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LA CHIESETTA DEL PURGATORIO E LA PRESENTZIONE DI UN VOLUME

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di
Tino Sorino

A circa un anno dall’inaugurazione della sede dell’Archivio e Biblioteca Capitolare, ubicata nel restaurato complesso del Purgatorio Vecchio, nel centro storico di Rutigliano, domenica 11 novembre, alle ore 19,45, presso la Chiesa Matrice “ Santa Maria della Colonna e San Nicola “, sarà presentato il volume “La Chiesa e la Confraternita del Purgatorio Vecchio. Storia, restauro e riuso”. Interverranno don Emilio Caputo, presidente A.B.M.C e Arciprete di Rutigliano, don Felice Di Palma, Arciprete della Cattedrale di Conversano, Antonio Castorani, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia e Vito L’Abbate, presidente Società Storia Patria per la Puglia-sezione Conversano-Noicattaro.

Una occasione ghiotta per ricostruire, come scritto nella prefazione dai due Arcipreti don Emilio e don Felice, attraverso l’incontro con gli autori “un importante tassello per la conoscenza della vita religiosa, sociale ed economica della città di Rutigliano”. Grazie allo studio di numerosi documenti inediti, nel corposo volume viene ricostruita la storia della importante “Confraternita della Morte”, sorta nei primi anni del Seicento, che volle edificare nel 1636 la Chiesetta del Purgatorio come sede  e acquisì, attraverso lasciti e donazioni beni tra cui la Masseria di Bigetti, oggetto di studio particolareggiato. Ne sono autori gli storici Maria Antonietta Catamo (diplomata in Restauro e Archivistica all’Università di Bari, specializzata presso l’Enaip e al Centro del bel Libro di Ascona, figlia d’Arte, il padre, Pippo Catamo, è stato una delle figure più rilevanti del panorama archeologico Pugliese negli ultimi venticinque anni del secolo scorso, esperienze lavorative in cantieri di restauro sia in Italia che all’estero. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche ed accademiche, ha on all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche ed accademiche e collaborazioni con varie Università nonché con diverse testate giornalistiche), Dario Di Gioia e Giuseppe Lasorella Dario Di Gioia (entambi soci della Società di Storia Patria per la Puglia - Sezione di Conversano-Noicattaro, da lungo tempo impegnati nel campo della ricerca storica sulla città di Rutigliano ed autori di diversi studi a carattere monografico come:
- Cenni storici sulla Madonna del Palazzo, in F. Dicarlo - D. Di Gioia - G. Lasorella, Madonna del Palazzo - Guida al monumento, Grafica Meridionale, Locorotondo, 1993;
- La Città e il Santo. Documenti sul culto di San Nicola a Rutigliano, in Ego Sum Nicolaus Protector Vester. Testimonianze nicolaiane a Rutigliano, a cura di A. Damato, Editrice AGA, Alberobello, 2001;
- Piazza XX Settembre )  e l’architetto Francesco Dicarlo. direttore A.B.M.C. di Rutigliano.

Quest’ultimo si occupa nella seconda parte del libro del recupero della Chiesa del Purgatorio  e delle annesse casette, oggi sede dell’Archivio e della Biblioteca Capitolare, nonché della digitalizzazione dell’anagrafe storica e di una guida alla ricerca genealogica “Gli ultimi 25 anni, con don Angelo Sabatelli, prima, e con don Felice e don Emilio, dopo”, scrive Dicarlo,” hanno rappresentato per la Chiesa del Purgatorio un periodo di grande rinascita in termini di strutture e servizi”. Tra questi l’Archivio Capitolare “costituito o meglio costruito” da don Angelo, in via sotto il campanile, grazie al supporto di un gruppo di giovani guidati dalla compianta Lia Damato a cui il libro è dedicato (insieme all’architetto Rocco Dioguardi e al dott. Nicola Didonna) e successivamente trasferito da don Felice nei locali di corso Garibaldi. Nei secenteschi locali dell’attuale sede dell’Archivio in via Purgatorio, oggi si respira una fresca aria di modernità grazie alla “digitalizzazione di circa 50.000 pagine dei libri canonici (volume dei battesimi, cresime…), un’operazione davvero unica e che rappresenta , da una parte, una misura di salvaguardia, vista la delicatezza dei volumi (1581 al 1861) e, dall’altra un’opportunità di migliore consultabilità e di apertura verso nuove prospettive di condivisione digitale... Il nostro esempio di integrale digitalizzazione dell’anagrafe storica parrocchiale, resa possibile dalle nuove tecnologie che potranno rendere sempre più agevole la ricerca archivistica, vuole essere anche un punto di partenza per istituzioni consimili”, così scrive Dicarlo nella sua prefazione.




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