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PINO ROVEREDO AL PRESIDIO DEL LIBRO DI RUTIGLIANO

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L'unica tappa in Terra di Bari di uno degli autori più interessanti del panorama letterario italiano.
PINO ROVEREDO AL PRESIDIO DEL LIBRO DI RUTIGLIA

Lunedì 12 novembre 2012, ore 19:30, PINO ROVEREDO presenta il suo ultimo romanzo "MIO PADRE VOTAVA BERLINGUER" (BOMPIANI) nel Caffè artistico-letterario "Torre Belvedere", Contrada Belvedere, Rutigliano (BA).
Il prestigioso evento è organizzato dal Presidio del Libro di Rutigliano e dalla Libreria Barcadoro, in collaborazione con la Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo e con Il Comune di Rutigliano - Assessorato Cultura e Turismo. Con l’autore intervengono: GIANVITO DEFILIPPIS, Assessore comunale al Turismo ed Eventi, GIANNI CAPOTORTO, giornalista e PAOLA BORRACCI, responsabile del Presidio del Libro di Rutigliano.

IL LIBRO
“Continuo a scrivere papà, scrivere veloce, con la parola che attacca la parola, la riga che rincorre la riga, con lo spazio che si accorcia, e con le cose da dire che pretendono di essere raccontate.” È una confessione al padre, questo libro. Un padre operaio-calzolaio sordomuto, scomparso, ma che è ancora vivo nel ricordo e nelle parole di chi ha preso la penna per fissarlo per sempre, per iscriverlo nei dati sfuggenti della vita. È un padre, quello di cui si parla, che votava Berlinguer, ma, prima che per una scelta ideologica, per la consapevolezza che lui era “una brava persona”, e questo giudizio continua a premere sulla realtà rimasta, di oggi, e a porre problemi. Un buon padre, certo, anche se l’alcol era una delle sue debolezze. E un figlio che ripercorre una sua vita di cadute e risalite, private e pubbliche, alla luce del sole: un figlio che rivendica la sua terza media, il suo operaismo, la sua irregolarità di scrittore, e che si pronuncia sull’attualità rimpiangendo, ma a occhio asciutto, la “fatica” di un tempo, la solidarietà. Fino a comprendere che se parliamo con i nostri morti, essi non muoiono davvero, ma anzi, eccoli tornare qui, in una danza che ci coinvolge tutti e ci fa capire che la memoria è vita. Pino Roveredo in questo nuovo libro racconta se stesso più che mai. È lo scrittore che ha molto vissuto, lirico, duro e puro.

L'AUTORE
Pino Roveredo è nato nel 1954 a Trieste da una famiglia di artigiani: il padre era calzolaio. Dopo varie esperienze (e salite) di vita, ha lavorato per anni in fabbrica. Operatore di strada, scrittore e giornalista, collaboratore del “Piccolo” di Trieste, fa parte di varie organizzazioni umanitarie che operano in favore delle categorie disagiate. Tra le sue opere, Schizzi di vino in brodo (2000), Ballando con Cecilia (2000), da cui lui stesso ha tratto una stesura teatrale rappresentata al Festival di Todi. Bompiani ha pubblicato Mandami a dire (2005, Premio Campiello, Premio Predazzo, Premio Anmil, Premio “Il campione”), Capriole in salita (2006), Attenti alle rose (2009). Caracreatura ha vinto il Premio Torre di Castruccio 2008. Attenti alle rose ha vinto i premi: La Lizza d’oro di Massa Carrara e il Premio “Giuseppa Giusti” di Monsummano.

Ingresso libero - Info. 347.5059535
www.torrebelvedere.it




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