divenuto anacronistico, non è più al passo con i tempi, ha dei contenuti che oggi non sono più condivisibili».

Riguardo al controllo sugli interventi effettuati sui beni tutelati dal PUTT, il funzionario comunale ha affermato che esso avviene attraverso il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, a cura della Regione ma, su richiesta, con delega agli stessi comuni: «Il nostro comune questa richiesta non l’ha mai fatta, anche perché il numero di pratiche ed autorizzazioni che vengono inoltrate ogni anno sono nell’ordine di quattro o cinque, per cui non si è ritenuto opportuno, almeno fino ad oggi, la delega per il rilascio dell’autorizzazione». I comuni sono invece obbligatoriamente chiamati al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica semplificata per interventi minori su aree vincolate.

Assente l’architetto Giovanni Iaffaldano, l’incontro è proseguito con l’approfondimento artistico ed architettonico del suo collega Francesco Dicarlo, il quale ha ragguagliato i cittadini sui beni che, grazie a cofinanziamenti e fondi pubblici, sono stati negli ultimi anni restaurati e rivalorizzati, sottolineando l’importanza di intercettare tempestivamente i bandi che permetterebbero al Comune di concretizzare idee e progetti. In un periodo in cui le risorse sono sempre più ridotte e l’attenzione di privati ed istituzioni è scarsamente concentrata sulla riqualifica del patrimonio storico, la Regione Puglia, ha spiegato l’architetto, trova spesso il modo di approvare i progetti più meritevoli e di spingere i comuni a riscoprire i propri tesori per farne strumento di ricchezza generale (ne sono esempio la costituzione del GAL Sud-Est Barese e del SAC “Mari tra le Mura”).
Da Palazzo Guarnieri a Palazzo Settanni, dalla Chiesa del Purgatorio Vecchio alla Chiesa dell’Annunziata, dal Museo Civico alla Chiesa della Madonna delle Grazie e di San Domenico: l’architetto Dicarlo ha enunciato i lavori già effettuati o messi in cantiere, senza dimenticare la partecipazione del Comune di Rutigliano al “bando musei” che potrebbe regalare al locale Museo del Fischietto in Terracotta una nuova veste (e una nuova fruibilità).

Di questo, e di molto altro, ha parlato la prof.ssa Barbanente, la quale si è mostrata disponibile al confronto e ben contenta di dirimere i dubbi sollevati dai cittadini. «I beni culturali sono fondamentali per la crescita economica, sociale e produttiva del nostro paese» -ha dichiarato l’assessore regionale- «Non conoscere la storia significa non riuscire a costruire visioni credibili del futuro». E a proposito di futuro, in risposta alle richieste della platea, ha annunciato una prossima conferenza di servizi (prevista per il 28 febbraio) nella quale si tornerà a riflettere sul problema del riversamento dei reflui in Lama San Giorgio, ha discusso di edilizia sostenibile e di “terzo paesaggio” e ha ammesso la difficoltà di conciliare con costanza e vantaggiosamente l’attività agricola con la salvaguardia del patrimonio archeologico (come nel caso di Azezio).

A concludere l’incontro, come da programma, il saluto di Pinuccio Valenzano, consigliere comunale e Presidente del Movimento Arcobaleno di Rutigliano, il quale ha ringraziato i partecipanti e ribadito l’urgenza di elaborare progetti tesi al recupero e al ripristino delle immense ricchezze custodite –non troppo gelosamente- in territorio rutiglianese.

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